DOMENICA XVII DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA VIII DOPO PENTECOSTE, Lc 16,1-9)
30 LUGLIO 2017
Vangelo:Mt 13,44-52
Il tesoro nascosto nel campo è il Cristo incarnato, che viene trovato gratuitamente. L’insegnamento dei Vangeli è di per sé completo; ma non può esserci altro modo di utilizzare e di possedere questo tesoro con il campo se non pagando, poiché non si possiedono le ricchezze celesti senza sacrificare il mondo. Acquista quel campo, dopo aver venduto tutto, chi, rinunciando ai piaceri della terra, reprime ogni desiderio terreno nell’impegno ascetico per la patria celeste. Il Regno di Dio verrà dato a colui che in virtù della sua fede avrà comprato il campo rinunciando alle sostanze che aveva. La perla di gran valore è il Cristo di Dio, la Parola viva che è al di sopra dei preziosi testi e pensieri della Legge e dei Profeti. Il credente cerca l’unica perla della vita eterna tanto da rinunciare ad ogni altra cosa. Molti di coloro che erano totalmente estranei alla religione, in virtù della grazia divina, hanno immediatamente riconosciuto la potenza di Cristo e hanno abbandonato con disprezzo ogni loro possesso per mirare solo a Lui. L’amore rende insensibili ai desideri delle cose esterne e terrene. Il Regno è paragonato ad una rete che penetra nel mare ed è tirata su fin dalle profondità tanto che ne trae fuori coloro che sono tenuti avviluppati all’interno di esso, la rete da pesca della fede raccoglie insieme sia pesci buoni sia pesci cattivi, la varietà dei pesci raccolti nella rete rappresenta le genti chiamate da ogni parte del mondo. Gesù chiama i Suoi discepoli scribi perché hanno compreso il valore delle cose nuove e di quelle antiche che si trovano nel Vangelo e nella Legge. Uno scriba diventa discepolo quando, dopo aver appreso le nozioni introduttive mediante la lettura delle Scritture, ascende a quelle realtà spirituali che si chiamano “Regno dei Cieli”. Non vengono tolte di mezzo le cose vecchie, ma vengono riposte nel tesoro affinchè lo scriba sia ormai istruito sul Regno di Dio, traendo fuori dal proprio tesoro non le sole cose nuove e le sole cose vecchie, ma la relazione che esiste tra di esse.
(S.Ilario di Poitiers, S.Gregorio Magno, Origene, S.Pietro Crisologo, Teodoro di Mopsuestia, S.Cirillo di Alessandria, S.Agostino)
Martedì e mercoledì prossimi 1 e 2 agosto, viene a celebrarsi l’Indulgenza della Porziuncola conosciuta anche come il “Perdon d’Assisi” .
Dal giorno 1° agosto, da mezzogiorno, a tutto il 2 agosto ricorre il cosidetto “Perdon d’Assisi” in cui si può ottenere la cosidetta “Indulgenza della Porziuncola”.
Alcuni cenni storici penso siano opportuni per illustrare questa antichissima e pia pratica, un tempo legata alle sole chiese francescane, oggi allargata a tutte le chiese parrocchiali.
A poca distanza da Assisi, già dall’anno 342 fu innalzata da quattro pii eremiti una piccola cappella in onore di Maria. Data nel sesto secolo ai Padri Benedettini, fu ampliata e abbellita, nonché dotata di una piccola porzione di terreno, da cui le venne il nome di Porziuncola, sostituito in seguito da quello di Santa Maria degli Angeli, a causa delle apparizioni di Angeli che lì avvennero. San Francesco, che diede tanto lustro ad Assisi in cui ebbe i natali, frequentò da fanciullo questa piccola chiesa; e vedendola abbandonata e decadente, la domandò e la ottenne dall’Abate benedettino P. Tebaldo, e con molto zelo si occupò di restaurarla; e dopo aver costruito nelle sue vicinanze una piccola abitazione, la preferì a qualunque altro luogo per farvi la propria dimora; tanto più che dopo avervi abitato per due anni senza la compagnia di alcuno, sentendo un giorno al Vangelo della Messa la raccomandazione di Cristo ai propri discepoli di non portare nei loro viaggi né denaro, né bisaccia, né abiti, né scarpe, né bastone, prese queste parole come norma della sua vita e come prima regola del nuovo ordine dei Frati Minori che istituì poco tempo dopo, al fine di promuovere con più efficacia la gloria di Dio e la santificazione delle anime. Fu in questa sua abitazione che nell’anno 1221, una notte gli apparve un Angelo, e lo invitò a recarsi subito nella vicina chiesetta, poiché lì lo stavano aspettando Gesù Cristo e la Vergine con una numerosa schiera di Angeli.
A queste parole, tripudiante di gioia, Francesco andò nella nuova cappella; e appena vi entrò vide, come gli era stato predetto, in mezzo ad una numerosa schiera di Angeli, Gesù Cristo insieme alla
Vergine, che amorosamente lo incoraggiava a domandargli quella grazia che egli ritenesse più opportuna, non solo per i Frati del suo Ordine, ma anche per tutti quelli che avrebbero visitato quella chiesa. Il serafico Padre, più attento ai beni spirituali che a quelli temporali, domandò che chiunque andasse a visitare quella piccola chiesa potesse ottenere l’Indulgenza Plenaria di tutti quanti i propri peccati, dopo aver ottenuto il perdono sacramentale attraverso una sincera confessione. Gesù Cristo mostrò di gradire moltissimo una tal richiesta e gli ordinò di andare dal Papa, per raccontargli la visione avuta e per pregarlo di concedere mediante un suo decreto questa Indulgenza Plenaria. Il Pontefice Onorio III, che allora si trovava a Perugia (e proprio per questo motivo il Santo potè facilmente andare a parlargli), si stupì di una tale richiesta, ma ciononostante vi aderì, sebbene all’inizio gli paresse poco conveniente la concessione di un’Indulgenza Plenaria, libera, universale, perpetua, come era quella che domandava Francesco. E volendo il Papa dargli in proposito l’opportuno decreto, Francesco lo rifiutò, dicendo che Iddio medesimo avrebbe pensato ad autenticargli questo favore, giacchè chi aveva cominciato l’opera, l’avrebbe anche portata a compimento. Ed ecco come puntualmente si verificò quanto predetto dal Santo. Siccome per la sopra detta indulgenza non era stabilito alcun giorno particolare, così san Francesco pregò il Signore di fargli conoscere in proposito la sua volontà. E non rimase deluso in questa sua attesa.
All’inizio dell’anno 1223, mentre si tratteneva in preghiera nella detta cappella, si trovò preda di una bruttissima tentazione. Per trionfare completamente, egli si spogliò dei suoi abiti, e si gettò in un vicino cespuglio colmo di spine pungenti. Piacque tanto al Signore questo eroismo, che ricompensò Francesco con tre prodigi. Il primo fu quello di coprire il serafico Padre di un nuovo abito bianco; il secondo, che tra le spine spuntarono improvvisamente le più belle rose, nonostante fosse gennaio; il terzo, che alcuni Angeli, dopo aver alleviato le sofferenze di Francesco con il loro canto, lo invitarono a tornare alla chiesa, perché lì lo attendeva Gesù Cristo con la Sua Santissima Madre. Andatovi Francesco all’istante, dopo aver adorato il divin Redentore che si era reso visibile ai suoi occhi, lo pregò di fargli conoscere il giorno più opportuno per l’Indulgenza ed ebbe in risposta che essa doveva cominciare a mezzogiorno del giorno in cui San Pietro fu liberato dal carcere (1 agosto) e durare fino alla sera del giorno seguente. Sparita la visione, Francesco andò dal Papa per raccontargli l’accaduto. E siccome la sua narrazione era autenticata dalla presentazione delle rose, che solo per miracolo si potevano trovare in quella stagione, così Onorio III non solo gli accordò la Bolla implorata, ma ordinò ancora che i sette vescovi delle città più vicine, cioè di Assisi, di Perugia, di Todi, di Spoleto, di Foligno, di Nocera e di Gubbio, vi si recassero il primo giorno di agosto per farne la solenne pubblicazione, la qual cosa avvenne fra un concorso sterminato di popolo, a cui san Francesco medesimo fece conoscere con apposito discorso la preziosità della grazia ottenuta.
L’indulgenza è la remissione, dinnanzi a Dio della pena temporale da scontare per i peccati commessi e già confessati e perdonati che il fedele, con corretta disposizione d’animo ed a certe e definite condizioni consegue grazie alla Chiesa che, come ministra della Redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni, cioè dei meriti, di Cristo e dei Santi. L’indulgenza è parziale o plenaria, se libera parzialmente o totalmente dalla pena temporale per i peccati commessi. L’indulgenza della Porziuncola è plenaria e si può applicare a sé o ai defunti alle solite condizioni (pia visita della chiesa, recita del “Pater”, del “Credo” e di un Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, Confessione e Comunione Sacramentali quanto prima.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 30 luglio: Ore 18.30 Coroncina e Litanie del Preziosissimo Sangue di N.S. Gesù Cristo
Martedì 1 agosto: Ore 12.00 Inizio del “Perdon d’Assisi”
Mercoledì 2 agosto: Durante tutto il giorno si può lucrare l’Indulgenza della Porziuncola
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Giovedì 3 agosto: I^ Giovedì del Mese, dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e
religiose
Venerdì 4 agosto: I^ Venerdì del Mese, dedicato al Cuore Ss.mo di Gesù
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino con cantici
Sabato 5 agosto: I^ Sabato del Mese dedicato al Cuore Immacolato di Maria.
Festa della Dedicazione della Basilica di S.Maria Maggiore in Roma
(Madonna della Neve).
Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Anticipiamo:
Martedì 15 agosto p.v. ricorre la Solennità dell’Assunzione al Cielo della B.V. Maria (Festa di precetto) e come di consueto in tale occasione si svolgeranno solenni celebrazioni liturgiche ed il tradizionale concerto. Saranno presenti anche numerosi graditi ospiti, sacerdoti, seminaristi e laici. Tutta la parte musicale e logicamente anche il concerto sarà sostenuta dalla nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì a cui va, assieme ai signori coristi e orchestrali, il nostro sentito ringraziamento ed apprezzamento.
Facciamo perciò, il calendario delle suddette celebrazioni e del concerto:
I festeggiamenti dureranno, come di consueto tre giorni con le seguenti celebrazioni:
Lunedì 14 agosto: Vigilia dell’Assunzione della B.V. Maria al Cielo.
Ore 09.00 S.Messa cantata in latino
Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano (assolve il precetto festivo)
Ore 19.00 S.Messa solenne in latino dell’Assunzione della B.V. Maria al
Cielo (assolve il precetto festivo)
E’ presente la nostra Cappella Musicale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la Messa “Christus ascendens” di Tomas Luis da Victoria (1548-1611) con il “Proprio” in gregoriano ed i mottetti di Claudio Monteverdi (1567-1643):”Nigra sum”, “Duo Seraphim”, “SalveRegina” e di Girolamo Frescobaldi (1583-1643): “O Jesu mi dulcissime”.
In questa S.Messa, dopo il canto del Vangelo verrà data solenne lettura, preceduta da un breve brano musicale per organo e tromba, del Decreto della Penitenzieria Apostolica, per mandato del S.Padre, con cui si concede alla nostra chiesa in occasione dei 650 anni del Titolo di “Cappella Civica” l’Indulgenza Plenaria quotidiana alle solite condizioni (Confessione e Comunione Sacramentali e preghiera secondo le intenzioni del Papa) da lucrarsi dal giorno 8 settembre p.v. fino al giorno 7 ottobre p.v. e cioè ogni giorno per un mese intero in occasione della prossima Festa Patronale del 30 settembre e 1 ottobre.
A ciò si aggiunge la solenne benedizione Papale che il nostro Vescovo impartirà, in data da stabilirsi, a nome del Sommo Pontefice a cui è annessa l’Indulgenza Plenaria sempre alle solite condizioni.
Martedì 15 agosto: Solennità dell’Assunzione della B.V.Maria al Cielo.
(E’ Festa di precetto)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00
Ore 18.30 Vespero solenne musicato da Alessandro Scarlatti (1660-1725)
preceduto dal motetto “O quam pulchra es” di Alessandro Grandi (1586-1630)
Ore 21.00 Concerto
Mercoledì 16 agosto: Festa di S.Gioacchino padre della B.V. Maria
Ore 09.00 S.Messa cantata in latino in canto gregoriano.
Al termine Assoluzione al Catafalco in suffragio di tutti i fedeli defunti
soprattutto dei parrocchiani e benefattori.
Cordialmente salutando, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
- Sono disponibili ancora alcuni volumi del libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA” e “LUCE SUI MIEI PASSI” libro su mons. Antonio Dessanti
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
- da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina al Preziosissimo Sangue di Gesù
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
Chiunque può contribuire se desidera godere della musica e del canto della corale
Parrocchiale. Sarà gradito il nominativo e l’indirizzo di chi versa il contributo sul
Conto corrente bancario della nostra chiesa.
Il Signore Vi ricompensi.
- Si fa presente che la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli.
Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com>>
APPELLO:
Con il contributo del 5 per mille All’Associazione “Amici della Musica Luigi e Federico Ricci”, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo godere ancora del canto e della musica della nostra corale parrocchiale. E’ sufficiente scrivere il codice fiscale 90118110320 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD. Grazie della Vostra collaborazione
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA VIII DOPO PENTECOSTE, Lc 16,1-9)
30 LUGLIO 2017
Vangelo:Mt 13,44-52
Il tesoro nascosto nel campo è il Cristo incarnato, che viene trovato gratuitamente. L’insegnamento dei Vangeli è di per sé completo; ma non può esserci altro modo di utilizzare e di possedere questo tesoro con il campo se non pagando, poiché non si possiedono le ricchezze celesti senza sacrificare il mondo. Acquista quel campo, dopo aver venduto tutto, chi, rinunciando ai piaceri della terra, reprime ogni desiderio terreno nell’impegno ascetico per la patria celeste. Il Regno di Dio verrà dato a colui che in virtù della sua fede avrà comprato il campo rinunciando alle sostanze che aveva. La perla di gran valore è il Cristo di Dio, la Parola viva che è al di sopra dei preziosi testi e pensieri della Legge e dei Profeti. Il credente cerca l’unica perla della vita eterna tanto da rinunciare ad ogni altra cosa. Molti di coloro che erano totalmente estranei alla religione, in virtù della grazia divina, hanno immediatamente riconosciuto la potenza di Cristo e hanno abbandonato con disprezzo ogni loro possesso per mirare solo a Lui. L’amore rende insensibili ai desideri delle cose esterne e terrene. Il Regno è paragonato ad una rete che penetra nel mare ed è tirata su fin dalle profondità tanto che ne trae fuori coloro che sono tenuti avviluppati all’interno di esso, la rete da pesca della fede raccoglie insieme sia pesci buoni sia pesci cattivi, la varietà dei pesci raccolti nella rete rappresenta le genti chiamate da ogni parte del mondo. Gesù chiama i Suoi discepoli scribi perché hanno compreso il valore delle cose nuove e di quelle antiche che si trovano nel Vangelo e nella Legge. Uno scriba diventa discepolo quando, dopo aver appreso le nozioni introduttive mediante la lettura delle Scritture, ascende a quelle realtà spirituali che si chiamano “Regno dei Cieli”. Non vengono tolte di mezzo le cose vecchie, ma vengono riposte nel tesoro affinchè lo scriba sia ormai istruito sul Regno di Dio, traendo fuori dal proprio tesoro non le sole cose nuove e le sole cose vecchie, ma la relazione che esiste tra di esse.
(S.Ilario di Poitiers, S.Gregorio Magno, Origene, S.Pietro Crisologo, Teodoro di Mopsuestia, S.Cirillo di Alessandria, S.Agostino)
Martedì e mercoledì prossimi 1 e 2 agosto, viene a celebrarsi l’Indulgenza della Porziuncola conosciuta anche come il “Perdon d’Assisi” .
Dal giorno 1° agosto, da mezzogiorno, a tutto il 2 agosto ricorre il cosidetto “Perdon d’Assisi” in cui si può ottenere la cosidetta “Indulgenza della Porziuncola”.
Alcuni cenni storici penso siano opportuni per illustrare questa antichissima e pia pratica, un tempo legata alle sole chiese francescane, oggi allargata a tutte le chiese parrocchiali.
A poca distanza da Assisi, già dall’anno 342 fu innalzata da quattro pii eremiti una piccola cappella in onore di Maria. Data nel sesto secolo ai Padri Benedettini, fu ampliata e abbellita, nonché dotata di una piccola porzione di terreno, da cui le venne il nome di Porziuncola, sostituito in seguito da quello di Santa Maria degli Angeli, a causa delle apparizioni di Angeli che lì avvennero. San Francesco, che diede tanto lustro ad Assisi in cui ebbe i natali, frequentò da fanciullo questa piccola chiesa; e vedendola abbandonata e decadente, la domandò e la ottenne dall’Abate benedettino P. Tebaldo, e con molto zelo si occupò di restaurarla; e dopo aver costruito nelle sue vicinanze una piccola abitazione, la preferì a qualunque altro luogo per farvi la propria dimora; tanto più che dopo avervi abitato per due anni senza la compagnia di alcuno, sentendo un giorno al Vangelo della Messa la raccomandazione di Cristo ai propri discepoli di non portare nei loro viaggi né denaro, né bisaccia, né abiti, né scarpe, né bastone, prese queste parole come norma della sua vita e come prima regola del nuovo ordine dei Frati Minori che istituì poco tempo dopo, al fine di promuovere con più efficacia la gloria di Dio e la santificazione delle anime. Fu in questa sua abitazione che nell’anno 1221, una notte gli apparve un Angelo, e lo invitò a recarsi subito nella vicina chiesetta, poiché lì lo stavano aspettando Gesù Cristo e la Vergine con una numerosa schiera di Angeli.
A queste parole, tripudiante di gioia, Francesco andò nella nuova cappella; e appena vi entrò vide, come gli era stato predetto, in mezzo ad una numerosa schiera di Angeli, Gesù Cristo insieme alla
Vergine, che amorosamente lo incoraggiava a domandargli quella grazia che egli ritenesse più opportuna, non solo per i Frati del suo Ordine, ma anche per tutti quelli che avrebbero visitato quella chiesa. Il serafico Padre, più attento ai beni spirituali che a quelli temporali, domandò che chiunque andasse a visitare quella piccola chiesa potesse ottenere l’Indulgenza Plenaria di tutti quanti i propri peccati, dopo aver ottenuto il perdono sacramentale attraverso una sincera confessione. Gesù Cristo mostrò di gradire moltissimo una tal richiesta e gli ordinò di andare dal Papa, per raccontargli la visione avuta e per pregarlo di concedere mediante un suo decreto questa Indulgenza Plenaria. Il Pontefice Onorio III, che allora si trovava a Perugia (e proprio per questo motivo il Santo potè facilmente andare a parlargli), si stupì di una tale richiesta, ma ciononostante vi aderì, sebbene all’inizio gli paresse poco conveniente la concessione di un’Indulgenza Plenaria, libera, universale, perpetua, come era quella che domandava Francesco. E volendo il Papa dargli in proposito l’opportuno decreto, Francesco lo rifiutò, dicendo che Iddio medesimo avrebbe pensato ad autenticargli questo favore, giacchè chi aveva cominciato l’opera, l’avrebbe anche portata a compimento. Ed ecco come puntualmente si verificò quanto predetto dal Santo. Siccome per la sopra detta indulgenza non era stabilito alcun giorno particolare, così san Francesco pregò il Signore di fargli conoscere in proposito la sua volontà. E non rimase deluso in questa sua attesa.
All’inizio dell’anno 1223, mentre si tratteneva in preghiera nella detta cappella, si trovò preda di una bruttissima tentazione. Per trionfare completamente, egli si spogliò dei suoi abiti, e si gettò in un vicino cespuglio colmo di spine pungenti. Piacque tanto al Signore questo eroismo, che ricompensò Francesco con tre prodigi. Il primo fu quello di coprire il serafico Padre di un nuovo abito bianco; il secondo, che tra le spine spuntarono improvvisamente le più belle rose, nonostante fosse gennaio; il terzo, che alcuni Angeli, dopo aver alleviato le sofferenze di Francesco con il loro canto, lo invitarono a tornare alla chiesa, perché lì lo attendeva Gesù Cristo con la Sua Santissima Madre. Andatovi Francesco all’istante, dopo aver adorato il divin Redentore che si era reso visibile ai suoi occhi, lo pregò di fargli conoscere il giorno più opportuno per l’Indulgenza ed ebbe in risposta che essa doveva cominciare a mezzogiorno del giorno in cui San Pietro fu liberato dal carcere (1 agosto) e durare fino alla sera del giorno seguente. Sparita la visione, Francesco andò dal Papa per raccontargli l’accaduto. E siccome la sua narrazione era autenticata dalla presentazione delle rose, che solo per miracolo si potevano trovare in quella stagione, così Onorio III non solo gli accordò la Bolla implorata, ma ordinò ancora che i sette vescovi delle città più vicine, cioè di Assisi, di Perugia, di Todi, di Spoleto, di Foligno, di Nocera e di Gubbio, vi si recassero il primo giorno di agosto per farne la solenne pubblicazione, la qual cosa avvenne fra un concorso sterminato di popolo, a cui san Francesco medesimo fece conoscere con apposito discorso la preziosità della grazia ottenuta.
L’indulgenza è la remissione, dinnanzi a Dio della pena temporale da scontare per i peccati commessi e già confessati e perdonati che il fedele, con corretta disposizione d’animo ed a certe e definite condizioni consegue grazie alla Chiesa che, come ministra della Redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni, cioè dei meriti, di Cristo e dei Santi. L’indulgenza è parziale o plenaria, se libera parzialmente o totalmente dalla pena temporale per i peccati commessi. L’indulgenza della Porziuncola è plenaria e si può applicare a sé o ai defunti alle solite condizioni (pia visita della chiesa, recita del “Pater”, del “Credo” e di un Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, Confessione e Comunione Sacramentali quanto prima.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 30 luglio: Ore 18.30 Coroncina e Litanie del Preziosissimo Sangue di N.S. Gesù Cristo
Martedì 1 agosto: Ore 12.00 Inizio del “Perdon d’Assisi”
Mercoledì 2 agosto: Durante tutto il giorno si può lucrare l’Indulgenza della Porziuncola
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Giovedì 3 agosto: I^ Giovedì del Mese, dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e
religiose
Venerdì 4 agosto: I^ Venerdì del Mese, dedicato al Cuore Ss.mo di Gesù
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino con cantici
Sabato 5 agosto: I^ Sabato del Mese dedicato al Cuore Immacolato di Maria.
Festa della Dedicazione della Basilica di S.Maria Maggiore in Roma
(Madonna della Neve).
Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Anticipiamo:
Martedì 15 agosto p.v. ricorre la Solennità dell’Assunzione al Cielo della B.V. Maria (Festa di precetto) e come di consueto in tale occasione si svolgeranno solenni celebrazioni liturgiche ed il tradizionale concerto. Saranno presenti anche numerosi graditi ospiti, sacerdoti, seminaristi e laici. Tutta la parte musicale e logicamente anche il concerto sarà sostenuta dalla nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì a cui va, assieme ai signori coristi e orchestrali, il nostro sentito ringraziamento ed apprezzamento.
Facciamo perciò, il calendario delle suddette celebrazioni e del concerto:
I festeggiamenti dureranno, come di consueto tre giorni con le seguenti celebrazioni:
Lunedì 14 agosto: Vigilia dell’Assunzione della B.V. Maria al Cielo.
Ore 09.00 S.Messa cantata in latino
Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano (assolve il precetto festivo)
Ore 19.00 S.Messa solenne in latino dell’Assunzione della B.V. Maria al
Cielo (assolve il precetto festivo)
E’ presente la nostra Cappella Musicale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la Messa “Christus ascendens” di Tomas Luis da Victoria (1548-1611) con il “Proprio” in gregoriano ed i mottetti di Claudio Monteverdi (1567-1643):”Nigra sum”, “Duo Seraphim”, “SalveRegina” e di Girolamo Frescobaldi (1583-1643): “O Jesu mi dulcissime”.
In questa S.Messa, dopo il canto del Vangelo verrà data solenne lettura, preceduta da un breve brano musicale per organo e tromba, del Decreto della Penitenzieria Apostolica, per mandato del S.Padre, con cui si concede alla nostra chiesa in occasione dei 650 anni del Titolo di “Cappella Civica” l’Indulgenza Plenaria quotidiana alle solite condizioni (Confessione e Comunione Sacramentali e preghiera secondo le intenzioni del Papa) da lucrarsi dal giorno 8 settembre p.v. fino al giorno 7 ottobre p.v. e cioè ogni giorno per un mese intero in occasione della prossima Festa Patronale del 30 settembre e 1 ottobre.
A ciò si aggiunge la solenne benedizione Papale che il nostro Vescovo impartirà, in data da stabilirsi, a nome del Sommo Pontefice a cui è annessa l’Indulgenza Plenaria sempre alle solite condizioni.
Martedì 15 agosto: Solennità dell’Assunzione della B.V.Maria al Cielo.
(E’ Festa di precetto)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00
Ore 18.30 Vespero solenne musicato da Alessandro Scarlatti (1660-1725)
preceduto dal motetto “O quam pulchra es” di Alessandro Grandi (1586-1630)
Ore 21.00 Concerto
Mercoledì 16 agosto: Festa di S.Gioacchino padre della B.V. Maria
Ore 09.00 S.Messa cantata in latino in canto gregoriano.
Al termine Assoluzione al Catafalco in suffragio di tutti i fedeli defunti
soprattutto dei parrocchiani e benefattori.
Cordialmente salutando, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
- Sono disponibili ancora alcuni volumi del libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA” e “LUCE SUI MIEI PASSI” libro su mons. Antonio Dessanti
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
- da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina al Preziosissimo Sangue di Gesù
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
Chiunque può contribuire se desidera godere della musica e del canto della corale
Parrocchiale. Sarà gradito il nominativo e l’indirizzo di chi versa il contributo sul
Conto corrente bancario della nostra chiesa.
Il Signore Vi ricompensi.
- Si fa presente che la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli.
Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com>>
APPELLO:
Con il contributo del 5 per mille All’Associazione “Amici della Musica Luigi e Federico Ricci”, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo godere ancora del canto e della musica della nostra corale parrocchiale. E’ sufficiente scrivere il codice fiscale 90118110320 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD. Grazie della Vostra collaborazione