DOMENICA XXIII DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA XVI DOPO PENTECOSTE, Lc 14,1-11)
9 SETTEMBRE 2018
Vangelo:Mc 7,31-37
Il potere che non può essere manipolato si abbassò e si rivestì della carne per poter essere toccato, affinchè tutta l’umanità potesse contemplare la Sua divinità che trascende il contatto della carne. L’atto del Signore di toccare la lingua e di aprire gli occhi nascondeva un significato più alto, ossia che tutte le nazioni potranno ascoltare e parlare della venuta del Signore. Nella predicazione della Parola oggi il ministro tocca in modo simbolico gli occhi dell’uomo, perché siano aperti alla Parola vivente attraverso il mistero della grazia.
(S.Efrem il Siro, Lattanzio, Prudenzio, S. Gregorio Magno, S.Ambrogio)
Questa settimana è particolarmente ricca di importanti festività.
Martedì 11 settembre celebreremo la memoria liturgica del Beato Francesco bonifacio (1912-1946) sacerdote della nostra Diocesi e martire.
Mercoledì 12 settembre, invece, ricorre la Festa del Nome Santissimo di Maria
Mercoledì 12 settembre, invece, ricorre la Festa del Nome Santissimo di Maria: “Essa deve la sua origine alla devozione dei fedeli e la Santa Sede l’approvò la prima volta per la diocesi spagnola di Cuenca nel 1513. In occasione poi della liberazione di Vienna dai Turchi, Innocenzo XI la estese nel 1683 a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica dopo l’8 settembre; la riforma di S.Pio X la portò al 12 di questo mese”.
Venerdì 14 settembre si festeggia l’Esaltazione della S.Croce.
La Festa in onore della Croce venne celebrata la prima volta nel 335, in occasione della dedicazione delle due basiliche costantiniane, quella del “Martyrium” o “Ad Crucem” sul Golgota, e quella dell’”Anastasis” cioè della Risurrezione. La dedicazione avvenne il 13 dicembre, secondo altre fonti il 14 settembre. Con il termine “esaltazione” che traduce il greco “hypsòsis” la Festa passò anche in Occidente ed a partire del sec. VIII essa voleva commemorare il recupero della preziosa Reliquia fatto dall’Imperatore Eraclio (610 - 641) nel 628. Cosroe I, Re di Persia, sotto pretesto di vendicare l’imperatore Maurizio trucidato da Foca, si mosse con un grande esercito contro quest’ultimo ed in poco tempo si impadronì della Siria e della Palestina mettendo a ferro e a fuoco tutto l’Oriente. Eraclio figlio dell’esarca (governatore) dell’Africa sostenuto dal favore del popolo stanco della tirannide di Foca approda con un’armata navale a Costantinopoli dove sconfigge le truppe nemiche ed impadronitosi del tiranno lo fece giustiziare. In quello stesso giorno, 5 ottobre 610, il Patriarca di Costantinopoli, Sergio, solo rappresentante dell’ordine legale, incorona Eraclio Imperatore nella chiesa di S.Stefano nel palazzo di Dafne. Appena ottenuta questa vittoria cercò di stipulare la pace con Cosroe perché senza altro spargimento di sangue si ritirasse in Persia. Ma Cosroe, reso superbo dalle prime conquiste, rifiutò ogni condizione, fece nuove scorrerie, strinse d’assedio Gerusalemme e conquistatala nel 614 portò in Persia come preda di guerra i personaggi più illustri della città fra cui il Vescovo Zaccaria ed i più preziosi tesori tra i quali, il più insigne, la Croce su cui fu inchiodato Nostro Signore Gesù Cristo ritrovata tre secoli prima, circa, dalla pia Imperatrice S.Elena. Allora Eraclio decise di risolvere definitivamente la drammatica situazione e confidando nella protezione celeste partì con le sue truppe per la Persia. La sua marcia fu un continuo trionfo e sconfitti i nemici che d’allora non riacquistarono mai più il loro primo splendore, costrinse alla fuga Cosroe che fu ucciso dal figlio Siroe sorte che a suo tempo aveva riservato al padre Ormisda facendolo morire a bastonate. Debellati, così, i suoi nemici, Eraclio cedette alle istanze di Siroe che domandava la pace e la prima condizione che gli impose fu quella di restituire tutto quanto suo padre aveva depredato in Palestina, specialmente la S.Croce. Portata trionfalmente a Costantinopoli nel 628 fra le acclamazioni di tutto il popolo, finalmente, l’anno seguente, dall’Imperatore stesso venne riportata a Gerusalemme. Eraclio voleva personalmente ricollocarla nella basilica che Costantino aveva fatto erigere sul Calvario, ma arrivato alla porta che introduce al Sacro Monte si sentì bloccare i passi da una forza misteriosa. Allora il Vescovo Zaccarìa che lo accompagnava fece presente al sovrano il perché di tale fatto prodigioso. L’Imperatore, disse il Vescovo, era vestito in modo sfarzoso e quindi non consono nei confronti del Salvatore che lì, in mezzo a tante umiliazioni e sofferenze aveva portato la Croce. Eraclio depose subito le insegne imperiali, si vestì di un abito penitenziale e solo allora potè compiere il gesto di ricollocare la S.Croce là da dove 14 anni prima era stata asportata.
Per quanto concerne la data della Festa, 14 settembre, la questione è un po’ complessa. Il ritrovamento della S.Croce da parte di S.Elena si fa risalire al 14 settembre 326, da allora il giorno dell’”Invenzione” (ritrovamento) della Croce fu celebrato con grande solennità a Gerusalemme e da questa città a poco a poco la Festa si estese a tutto l’Oriente sotto il nome di “Esaltazione della Croce”. Il 3 maggio 629, a seguito della vittoria sui Persiani, l’Imperatore Eraclio riportava il Legno della Croce a Gerusalemme. Per ricordare questo avvenimento in Oriente non fu introdotta nessuna nuova Festa mentre in Occidente fu subito istituita una Festa il 3 maggio sotto il titolo di “Invenzione della S.Croce”, rimasta in vigore fino alla riforma liturgica voluta dal B. Giovanni XXIII nel 1962, mentre quella del 14 settembre divenne nota solo nell’VIII secolo. La suddetta riforma liturgica lasciò in vigore solo la Festa del 14 settembre sotto il titolo di “Esaltazione della S.Croce” che permane tuttora. Purtroppo, però, delle preziose Reliquie della S.Croce si persero definitivamente le tracce nel 1187 quando vennero tolte al Vescovo di Betlemme che le aveva portare nella battaglia di Hattin dove il Sultano Salah Ad-Din, conosciuto come “il Saladino”, sgomina l’esercito crociato guidato dall’avventuriero Guido di Lusignano usurpatore del trono di Gerusalemme alla morte del cognato Baldovino IV. Per cui oggi le sole Reliquie Insigni della Croce di Cristo si trovano nella sacra stauroteca della basilica di S.Croce in Gerusalemme a Roma.
La benedizione del mare con il SS.Sacramento dove Gesù è presente in corpo, sangue, anima e divinità, veramente, realmente e sostanzialmente è una supplica ed un auspicio perché ogni realtà del Creato, ogni suo elemento, redento dal Sangue del Salvatore, venga ad essere beneficato dal dono costante della Sua benevolenza e della Sua pace.
Il Demonio vinto dall’onnipotenza di Dio, receda travolto inesorabilmente, dalle nostre anime, dalle nostre abitazioni e da tutti quei luoghi in cui per vari motivi veniamo a trovarci.
La Vergine Maria, Madre Addolorata a cui siamo stati affidati dal Figlio morente sulla Croce e che, incoronata Regina del Cielo e della Terra nella gioia del Paradiso, non cessa, premurosa, di prendersi sempre cura di noi ed i cui desideri e richieste sono sempre esauditi dalla SS.Trinità ci ottenga ora e sempre le grazie necessarie per raggiungere, al termine dei nostri giorni, la Patria Beata.
E vogliamo concludere con il motto che tanto onore fa all’Ordine dei Certosini e che è assoluta certezza di verità: “Stat Crux dum volvitur orbis” (La Croce sola rimane mentre tutto il mondo cambia).
Infine sabato 15 settembre celebreremo con solennità la B.V.Maria Addolorata.
Maria sofferse indicibili pene e fu trafitta nell’anima da una spada di dolore per diventare misericordiosa. Il Suo martirio fu il più lungo: perché sempre contemplava nel Suo spirito la Passione del Figlio Suo ed il peccato cagione di tale Passione, offesa alla Divina Maestà, rovina eterna delle anime. Il Suo martirio fu il più penoso: esso nasceva dall’amore al Figlio, a Dio, alle anime. E quanto più amava tanto più penava; e quanto più si accendeva il fuoco della carità tanto più la spada del dolore penetrava nella Sua anima. Il Suo dolore fu universale. Ogni pena di Gesù si rifletteva nel cuore di Maria, i chiodi, le spine, i flagelli, il tradimento, l’abbandono. Tutti i peccati degli uomini nel loro numero e malizia si riflettevano nel Suo cuore. Come sofferse la SS.Vergine: con pieno abbandono nel divino volere; meglio di tutti i Santi diceva:” Non sia fatta la mia, ma la Tua volontà, o Signore”:
Sofferse in unione a Gesù Redentore: Ella, era Corredentrice. Sapeva che questa era la Sua missione: dare una soddisfazione degna per il peccato, riaprire il Cielo, salvare gli uomini. Adempì questo Suo ufficio dal presepio di Gesù. Accoglieva ogni nuova pena come cosa dovutaLe, come parte del Suo ufficio: e non l’avrebbe cambiato con nessun altro stato di vita. Sofferse in amoroso silenzio. Come Gesù andava a morire senza un lamento. Amava e taceva. Fu di esempio alle pie donne, agli Apostoli, ai Martiri di ogni tempo.
L’apostolato della sofferenza supera ogni altro: perché meglio ci associa all’opera del Salvatore, perché è più efficace innanzi a Dio, perché mostra un vero e profondo amore alle anime, perché è proprio dei cuori generosi, delle anime amanti. E’ pure la via sicura per la santificazione: “Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Quando si ama sino al sacrificio accettato volentieri, non vi è dubbio che si è davvero con Dio.
Onoreremo anche la Vergine Addolorata il 17 settembre p.v., III domenica di settembre, data stabilita per questa celebrazione dal Papa Pio VII, prima che il S.Pontefice Pio X la fissasse come definitiva al 15 settembre, soprattutto durante la funzione vespertina domenicale delle ore 18.30.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 9 settembre: Solenne inizio dell’Anno pastorale.
SS. Messe: Ore 09.00 – 11.00
Ore 17.30 S.Messa solenne in latino della Festa
dell’Esaltazione della S.Croce (assolve il precetto festivo), che
verrà poi benedetta, assieme al mare, dal Molo Audace
(E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la
“Missa Brevis” di G.P. da Palestrina (1525-1594) e mottetti in gregoriano e polifonia)
Al termine Processione Eucaristica che partirà verso le 18.45 percorrerà piazza Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via S.Spiridione, via S.Nicolò, via Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, via Einaudi, piazza Verdi, passo di piazza A.Fonda Savio, piazza Unità d’Italia, riva Tre Novembre, Molo Audace (A e R), Riva Tre Novembre, piazza Unità d’Italia, via Malcanton, via del Teatro Romano, via del Rosario, piazza Vecchia.
Al rientro in chiesa verrà impartita la Benedizione Eucaristica.
All’Offertorio della S.Messa solenne e dopo la Benedizione Eucaristica si potrà baciare l
Reliquia della S.Croce.
Martedì 11 settembre: B.Francesco Bonifacio, sacerdote e martire
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Mercoledì 12 settembre: Festa del Nome Santissimo di Maria
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Venerdì 14 settembre: Festa dell’Esaltazione della S.Croce
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Sabato 15 settembre: Festa della B.V.Maria Addolorata
Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario cantata in latino
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. ElìaMacrì che eseguiràla Messa in polifonia e gregoriano di A.Lotti(1667-1740) e mottetti vari tratti dal repertorio rossiniano)
Anticipiamo:
Domenica 16 settembre: Domenica dell’Addolorata”
Ore 18.30 Recita della “Coroncina dell’Addolorata”, canto dello “Stabat
Mater” e “Benedizione Eucaristica
SalutandoVi con affetto, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdriaCredit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA XVI DOPO PENTECOSTE, Lc 14,1-11)
9 SETTEMBRE 2018
Vangelo:Mc 7,31-37
Il potere che non può essere manipolato si abbassò e si rivestì della carne per poter essere toccato, affinchè tutta l’umanità potesse contemplare la Sua divinità che trascende il contatto della carne. L’atto del Signore di toccare la lingua e di aprire gli occhi nascondeva un significato più alto, ossia che tutte le nazioni potranno ascoltare e parlare della venuta del Signore. Nella predicazione della Parola oggi il ministro tocca in modo simbolico gli occhi dell’uomo, perché siano aperti alla Parola vivente attraverso il mistero della grazia.
(S.Efrem il Siro, Lattanzio, Prudenzio, S. Gregorio Magno, S.Ambrogio)
Questa settimana è particolarmente ricca di importanti festività.
Martedì 11 settembre celebreremo la memoria liturgica del Beato Francesco bonifacio (1912-1946) sacerdote della nostra Diocesi e martire.
Mercoledì 12 settembre, invece, ricorre la Festa del Nome Santissimo di Maria
Mercoledì 12 settembre, invece, ricorre la Festa del Nome Santissimo di Maria: “Essa deve la sua origine alla devozione dei fedeli e la Santa Sede l’approvò la prima volta per la diocesi spagnola di Cuenca nel 1513. In occasione poi della liberazione di Vienna dai Turchi, Innocenzo XI la estese nel 1683 a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica dopo l’8 settembre; la riforma di S.Pio X la portò al 12 di questo mese”.
Venerdì 14 settembre si festeggia l’Esaltazione della S.Croce.
La Festa in onore della Croce venne celebrata la prima volta nel 335, in occasione della dedicazione delle due basiliche costantiniane, quella del “Martyrium” o “Ad Crucem” sul Golgota, e quella dell’”Anastasis” cioè della Risurrezione. La dedicazione avvenne il 13 dicembre, secondo altre fonti il 14 settembre. Con il termine “esaltazione” che traduce il greco “hypsòsis” la Festa passò anche in Occidente ed a partire del sec. VIII essa voleva commemorare il recupero della preziosa Reliquia fatto dall’Imperatore Eraclio (610 - 641) nel 628. Cosroe I, Re di Persia, sotto pretesto di vendicare l’imperatore Maurizio trucidato da Foca, si mosse con un grande esercito contro quest’ultimo ed in poco tempo si impadronì della Siria e della Palestina mettendo a ferro e a fuoco tutto l’Oriente. Eraclio figlio dell’esarca (governatore) dell’Africa sostenuto dal favore del popolo stanco della tirannide di Foca approda con un’armata navale a Costantinopoli dove sconfigge le truppe nemiche ed impadronitosi del tiranno lo fece giustiziare. In quello stesso giorno, 5 ottobre 610, il Patriarca di Costantinopoli, Sergio, solo rappresentante dell’ordine legale, incorona Eraclio Imperatore nella chiesa di S.Stefano nel palazzo di Dafne. Appena ottenuta questa vittoria cercò di stipulare la pace con Cosroe perché senza altro spargimento di sangue si ritirasse in Persia. Ma Cosroe, reso superbo dalle prime conquiste, rifiutò ogni condizione, fece nuove scorrerie, strinse d’assedio Gerusalemme e conquistatala nel 614 portò in Persia come preda di guerra i personaggi più illustri della città fra cui il Vescovo Zaccaria ed i più preziosi tesori tra i quali, il più insigne, la Croce su cui fu inchiodato Nostro Signore Gesù Cristo ritrovata tre secoli prima, circa, dalla pia Imperatrice S.Elena. Allora Eraclio decise di risolvere definitivamente la drammatica situazione e confidando nella protezione celeste partì con le sue truppe per la Persia. La sua marcia fu un continuo trionfo e sconfitti i nemici che d’allora non riacquistarono mai più il loro primo splendore, costrinse alla fuga Cosroe che fu ucciso dal figlio Siroe sorte che a suo tempo aveva riservato al padre Ormisda facendolo morire a bastonate. Debellati, così, i suoi nemici, Eraclio cedette alle istanze di Siroe che domandava la pace e la prima condizione che gli impose fu quella di restituire tutto quanto suo padre aveva depredato in Palestina, specialmente la S.Croce. Portata trionfalmente a Costantinopoli nel 628 fra le acclamazioni di tutto il popolo, finalmente, l’anno seguente, dall’Imperatore stesso venne riportata a Gerusalemme. Eraclio voleva personalmente ricollocarla nella basilica che Costantino aveva fatto erigere sul Calvario, ma arrivato alla porta che introduce al Sacro Monte si sentì bloccare i passi da una forza misteriosa. Allora il Vescovo Zaccarìa che lo accompagnava fece presente al sovrano il perché di tale fatto prodigioso. L’Imperatore, disse il Vescovo, era vestito in modo sfarzoso e quindi non consono nei confronti del Salvatore che lì, in mezzo a tante umiliazioni e sofferenze aveva portato la Croce. Eraclio depose subito le insegne imperiali, si vestì di un abito penitenziale e solo allora potè compiere il gesto di ricollocare la S.Croce là da dove 14 anni prima era stata asportata.
Per quanto concerne la data della Festa, 14 settembre, la questione è un po’ complessa. Il ritrovamento della S.Croce da parte di S.Elena si fa risalire al 14 settembre 326, da allora il giorno dell’”Invenzione” (ritrovamento) della Croce fu celebrato con grande solennità a Gerusalemme e da questa città a poco a poco la Festa si estese a tutto l’Oriente sotto il nome di “Esaltazione della Croce”. Il 3 maggio 629, a seguito della vittoria sui Persiani, l’Imperatore Eraclio riportava il Legno della Croce a Gerusalemme. Per ricordare questo avvenimento in Oriente non fu introdotta nessuna nuova Festa mentre in Occidente fu subito istituita una Festa il 3 maggio sotto il titolo di “Invenzione della S.Croce”, rimasta in vigore fino alla riforma liturgica voluta dal B. Giovanni XXIII nel 1962, mentre quella del 14 settembre divenne nota solo nell’VIII secolo. La suddetta riforma liturgica lasciò in vigore solo la Festa del 14 settembre sotto il titolo di “Esaltazione della S.Croce” che permane tuttora. Purtroppo, però, delle preziose Reliquie della S.Croce si persero definitivamente le tracce nel 1187 quando vennero tolte al Vescovo di Betlemme che le aveva portare nella battaglia di Hattin dove il Sultano Salah Ad-Din, conosciuto come “il Saladino”, sgomina l’esercito crociato guidato dall’avventuriero Guido di Lusignano usurpatore del trono di Gerusalemme alla morte del cognato Baldovino IV. Per cui oggi le sole Reliquie Insigni della Croce di Cristo si trovano nella sacra stauroteca della basilica di S.Croce in Gerusalemme a Roma.
La benedizione del mare con il SS.Sacramento dove Gesù è presente in corpo, sangue, anima e divinità, veramente, realmente e sostanzialmente è una supplica ed un auspicio perché ogni realtà del Creato, ogni suo elemento, redento dal Sangue del Salvatore, venga ad essere beneficato dal dono costante della Sua benevolenza e della Sua pace.
Il Demonio vinto dall’onnipotenza di Dio, receda travolto inesorabilmente, dalle nostre anime, dalle nostre abitazioni e da tutti quei luoghi in cui per vari motivi veniamo a trovarci.
La Vergine Maria, Madre Addolorata a cui siamo stati affidati dal Figlio morente sulla Croce e che, incoronata Regina del Cielo e della Terra nella gioia del Paradiso, non cessa, premurosa, di prendersi sempre cura di noi ed i cui desideri e richieste sono sempre esauditi dalla SS.Trinità ci ottenga ora e sempre le grazie necessarie per raggiungere, al termine dei nostri giorni, la Patria Beata.
E vogliamo concludere con il motto che tanto onore fa all’Ordine dei Certosini e che è assoluta certezza di verità: “Stat Crux dum volvitur orbis” (La Croce sola rimane mentre tutto il mondo cambia).
Infine sabato 15 settembre celebreremo con solennità la B.V.Maria Addolorata.
Maria sofferse indicibili pene e fu trafitta nell’anima da una spada di dolore per diventare misericordiosa. Il Suo martirio fu il più lungo: perché sempre contemplava nel Suo spirito la Passione del Figlio Suo ed il peccato cagione di tale Passione, offesa alla Divina Maestà, rovina eterna delle anime. Il Suo martirio fu il più penoso: esso nasceva dall’amore al Figlio, a Dio, alle anime. E quanto più amava tanto più penava; e quanto più si accendeva il fuoco della carità tanto più la spada del dolore penetrava nella Sua anima. Il Suo dolore fu universale. Ogni pena di Gesù si rifletteva nel cuore di Maria, i chiodi, le spine, i flagelli, il tradimento, l’abbandono. Tutti i peccati degli uomini nel loro numero e malizia si riflettevano nel Suo cuore. Come sofferse la SS.Vergine: con pieno abbandono nel divino volere; meglio di tutti i Santi diceva:” Non sia fatta la mia, ma la Tua volontà, o Signore”:
Sofferse in unione a Gesù Redentore: Ella, era Corredentrice. Sapeva che questa era la Sua missione: dare una soddisfazione degna per il peccato, riaprire il Cielo, salvare gli uomini. Adempì questo Suo ufficio dal presepio di Gesù. Accoglieva ogni nuova pena come cosa dovutaLe, come parte del Suo ufficio: e non l’avrebbe cambiato con nessun altro stato di vita. Sofferse in amoroso silenzio. Come Gesù andava a morire senza un lamento. Amava e taceva. Fu di esempio alle pie donne, agli Apostoli, ai Martiri di ogni tempo.
L’apostolato della sofferenza supera ogni altro: perché meglio ci associa all’opera del Salvatore, perché è più efficace innanzi a Dio, perché mostra un vero e profondo amore alle anime, perché è proprio dei cuori generosi, delle anime amanti. E’ pure la via sicura per la santificazione: “Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Quando si ama sino al sacrificio accettato volentieri, non vi è dubbio che si è davvero con Dio.
Onoreremo anche la Vergine Addolorata il 17 settembre p.v., III domenica di settembre, data stabilita per questa celebrazione dal Papa Pio VII, prima che il S.Pontefice Pio X la fissasse come definitiva al 15 settembre, soprattutto durante la funzione vespertina domenicale delle ore 18.30.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 9 settembre: Solenne inizio dell’Anno pastorale.
SS. Messe: Ore 09.00 – 11.00
Ore 17.30 S.Messa solenne in latino della Festa
dell’Esaltazione della S.Croce (assolve il precetto festivo), che
verrà poi benedetta, assieme al mare, dal Molo Audace
(E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la
“Missa Brevis” di G.P. da Palestrina (1525-1594) e mottetti in gregoriano e polifonia)
Al termine Processione Eucaristica che partirà verso le 18.45 percorrerà piazza Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via S.Spiridione, via S.Nicolò, via Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, via Einaudi, piazza Verdi, passo di piazza A.Fonda Savio, piazza Unità d’Italia, riva Tre Novembre, Molo Audace (A e R), Riva Tre Novembre, piazza Unità d’Italia, via Malcanton, via del Teatro Romano, via del Rosario, piazza Vecchia.
Al rientro in chiesa verrà impartita la Benedizione Eucaristica.
All’Offertorio della S.Messa solenne e dopo la Benedizione Eucaristica si potrà baciare l
Reliquia della S.Croce.
Martedì 11 settembre: B.Francesco Bonifacio, sacerdote e martire
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Mercoledì 12 settembre: Festa del Nome Santissimo di Maria
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Venerdì 14 settembre: Festa dell’Esaltazione della S.Croce
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Sabato 15 settembre: Festa della B.V.Maria Addolorata
Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario cantata in latino
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. ElìaMacrì che eseguiràla Messa in polifonia e gregoriano di A.Lotti(1667-1740) e mottetti vari tratti dal repertorio rossiniano)
Anticipiamo:
Domenica 16 settembre: Domenica dell’Addolorata”
Ore 18.30 Recita della “Coroncina dell’Addolorata”, canto dello “Stabat
Mater” e “Benedizione Eucaristica
SalutandoVi con affetto, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdriaCredit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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