Beata Vergine del Rosario - Trieste
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Domenica XXVI del tempo ordinario

25/9/2016

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PARROCCHIA DELLA BEATA VERGINE
DOMENICA XXVI DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: XIX DOPO PENTECOSTE, Mt 22,1-14)
25 settembre 2016



Vangelo: Lc 16,19-31

Il ricco rifiuta di fare elemosina al povero pieno di piaghe che giaceva alla sua porta, in contrasto con il ricco, Lazzaro, il povero, è commovente e pietoso. Eppure Gesù dà un nome a quest’uomo povero suggerendo la sua importanza agli occhi di Dio ed il fatto che il suo nome è scritto nei Cieli, mentre il nome del ricco non è ricordato nella S.Scrittura o nei Cieli. Il nome “Lazzaro” significa “Colui che è stato aiutato”. L’immagine colpisce, Gesù usa qui un linguaggio figurato per descrivere il grande baratro che esiste fra il tormento dell’Inferno con il suo fuoco e la consolazione dei Cieli nel seno di Abramo. Lazzaro, un uomo di fede, povero, è ricevuto da Abramo, un uomo di fede, ricco. Il ricco ha festeggiato sulla terra ma Lazzaro festeggia ora nei Cieli, in quanto la sua anima trova riposo nel seno di Abramo, il ricco sta bruciando nei fuochi dell’Inferno mentre può vedere dall’altro lato del baratro le fontane del Paradiso. Le anime dei malvagi chiaramente sperimentano le pene del fuoco dell’Inferno. Abramo, che aveva provato misericordia per Sodoma, non è in grado di mostrare misericordia per questo uomo ricco che si trova negli Inferi, egli ora desidera una goccia d’acqua, mentre durante la sua vita non aveva dato a Lazzaro né una goccia né una briciola; il motivo per cui il ricco non riceve ora misericordia è che non la mostrò a sua volta durante la vita.
Questa narrazione illumina la storia dell’amministratore ingiusto, dal momento che i santi si procurano amici nutrendo l’affamato e dissetando l’assetato. I Farisei hanno bisogno di diventare come l’amministratore ingiusto, comprendendo che il loro Signore è Gesù così da fare l’elemosina a persone come Lazzaro, facendo assegnamento sulla misericordia divina. Forse i cinque fratelli potrebbero essere i sensi dell’uomo ricco, quelli che l’hanno reso schiavo delle ricchezze sulla terra e l’hanno mandato ai tormenti dell’Inferno. Durante la sua vita, il ricco ha ignorato Mosè e i Profeti e li avrebbe anche ridicolizzati. Chi si rifiuta di ascoltare Mosè e i Profeti rifiuta anche di ascoltare Cristo che parla attraverso loro.
(S.Girolamo, S.Cirillo d’Alessandria, S.Agostino, S.Gregorio di Nissa, Prudenzio, S.Efrem il Siro, S.Gregorio Magno, S.PietroCrisologo)



Il 26 settembre festeggeremo i santi medici Cosma e Damiano martiri

Impariamo a conoscere e ad amare i Santi

Cosma e Damiano subirono il martirio a Ciro (Kyros, in Siria) probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano agli inizi del IV sec. La data del 27 settembre giorno della loro festa liturgica, trasportata con la riforma del calendario liturgico al 26, corrisponde verosimilmente alla dedicazione della basilica che Papa Felice IV (526-530) fece erigere in loro onore nel Foro romano, ed è tuttora meta oltre che di pellegrini, di cultori d’arte per lo splendido mosaico che ne decora l’abside. La ricca e splendida famiglia fiorentina dei Medici, che per molti anni ha retto le sorti dell’operosa città, li scelse entrambi come patroni a motivo del nome, anche se nell’onomastica preferirono il primo dei due fratelli, Cosma o Cosimo. Dalle antiche testimonianze che risalgono al V sec. apprendiamo che i due



fratelli cacciavano “tutte le infermitadi, non solamente da gli uomini, ma eziandio da le bestie, facendo tutto in dono”. Per questo motivo sono anche conosciuti con il termine greco di “anargiri”.
Non per le loro prestazioni gratuite, ma per la loro professione vennero scelti come patroni dei medici e dei farmacisti. Sempre secondo queste antiche testimonianze, Damiano, contravvenendo alla regola di carità, accetta la remunerazione di una donna da lui curata, di nome Palladia, e ciò provocò un severo rimprovero da parte del fratello che disse di non voler essere sepolto accanto a lui dopo la morte. Ci dovettero essere dei testimoni poiché dopo la loro decapitazione i cristiani pensarono di seppellire i loro due corpi alquanto lontani uno dall’altro. Ma un cammello, assumendo voce umana, gridò a gran voce di riunire i due fratelli, poiché Damiano, accettando il modesto onorario di Palladia, l’aveva fatto in nome della carità per non umiliare la donna.
Il prodigio non dovette stupire i presenti che avevano assistito al martirio dei due fratelli condannati alla lapidazione, le pietre rimbalzavano contro i persecutori; posti al muro per essere saettati da quattro cavalieri, anche i dardi “tornavano adrieto e fediermemolti, ma a Santi non facevano male veruno”. Si dovette ricorrere alla spada per la decapitazione, “onore” riservato ai cittadini romani, e soltanto così i due martiri, insieme ad altri tre fratelli poterono rendere la loro testimonianza a Cristo.


Il 29 settembre p.v. festeggeremo i Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre Arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo ed il 24 ottobre. Dell’esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura, che dà loro un nome e ne determina la funzione.
S.Michele, l’antico patrono della Sinagoga è ora patrono della Chiesa Universale; S.Gabriele è l’Angelo dell’Incarnazione e probabilmente dell’Agonia nel Giardino degli Ulivi; S.Raffaele è la guida dei viandanti.
S.Michele in particolare ebbe un culto fin dai primi secoli di storia del Cristianesimo. L’Imperatore Costantino gli eresse un santuario sulle rive del Bosforo, in terra europea, mentre Giustiniano glielo eresse sulla sponda opposta. La data del 29 settembre corrisponde a quella della consacrazione della chiesa dedicata nel V secolo a S.Michele al settimo miglio della via Salaria.
La festività si diffuse presto in Occidente e in Oriente. A Roma gli venne dedicato il celebre mausoleo di Adriano, conosciuto ormai col nome di Castel S. Angelo. A S.Michele è dedicato l’antico santuario, sorto nel VI sec, che dal monte Gargano, nelle Puglie, domina il mare Adriatico. All’altezza di questa chiesa l’8 maggio 663 i Longobardi riportarono vittoria nello scontro navale con la flotta saracena e la ricorrenza della vittoria, attribuita ad un’apparizione dell’Arcangelo, diede origine a una seconda festa, unificata poi al 29 settembre.
S.Gabriele “colui che sta al cospetto di Dio” (è il suo” biglietto di presentazione” quando si reca ad annunciare a Maria la sua scelta come madre del Redentore), è l’annunciatore per eccellenza delle divine rivelazioni. E’ lui che spiega al profeta Daniele come avverrà la piena restaurazione, dal ritorno dall’esilio all’avvento del Messìa. A lui è affidato l’incarico di annunciare la nascita del precursore, Giovanni, figlio di Zaccaria e di Elisabetta. La missione più alta che mai sia affidata a creatura è ancora sua: l’annuncio dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Egli gode per questo di una particolare venerazione anche presso i Maomettani.
S.Raffaele, nominato in un solo libro della Scrittura, è l’accompagnatore del giovane Tobia, e per questo suo compito viene invocato come guida di quanti si pongono in viaggio. Egli ha suggerito al giovane protetto la ricetta per guarire il padre dalla cecità, perciò è invocato anche come guaritore (etimologicamente il suo nome significa infatti “Dio ha guarito”). La sua festa al 24 ottobre era entrata nel Calendario Romano soltanto nel 1921.


Ricordiamo per l’entrante settimana:

Domenica 25 settembre: ore 18.30 S.Rosario, breve catechesi e Benedizione Eucaristica
Lunedì 26 settembre: Festa dei SS.Cosma e Damiano martiri
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici

Mercoledì 28 settembre: Inizio del Triduo di preparazione alla Solennità della Madonna del Rosario
nostra celeste patrona
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici. Al termine recita delle preghiere
composte dal B.BartoloLongo alla B.V. del Rosario e canto del
“Salve Regina”
Giovedì 29 settembre: II^ giorno del Triduo di preparazione alla Solennità della Madonna del Rosario
nostra celeste patrona.
​​​ Festa dei SS.Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
​​​ Ore 09.00 S.Messa per la Polizia di Stato in occasione del loro Patrono
S.Michele
​​​ Al termine recita delle preghiere composte dal B.Bartolo Longo alla B.V..del
Rosario e canto del “Salve Regina”.
​​​ Ore 18.00 S.Messa in latino in onore di S.Micheleorganizzata dal Gruppo
Mikhaelisti del SS.Sacramento.
Venerdì 30 settembre: III^ giorno del Triduo di preparazione alla Solennità della Madonna del
Rosario nostra celeste patrona
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici. Al termine recita delle preghiere
composte dal B.Bartolo Longo alla B.V. del Rosario e canto del “Salve
Regina”
​Ore 20.00 Breve concerto del coro finlandese “Candomino” diretto dal M° Esko Kallio.



Sabato 1 ottobre: Ore 17.30 S.Rosario presieduto da S.Em.Rev.ma il Card. Burke
​​ Ore 18.00 Vesperi Pontificali della Solennità della B.V. del Rosario celebrati da S.Em. Rev.ma il sig. Cardinale Raymond Leo Burke del Titolo di S.Agata dei Goti, Protettore del Sovrano Militare Ordine di Malta alla presenza delle autorità Religiose e civili e Militari di Trieste.
I Salmi saranno eseguiti in falsobordone “alla francese” e verrà cantato il “Magnificat” composto da Johann Pachelbel. (1653-1706). (E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. ElìaMacrì)

Al termine S.Messa in latino letta (assolve il precetto festivo).

Domenica 2 ottobre: Ore 09.00 Arrivo del Cardinale, canto dell’Ora di Terza e vestizione
​​​Ore 09.30 S.Messa Pontificale celebrata da S.Em. Rev.ma il Card. Burke.
(E’ presente la nostra Cappella Musicale diretta dal M° Cav. ElìaMacrì ed il Coro finlandese “Candomino” che eseguiranno la “Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach (1685-1750).
I solisti della nostra Cappella:
Ingrid Iellenz, Adriana Tomisic, Elisa Verzier: soprani;
Fabiana Polli: contralto;
Stefano Speranzon: tenore;
Sikai lai, Hao Wang: bassi.

Il “Proprio” della Messa sarà eseguito in gregoriano.
​Oltre alla S.Messa Pontificale, che sarà l’unica del mattino, verrà celebrata alle
​​ Ore 17.30 S. Messa d’orario in italiano
​​ Ore 18.30 Solenne processione con la statua della Madonna per le vie della nostra Parrocchia presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo-Vescovo di Trieste. Al rientro Benedizione Eucaristica.

​Augurando a tutti una fruttuosa Festa patronale ricca di spirituali consolazioni, Vi saluto e volentieri paternamente vi benedico.

Don Stefano canonico









NOTE:

- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare l’indirizzo:
beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa i nuovi libretti sono disponibili in sacrestia
- Sono disponibili, in sacrestia, il libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA” e “LUCE SUI MIEI PASSI” libro su mons. Antonio Dessanti
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la musica.
Chiunque può partecipare se desidera godere della musica e del canto della corale
Parrocchiale (siamo spiacenti non poter ringraziare gli offerenti di cui non
conosciamo l’ indirizzo – grazie da questo sito)
- Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte
dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:


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