Beata Vergine del Rosario - Trieste
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Domenica XXXIV ed ultima del Tempo Ordinario

8/2/2019

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Concludiamo con questa domenica la nostra catechesi sui Defunti

ISCRIZIONI E SIMBOLI SULLE TOMBE
​Le iscrizioni che venivano poste sui sarcofaghi pagani rivelavano una tristezza desolata. Per i pagani la morte era la fine di tutto, il regno delle tenebre, il tramonto senza più il ritorno del sole. Invece le lapidi dei sepolcri cristiani rivelano la fede e la speranza cristiana.
​Ecco alcune iscrizioni dei cimiteri cristiani. “Io Aurelia Prima, col mio bambino Quinzano, credo nel nome del Signore Gesù”.”O dolce Sofronia vivrai sempre con Dio”. E un’altra: “Sta di buon animo, o Musena Irene, la tua anima è immortale presso Cristo”. Un’altra ancora: “Cassio Vitalione che visse 58 anni viva nella pace lui che credette in un solo Dio”.
​Nelle Catacombe di S.Sebastiano, sul coperchio della tomba di un giovane si legge:”Egli ha creduto nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo”. Nella cripta dei Papi, nelle Catacombe di S.Callisto, vi è questa bella iscrizione del quarto secolo: “Qui riposano in comune le ossa di un gran numero di Santi, queste venerabili tombe custodiscono i corpi degli eletti, le cui anime sublimi sono state rapite nel regno dei cieli…qui dormono giovani, fanciulli, vecchi, che amarono e conservarono il pudore verginale”.
​I simboli che i primi cristiani incidevano sulle lapidi erano molti: la colomba, il pavone, la palma, la corona, la nave, il faro, l’ancora, l’orante. Sono simboli di grande significato.
​La colomba richiama la bellezza, la semplicità e il volo; essa significa l’anima del defunto che gode già la pace celeste. Talora la colomba è rappresentata a beccare un grappolo d’uva o a dissetarsi in una fonte; è figura dell’anima che prova il delizioso frutto celeste e che si disseta alla fonte della vita eterna.
​Il pavone per il continuo riformarsi delle sue splendide penne è simbolo della risurrezione.
​La palma e la corona sono simboli della vittoria sulla morte e del Paradiso raggiunto.
​La nave richiama la vita del fedele che tende al porto della salvezza eterna. Il faro è il simbolo della luce di Dio. L’ancora simboleggia la speranza della salvezza eterna. L’orante richiama l’anima cristiana che implora la patria celeste.
​I sepolcri dei primi cristiani erano semplici, umili; vi erano solo brevi iscrizioni e simboli cristiani. Invece sui sepolcri moderni si trovano spesso monumenti, figure e iscrizioni che invece di esprimere il senso cristiano della morte, parlano di cupo dolore e di disperata tristezza.
​I sepolcri devono essere semplici. Non troppi titoli, non troppe parole. Spesso sulle lapidi si scrivono cose false. Non stemmi e figure che richiamano la grandezza umana, ma i simboli della fede e della speranza, a sollievo e conforto dei vivi.
​Il nostro sepolcro sia semplice. Ci basti la Croce. All’ombra di essa, se saremo fedeli a Cristo, il nostro corpo riposerà in pace aspettando la risurrezione gloriosa.

Esempio: L’iscrizione di Abercio

​Abercio era un cristiano di Gerapoli nella Frigia, vissuto nel secondo secolo. Prima di morire fece fare un monumento per la sua tomba e vi fece incidere una bellissima iscrizione. Questa iscrizione fu ritrovata in Frigia dallo studioso inglese Ramsay nel 1883 e ora si conserva nel Museo Vaticano, E’ un gioiello di iscrizione cristiana: è il testamento spirituale e la professione di fede di Abercio e rivela la dottrina eucaristica e la disciplina dell’arcano.
Eccola. “Cittadino di una illustre città, mi sono eretto questo monumento da vivo perché il mio corpo un giorno vi trovi riposo. Il mio nome è Abercio, e sono discepolo di un pastore puro, che pascola il gregge sui monti e sui piani e ha occhi immensi che vedono ovunque. Egli mi ha insegnato le scritture fedeli e mi ha inviato a Roma per contemplare un impero e vedere una regina dalle vesti e dai calzari d’oro…Dovunque ho trovato dei fratelli. Io avevo Paolo per compagno. La fede mi conduceva e da per tutto essa mi ha dato in cibo un pesce di fonte, grande, puro, pescato da una vergine pura; e che lo dava continuamente a mangiare agli amici, insieme ad un vino delizioso che dava col pane. Io Abercio ho fatto scrivere queste cose nel monumento in età di 72 anni. Il fratello che le capisce preghi per Abercio”.
​L’iscrizione parla chiaramente dell’Eucaristia. Il pesce è Gesù Cristo. Abercio trovò e mangiò questo pesce in ogni periodo della vita, lo trovò e lo mangiò nel pane e nel vino consacrati.
​Questi richiami che ci riportano alle fonti pure della vita cristiana devono aumentare in noi la fede nell’Eucaristia.

FIORI E LUCI SULLE TOMBE

Tra le cose più belle che la natura ci offre sono i fiori. I fiori per le molteplici qualità, per la varietà delle forme e dei colori costituiscono una meraviglia del creato. Essi ci richiamano a Dio che è bellezza suprema, al Paradiso dove tutto è bello e splendido.
In ogni circostanza lieta e triste i fiori non mancano mai. Sono molto usati specialmente per il culto dei morti, come espressione di amore, di affetto e di bontà, come simbolo della bellezza del Paradiso. I cortei funebri si aprono con i fiori, le bare e le tombe sono ricoperte di fiori. Specialmente a Novembre i Camposanti sono pieni di fiori.
E’ bene curare le tombe con fiori come segno di riconoscenza e di gratitudine. Ma non troppi fiori, perché essi non giovano ai morti. Pochi fiori e molte opere buone. Pochi fiori e molte preghiere. Pochi fiori e molta bontà. Con la bontà, le preghiere e le opere buone possiamo fare molto per i morti.
Alcuni offrono ai morti solo fiori e non si preoccupano di altro. Per chi ha soldi è facile offrire fiori. C’è chi tiene molto a mettere sulle tombe fiori di prima qualità, ma non prega mai per i morti, trascura la religione, non va in chiesa nemmeno nei giorni festivi. C’è chi spende molto per i fiori e non dà un’offerta ad un povero, non compie un gesto di generosità per le Missioni cattoliche, non aiuta le opere che danno gloria a Dio.
I fiori più belli che possiamo offrire per i morti sono le opere buone, la nostra bontà. A che vale offrire i garofani più belli se nel nostro cuore c’è la cattiveria? I fiori sono ornamenti e avvizziscono; invece le opere buone e la bontà vanno a Dio e ritornano a vantaggio delle Anime sante. I morti non vogliono lussi e vanità; ma vogliono la sostanza del nostro personale suffragio.
E quello che si dice dei fiori vale anche per le candele e le lampade che ardono sulle tombe. La candela accompagna il cristiano dalla nascita alla tomba. La candela accesa è simbolo della fede e dell’immortalità. La Luce richiama la vita. Perciò è bene accendere candele sulle tombe dei morti; ma non troppe candele, non troppe lampade.
E prima di accendere le candele per i morti, accendiamo in noi la fede e la carità cristiana. A che vale accendere lumi per i morti se le nostre anime rimangono oscure e fredde?
Possiamo accendere anche cento candele, ma se non abbiamo la fede e la carità non facciamo niente per i morti. Si deve vivere per amare Dio osservando la sua legge: questa è la candela più bella e più lucente che possiamo offrire in suffragio dei nostri morti.

Esempio: L’Epigrafe di Pettorio

Nel 1839 nell’antico cimitero presso Autun fu ritrovata in pezzi una lastra di marmo con incisa un’iscrizione in lingua greca. L’iscrizione, chiamata di Pettorio, accuratamente ricomposta e ripulita, fu decifrata e studiata. E’ un’iscrizione mirabile, uno dei più importanti documenti dei primi secoli cristiani. Risale al secondo o terzo secolo. Attesta le principali verità della fede cristiana.
​Ecco la prima parte dell’iscrizione:” Stirpe divina del Pesce celeste, avendo ricevuto la fonte immortale delle acque divine, conserva il tuo cuore puro. Amico, ristora il tuo spirito con le perenni acque della Sapienza. Ricevi il dolcissimo cibo del Salvatore dei Santi; saziati esultando, quando ricevi il pane nelle tue mani. Ti supplico, o Signore, nutriscimi col Pesce.”
​Il pesce celeste è Gesù Cristo, è il pane consacrato che i primi cristiani ricevevano nella palma della mano per poi comunicarsi.
​La seconda parte dell’iscrizione ci rivela l’immortalità e la preghiera per i defunti: “Ti supplico, o luce dei morenti, che mia madre riposi dolcemente…O Ascanio, padre mio, al mio cuore tanto diletto con la dolcissima madre e i fratelli miei nella pace del Pesce, ricorda il tuo Pettorio”.
​In breve l’epigrafe di Pettorio dice che i cristiani sono stirpe divina di Gesù Cristo e devono vivere santamente; per questo occorre il cibo della Parola di Dio e dell’Eucaristia. Pettorio chiede che possa essere nutrito di questo cibo divino; e prega per la propria madre e supplica i suoi cari defunti che già godono la pace di ricordarsi di lui.Questo prezioso e chiaro documento di fede dei primi secoli deve infervorarci alla vita cristiana sincera.


Forniamo ora in modo dettagliato, le varie Celebrazioni previste per l’Avvento che è il periodo di preparazione alla Solennità del S.Natale e per tutto il periodo natalizio.

In tutti i giorni feriali da lunedì a venerdì compresi, alle ore 07.00 sarà celebrata la S.Messa in latino con la presenza della nostra Cappella Corale diretta dal M°Cav. Elìa Macrì che eseguirà mottetti per il periodo d’Avvento, Eucaristici e Mariani in gregoriano e la “Messa con cantici” di M. Haydn (1737-1806). Queste SS.Messe celebrate al mattino presto, prima del sorgere del sole e perciò denominate “Messe dell’Aurora” vogliono essere una conveniente preparazione in attesa del Sole che sorge e cioè Cristo Salvatore, Sole di giustizia, la cui Natività è l’esordio di questa Luce soprannaturale tanto attesa.
Pertanto è sospesa in questo periodo la S.Messa feriale delle ore 09.00.
La Novena dell’Immacolata sarà celebrata subito dopo la S.Messa delle ore 07.00.

Sabato 1 dicembre: Inizio dell’Avvento
​​​I^ Sabato del Mese dedicato al Cuore Immacolato di Maria.
​​​Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano.
​​​​ Al termine Novena dell’Immacolata
​​​Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino cantata in gregoriano
​​​​ Prima dell’”Asperges” verrà intonato l’antichissimo mottetto “Sanctissimus namque Gregorius” in onore di S.Gregorio Magno Papa (590-604) revisore e coordinatore del canto ecclesiastico per eccellenza che da lui, appunto, prende il nome di “canto gregoriano”.
Domenica 2 dicembre: Domenica I^ di Avvento
​​​ SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 -17.30
​​​​ Ore 18.30 S.Rosario, catechesi, canto del “Missus”, Novena
dell’Immacolata e Benedizione Eucaristica
Lunedì 3 dicembre: Ore 07.00 S.Messa d’orario. Al termine Novena dell’Immacolata
Martedì 4 dicembre: Ore 07.00 S.Messa d’orario. Al termine Novena dell’Immacolata
Mercoledì 5 dicembre: Ore 07.00 S.Messa d’orario. Al termine Novena dell’Immacolata
Giovedì 6 dicembre: I^ Giovedì del Mese dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose
​​​Ore 07.00 S.Messa d’orario. Al termine Novena dell’Immacolata
Venerdì 7 dicembre: I^ Venerdì del Mese dedicato al Cuore Sacratissimo di Gesù
​​​Ore 07.00 S.Messa d’orario. Al termine Novena dell’Immacolata
​​​Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano (assolve il precetto festivo)
​​​Ore 19.00 S.Messa cantata in latino della Solennità dell’Immacolata Concezione della ​​​​ B.V. Maria (assolve il precetto festivo).
​​​E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav: Elìa Macrì
Sabato 8 dicembre: Solennità dell’Immacolata Concezione della B.V.Maria (è festa di precetto)
​​​SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
​​​(chi partecipasse oggi alla S.Messa delle ore 17.30 non può soddisfare a due precetti festivi simultaneamente e cioè a quello dell’Immacolata e a quello della Domenica, poiché la norma è che con una S.Messa non si assolvono due precetti festivi.)
​​​Ore 18.30 Vesperi solenni
Domenica 9 dicembre: Domenica II^ di Avvento
​​​ SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30 (in latino con cantici)

Mercoledì 12 dicembre: Festa della madonna di Guadalupe
​​​​Ore 07.00 S.Messa d’orario
Da sabato 15 dicembre a domenica 23 dicembre compresi,
alle ore 18.30 Solenne Novena del S.Natale, ogni giorno, sabato e domenica inclusi.
Domenica 16 dicembre: Domenica III dì Avvento (“Gaudete”).
​​​​SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
​​​​Ore 18.30 Novena del S.Natale, catechesi e Benedizione Eucaristica
Domenica 23 dicembre: Domenica IV di Avvento (“Rorate”)
​​​​SS. Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
​​​​Ore 18.30 Novena del S.Natale, catechesi e Benedizione Eucaristica
Lunedì 24 dicembre: Vigilia del S.Natale
​​​Ore 07.00 Canto dell’”Ora di Prima”.
​​​Ore 07.15 Canto del Martirologio con l’annuncio della nascita di N.S. Gesù Cristo
​​​Ore 07.30 S.Messa cantata in latino
​​​Le SS.Messe delle ore 17.30 e 19.00 OGGI sono SOSPESE
​​​Ore 21.45 Solenni Mattutini di Natale
​​​Ore 24.00 S.Messa cantata in latino di “Mezzanotte”
​​​E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì
Martedì 25 dicembre: Natale del Signore (E’ festa di precetto)
​​​SS.Messe Ore 09.00 – 10.30 (cantata in latino).( E’ presente la nostra Cappella Corale
diretta dal M° Cav. Elìa Macrì) – 17.30
​​​Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù e
tradizionali canti natalizi
Mercoledì 26 dicembre: Festa di S.Stefano Protomartire (non è festa di precetto)
​​​​SS. Messe ore 09.00 – 10.30 (cantata in latino).
E’ presente la nostra “Cappella Corale” diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la “Missa Jubilaris”di Franco Vittadini (1884-1948) ed il “Proprio” in gregoriano) .- 17.30
​​​​ Ore 18.30 Vesperi solenni.
Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù e tradizionali canti natalizi
Giovedì 27 dicembre: Festa di S.Giovanni Evangelista (non è festa di precetto).
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario in latino con cantici. Al termine tradizionale benedizione
del vino in onore di S.Giovanni Evangelista contro i venefici
Domenica 30 dicembre: Festa della S.Famiglia
​​​ (secondo il Rito Romano antico: Domenica fra l’Ottava del Natale).
​​​ SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 - 17.30
​​​ Ore 18.30 S.Rosario, catechesi e Benedizione Eucaristica
Lunedì 31 dicembre: Ore 09.00 S.Messa d’orario
​Ore 18.00 Solenne “Te Deum” di ringraziamento per tutti i doni ricevuti durante il corrente anno.
​​​Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino letta (assolve il precetto festivo)
​​OGGI è SOSPESA LA S. MESSA DELLE ORE 17.30
Martedì 1 gennaio 2019: Ottava del S.Natale. Solennità di Maria SS.ma, Madre di Dio
​​​​(Secondo il Rito Romano antico: Ottava del S.Natale)
​​​​Giornata mondiale della pace (E’ festa di precetto)
​​​​SS.Messe Ore 09.00 – 11.00
​​​​​ Ore 17.30 S.Messa in latino con cantici.
Al termine, davanti al SS.Sacramento esposto, canto del “Veni Creator” e Benedizione Eucaristica. (E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà canti natalizi tradizionali di diverse Nazioni)
Giovedì 3 gennaio: I^ Giovedì del Mese, dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose
​​​Ore 09.00 S.Messa d’orario
Venerdì 4 gennaio: I^ Venerdì del Mese dedicato al Cuore Sacratissimo di Gesù
​​​Ore 09.00 S.Messa d’orario
​​​Ore 18.30 Adorazione Eucaristica​
​​​Ore 19.00 S.Messa in latino con cantici “coram Exposito”.
​​​Al termine Benedizione Eucaristica

Sabato 5 gennaio: I^ Sabato del mese, dedicato al Cuore Immacolato di Maria
Ore 09.00 S.Messa d’orario
​​ Ore 10.00 Solenne benedizione dell’Acqua nella Vigilia dell’Epifania del Signore
​​ Ore 17.30 S.Messa solenne in latino della Solennità dell’Epifania del Signore con
l’Annuncio delle Feste Mobili (assolve il precetto festivo).
​​ Nell’odierno pomeriggio sarà celebrata soltanto questa S.Messa.
​​ La nostra Cappella Corale diretta dal M°Cav. Elìa Macrì eseguirà la “Messa per il
Santissimo Natale” a nove voci, due violini con organo composta nel 1707 da
Alessando Scarlatti (1660-1725) per la Cappella Liberiana di S.Maria Maggiore in
Roma, di cui era il Direttore
​

Domenica 6 gennaio: Epifania del Signore – (è festa di precetto)
SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
​​ Ore 18.30 Vesperi solenni con i Salmi concertati, tratti dalla “Selva Spirituale”
di C.Monteverdi (1567-1643), ed il “Magnificat” del medesimo
autore. Al termine Bacio del Bambino Gesù.
Si ricorda che chi partecipa oggi alla S.Messa delle ore 17.30 non può assolvere due precetti festivi (quello dell’Epifania e quello della Domenica) in quanto con una sola S.Messa non si possono assolvere due precetti.
Domenica 13 gennaio: Battesimo del Signore
​​​ (secondo il Rito Romano antico: Festa della S. Famiglia)
​​​​SS.Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30
​​​​Ore 18.30 S.Rosario, catechesi e Benedizione Eucaristica

Ricordiamo, invece, per l’entrante settimana:

Domenica 25 novembre: Ore 18.30 S.Rosario, catechesi e Benedizione Eucaristica
Martedì 27 novembre: Anniversario dell’Apparizione della B.V.Maria a S.Caterina Labouré
​​​ (Medaglia Miracolosa)
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici in onore della Madonna.
​​​ Al termine benedizione ed eventuale imposizione della Medaglia Miracolosa
Giovedì 29 Novembre: Inizio della Novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata Concezione di
Maria SS.ma
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario. Al termine Novena dell’Immacolata
Venerdì 30 novembre: Festa di S.Andrea Apostolo
​​​ Ore 09.00 S. Messa d’orario con cantici. Al termine Novena dell’Immacolata
Sabato 1 dicembre: Inizio dell’Avvento
​​​I^ Sabato del Mese dedicato al Cuore Immacolato di Maria.
​​​Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano. Al termine Novena dell’Immacolata
​​​Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino cantata in gregoriano
​​​​ Prima dell’”Asperges” verrà intonato l’antichissimo mottetto “Sanctissimus namque Gregorius” in onore di S.Gregorio Magno Papa (590-604) revisore e coordinatore del canto ecclesiastico per eccellenza che da lui, appunto, prende il nome di “canto gregoriano”.
​


Tutti salutando, benedico paternamente

Don Stefano Canonico








NOTE:


- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe. ​
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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