DOMENICA XXIII DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: XVI DOPO PENTECOSTE, Lc 14,111)
4 SETTEMBRE 2016
Vangelo: Lc 14,2533
Qui c’è un grande paradosso. Da una parte dobbiamo amare i nostri nemici dall’altra dobbiamo odiare le nostre famiglie in quanto ostacolo alla vita eterna; in realtà Gesù ci sta dicendo che non possiamo amare la nostra famiglia più di quanto amiamo Lui. Allo stesso tempo non possiamo lasciare che la nostra madre naturale ed il nostro affetto per lei sostituiscano il nostro amore per la Santa Madre Chiesa la quale ci nutre con il cibo che dura in eterno. Ciò a cui Gesù ci sta chiamando è di essere crocifissi, di morire e di essere sepolti con Lui nel Battesimo; gli Apostoli servono come esempi di coloro che si sono lasciati ogni cosa alle spalle per portare la Croce che giunge alla fine della lista dei sacrifici connessi alla condizione di discepolo, la morte per Cristo è la prova finale per essere accettati tra i discepoli di Gesù. Entrambe le parabole insegnano che l’essere discepolo del Signore richiede un’invincibile forza e uno zelo perseverante e ciò che porta al requisito finale della condizione di discepolo e all’altro scopo delle parabole è la rinuncia delle ricchezze ed il sopportare ciascuno il proprio carico durante questa esistenza poiché la cittadinanza di coloro che seguono Cristo è nei Cieli. (S.Agostino, S.Cirillo di Alessandria, S.Basilio di Cesarea, Tertulliano, Simone il Nuovo Teologo, S.Giovanni Crisostomo)
Giovedì 8 settembre p.v. celebreremo la festa della Natività della B.V. Maria
Questa celebrazione come leggiamo nel brano dei “Discorsi” di S. Andrea di Creta proclamato nel Mattutino odierno (Ufficio delle Letture), onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è l’Incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio: E’ questo, del resto, il motivo per cui Maria soltanto (oltre che S.Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la “nascita al cielo” (cioè la morte), come avviene per gli altri Santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell’attuazione del Suo eterno disegno d’amore.
Per questo la festa odierna è stata celebrata con lodi magnifiche da molti santi Padri, che hanno attinto alla loro conoscenza della Bibbia e alla loro sensibilità e ardore poetico. Leggiamo qualche espressione del secondo “Sermone sulla Natività di Maria” di S.Pier Damiani: “Dio onnipotente, prima che l’uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l’umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria”.
Oggi è il giorno in cui Dio comincia a mettere in pratica il Suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla. Casa bella, poiché, se la Sapienza si costruì una casa con sette colonne lavorate, questo palazzo di Maria poggia sui Sette Doni dello Spirito Santo. Salomone celebrò in modo solennissimo l’inaugurazione di un tempio di pietra. Come celebreremo la nascita di Maria, tempio del Verbo Incarnato? In quel giorno la gloria di Dio scese sul Tempio di Gerusalemme sotto forma di nube, che lo oscurò. Il Signore che fa brillare il sole nei cieli, per la Sua dimora tra noi ha scelto l’oscurità (1 Re 8, 1012), disse Salomone nella sua orazione a Dio. Questo nuovo tempio si vedrà riempito dallo stesso Dio, che viene per essere la luce delle genti.
Alle tenebre del gentilesimo e alla mancanza di fede dei Giudei, rappresentate dal Tempio di Salomone, succede il giorno luminoso nel tempio di Maria. E’ giusto dunque, cantare questo giorno e Colei che nasce in esso. Ma come potremmo celebrarLa degnamente? Possiamo narrare le gesta eroiche di un martire o le virtù di un santo, perché sono umane. Ma come potrà la parola mortale, passeggera e transitoria, esaltare Colei che diede alla luce la Parola che resta? Come dire che il Creatore nasce dalla creatura?”
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 4 settembre: SS.Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 S.Rosario, breve catechesi e Benedizione Eucaristica
Giovedì 8 settembre: Festa della Natività della B.V. Maria Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Anticipiamo:
domenica 11 settembre: solenne inizio dell’Anno pastorale SS.Messe Ore 09.00 – 11.00
Ore 17.30 S.Messa cantata in latino
Al termine Processione Eucaristica attraverso le vie della parrocchia, che verrà poi benedetta assieme al mare dal Molo Audace.
Al rientro in chiesa verrà impartita la solenne Benedizione Eucaristica. All’offertorio della S.Messa solenne e dopo la Benedizione Eucaristica si potrà baciare la Reliquia della S.Croce..
Cordialmente salutandoVi, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via EMail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa i nuovi libretti sono disponibili in sacrestia Sono disponibili, in sacrestia, il libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA” e “LUCE SUI MIEI PASSI” libro su mons. Antonio Dessanti
GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la musica.
Chiunque può partecipare se desidera godere della musica e del canto della corale Parrocchiale (siamo spiacenti non poter ringraziare gli offerenti di cui non conosciamo l’ indirizzo – grazie da questo sito)
Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
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