DOMENICA IV DI AVVENTO
“RORATE”
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: VIGILIA DEL S.NATALE, Mt 1,18-21)
24 DICEMBRE 2017
Vangelo:Lc 1,26-38
L’annuncio della nascita di Gesù segue immediatamente quello della nascita di Giovanni. L’Evangelista dispone la scena introducendo Gabriele che significa “fortezza di Dio”. Colpisce la brevità della descrizione della persona di Maria: l’unica informazione significativa è la Sua verginità che Ella offre in dono a Dio. E’ una promessa sposa e una vergine che rimane tale anche dopo la nascita di Gesù ed inoltre prefigura la Chiesa, che, anche da sposa è senza macchia. Il fidanzamento di Maria fa sì che abbia un marito durante la gravidanza ed il parto. “Ti saluto piena di grazia” è un saluto usato solo per Maria. L’angelo annuncia anche: “Il Signore è con Te”, un saluto misterioso che turba Maria a causa della Sua modestia.
La nuova età della salvezza inizia con il concepimento di Gesù in Maria, come Eva ha portato nel suo grembo tutta l’umanità condannata al peccato, ora Maria porta nel Suo grembo il nuovo Adamo che con la Sua grazia darà vita ad una nuova umanità. L’angelo si rallegra di Maria come della sede della gloria di Dio perché Egli si serve della carne di Maria per portare gli uomini alla gloria. La Vergine Santissima riceve le informazioni sul Bambino dall’Arcangelo Gabriele che Le rivela il divino mistero dell’azione di Dio in Lei, perché pur rimanendo vergine diventerà madre.
Nella nascita del Salvatore si riconosce la presenza della SS.Trinità che rende testimonianza alla nascita verginale. Il Bambino concepito da Maria sarà sia Figlio di Dio che figlio dell’uomo. Il nome di Gesù si riferisce alle Sue azioni piuttosto che alla Sua natura. Egli salverà il popolo dai suoi peccati e porterà ad una nuova creazione del mondo perché Colui che la Madonna concepisce nel Suo grembo non è altri che il Creatore di tutte le cose, Gesù rappresenta il punto di arrivo della stirpe di Davide; discende sia dalla casa di Davide che da quella di Levi, questo riflette il mistero di come ciò che è senza tempo entri nel tempo, nel concepimento di Gesù la casa di Davide e Giacobbe diventa ora la Chiesa universale. Come la cugina Elisabetta, che è discendente di Aronne, Maria è di stirpe regale, in quanto è della casa di Davide e sacerdotale, in quanto è della casa di Levi, per cui Suo Figlio è Re e Sacerdote.
In continuità con le nascite miracolose dell’Antico Testamento, il concepimento e la nascita di Gesù oltrepassano ogni spiegazione, ma a differenza di Zaccaria, il turbamento della Vergine non è venato di scetticismo, la Sua domanda deriva dal Suo voto di verginità e dalla riflessione sul mistero divino della nascita verginale. E’ l’Arcangelo Gabriele che dovrebbe ammirare Maria non viceversa, perché Lei ora porta nel Suo grembo l’eterno Figlio di Dio. Gabriele parla dello Spirito Santo perchè verrà su Maria e farà sì che possa concepire, questo prefigura la nostra rinascita a nuova vita ed il rinnovamento dell’umanità intera perchè l’acqua del Battesimo è come il grembo della Vergine. La nascita verginale di Gesù ci rende liberi perché deriva dallo Spirito e non dal desiderio carnale, questo stesso Spirito si librava sopra le acque e operava la creazione, la presenza di JHWH nella nube coprì con la Sua ombra il tabernacolo che fu riempito della gloria di Dio: poiché Maria porta questo Bambino nel Suo grembo, ora Lei rappresenta il tempio, il tabernacolo e l’arca dell’Alleanza, e come lo Spirito è sceso su Maria per operare il concepimento di Cristo, allo stesso modo ora lo Spirito scende sul pane ed il vino per creare il pasto della nuova creazione, richiamando alla mente dei primi cristiani, che il credente accoglie nel suo corpo il Corpo ed il Sangue di Cristo nella S.Comunione.
(S.Beda il Venerabile, S.Girolamo, S.Ambrogio, Origene, S.Pietro Crisologo, Prudenzio, S.Efrem, S.Massimo di Torino, Giovanni il Monaco, S.Leone Magno, S.Agostino, Teofane, S.Giovanni Damasceno)
Con grandissima gioia e gratitudine ci prepariamo a festeggiare convenientemente il Natale di N.S. Gesù Cristo, lunedì prossimo 25 dicembre.
Tale è la grandezza del Mistero del giorno di Natale che anche oggi la Chiesa permette la celebrazione di tre SS.Messe: la prima mostra la Nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, la terza quella eterna dal seno del Padre.
Vediamo di considerare più diffusamente questi stupendi ed eccezionali avvenimenti.
I liturgisti medievali hanno dato un’interpretazione simbolica delle tre Messe di Natale: La prima mostra la nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, raffigurati dai pastori, la terza la generazione eterna del Verbo dal Padre, e il richiamo alla Parusia. Il Proprio
delle tre Messe natalizie nella Liturgia Tridentina esprime mirabilmente tali misteri.
Messa di mezzanotte – Dominus dixit ad me.
Era prevista la “Statio” a Santa Maria Maggiore, nell’oratorio “ad proesepe”,dove si conservano alcune reliquie del legno della greppia che accolse il Divino Infante. La Chiesa volle che come Cristo era nato a Betlemme nel cuore della notte, così anche a Roma si riproducesse liturgicamente quella scena notturna. L’antifona d’Introito della Messa di mezzanotte svela il mistero della generazione nel tempo del Figlio di Dio cantando: “Il Signore mi ha detto: Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato” (Sal 2,7). Anche il Vangelo narra come avvenne la nascita di Gesù, in una fredda e povera capanna (Lc 2,1-14). “Gesù nasce in una stalla, ed erige il proprio trono e la propria cattedra in una mangiatoia, tra due vili giumenti. Vieni qua, cristiano, inginocchiati ai piedi di questo Presepio. E’ da questo luogo che Gesù condanna il tuo fasto, la tua superbia, la tua sensualità, e t’insegna invece l’obbedienza, l’umiltà, la penitenza, la mortificazione. (…) Quanta forza d’eloquenza in quell’apparente squallore che avvolge il Presepio di Gesù! Quelle membra intirizzite, quella mangiatoia, quella paglia, quella povertà ed umiliazione estrema, quale condanna per la nostra sensualità e superbia!” (Beato Ildefonso Schuster).
Messa dell’aurora – Lux fulgebit.
La “Statio” era a Sant’Anastasia, il cui natale ricorreva proprio il 25 dicembre, ed il cui culto divenne molto celebre a Roma, specialmente durante il periodo bizantino. Inizialmente, infatti, la messa celebrata in questa Basilica era tutta in onore della santa Martire, morta a Sirmio bruciata viva. Man mano che la festa di Natale acquistò più importanza, rimase solamente una colletta commemorativa di sant’Anastasia. La Messa veniva celebrata molto presto nella mattina, dovendo il Papa andare a celebrare in San Pietro verso l’ora di Terza. Il nome di Messa dell’aurora trae origine dall’astro del giorno che già comincia a diradare le tenebre della notte, per elevarsi alla contemplazione di Colui che il Padre generò, luce da luce, dal seno della Divinità, prima del sorger dell’aurora. L’Introito, infatti, è tutto un inno alla luce:”La luce brillerà oggi su noi, perchè ci è nato il Signore; Egli si chiamerà Meraviglioso, Dio, Principe della pace, Padre eterno, e il suo regno non avrà fine” (Is 9,2.6). La Messa dell’aurora è il simbolo della nascita spirituale di Gesù nel cuore dei giusti. Il Vangelo, infatti, narra come i pastori, avvisati dall’Angelo, si diressero verso la grotta e lì trovarono “Maria, Giuseppe, e il Bambino che giaceva in una mangiatoia”(Lc 2,15-10). “L’incarnazione del Verbo è venuta ad illuminare la terra coi fulgori divini, fulgori non materiali o puramente astratti e d’indole speculativa; no, le sublimi verità della fede devono tradursi in atto nell’opera, ed il cristiano, come è una viva immagine del Verbo Eterno, poichè accoglie e fa sua la notizia del Padre che Gesù gli rivela per mezzo del Santo Vangelo, così rivive il Cristo ed opera in Lui e per Lui” (Beato Ildefonso Schuster)
Messa del giorno – Puer natus est nobis
Sino ai tempi di Gregorio VII, la terza Stazione natalizia si raccoglieva a san Pietro: A causa della brevità delle giornate invernali e della difficoltà di recarsi processionalmente in Vaticano in quei giorni freddi, venne scelta come terza Stazione la Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, anche perchè più vicina al Laterano. La Santa Messa del giorno non si svolgeva però nell’oratorio “ad Proesepe”, ma nella vasta aula di Sicnino, decorata da Liberio e da Sisto III. Questa era la Messa più solenne che richiamava alla generazione eterna del Verbo dal Padre. L’Introito canta: “oggi ci è nato un bimbo, ci è donato un Figlio! Egli ha ricevuto il Principato sulle sue spalle e si chiamerà Messaggero del grande consiglio” (Is 9,6). E’ il Vangelo di san Giovanni, che si legge in questa Messa, a descrivere la doppia generazione del Verbo,nella sua natura divina e umana (Gv 1,1.14). “Gesù nasce da Donna perchè noi cessiamo una buona volta di essere figli della donna, sollevandoci alla dignità della figliolanza di Dio; Il Verbo associa alla sua persona la nostra natura umana, per metterci a parte della grazia divina. Egli si abbassa sino alla polvere, per sollevare la creatura al più alto dei cieli” (Beato Ildefonso Schuster).
Nella Liturgia Natalizia i Padri contemplano, inoltre, una triplice Parusia. “La prima volta Gesù nasce povero e vittima d’espiazione per il peccato, ed il trono donde condanna la superbia e la sensualità è la mangiatoia del Presepio. La seconda volta si eleva radiante di gloria dall’umiliazione del sepolcro, e con la missione del Paraclito sugli apostoli trasfonde nella Chiesa tutti i tesori di grazia e di santità. La terza volta egli comparirà alla fine dei secoli su di un trono fiammante di santità e di giustizia nella maestà di giudice supremo dei vivi e dei morti, quando definitivamente assoggetterà a Dio tutto il creato, e sarà finalmente conclusa l’epica lotta che abbraccia tutta la storia angelica ed umana tra satana e Cristo.
Tra queste tre Parusie corre però un intimo nesso, per cui la Chiesa nella Liturgia non le disgiunge mai: la Pasqua è il coronamento del Natale” (Beato Ildefonso Schuster).
Raccogliamoci, dunque, in silenziosa contemplazione dinanzi al Presepio e offriamo al piccolo Gesù i nostri cuori, attraverso le mani immacolate di Maria. A Lei vogliamo consegnarli perchè li renda puri e santi, li riscaldi del suo stesso amore, li trasformi in una degna dimora per il Salvatore Bambino che brama vivere in noi e inondarci delle sue infinite grazie!
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 24 dicembre: Domenica IV^ di Avvento
(secondo il Rito Romano antico: Vigilia del S.Natale)
Ore 07.00 Canto dell’”Ora di Prima”
Ore 07.15 Canto del Martirologio con l’annuncio solenne della Nascita di N.S.Gesù
Cristo
Ore 7.30 S.Messa cantata in latino
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 11.00 S. Messa d’orario
La S.Messa delle ore 17.30 e la funzione delle ore 18.30 OGGI sono SOSPESE
Ore 21.45 Solenni Mattutini di Natale
Ore 24.00 S.Messa cantata in latino di Mezzanotte del S.Natale. Sarà eseguita la
“Missa S.Crucis” di J.G.Rheinberger (1839-1901) dal la nostra Cappella
Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Lunedì 25 dicembre: Natale del Signore (è Festa di precetto)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù e
tradizionali canti natalizi
Martedì 26 dicembre: Festa di S.Stefano Protomartire (non è festa di precetto)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00 (S.Messa cantata in latino.
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la
“Missa Jubilaris” di Franco Vittadini (1884-1948) ed il “Proprio” in gregoriano. – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù e
tradizionali canti natalizi
Mercoledì 27 dicembre: Festa di S.Giovanni Evangelista (non è festa di precetto)
Ore 09.00 S.Messa d’orario in latino con cantici.
Al termine tradizionale benedizione del vino in onore di S.Giovanni Evangelista contro i venefici.
Sabato 30 dicembre. Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Anticipiamo:
Domenica 31 dicembre: Festa della S.Famiglia
(secondo il Rito Romano antico: Domenica fra l’Ottava del S.Natale)
SS.Messe Ore 09.00 – 11.00
Ore 18.00 Solenne “Te Deum” di Fine Anno celebrato per tutta la cittadinanza alla presenza delle Autorità
Civili e Militari da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo-Vescovo di
Trieste che terrà, inoltre, una riflessione beneaugurale per l’anno Nuovo.
E’ presente la nostra Cappella Musicale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà il “Te Deum” di J.B. Lully (1632-1687) composto in occasione del genetliaco del Re Luigi XIV di Francia.
OGGI nel pomeriggio è sospesa ogni altra celebrazione Liturgica.
Augurando a tutti affettuosamente un buon S.Natale, cordialmente Vi saluto e .paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
- Sono disponibili ancora alcuni volumi del libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA”
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica. Sosteniamo la nostra
Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Si fa presente che la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com>>
“RORATE”
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: VIGILIA DEL S.NATALE, Mt 1,18-21)
24 DICEMBRE 2017
Vangelo:Lc 1,26-38
L’annuncio della nascita di Gesù segue immediatamente quello della nascita di Giovanni. L’Evangelista dispone la scena introducendo Gabriele che significa “fortezza di Dio”. Colpisce la brevità della descrizione della persona di Maria: l’unica informazione significativa è la Sua verginità che Ella offre in dono a Dio. E’ una promessa sposa e una vergine che rimane tale anche dopo la nascita di Gesù ed inoltre prefigura la Chiesa, che, anche da sposa è senza macchia. Il fidanzamento di Maria fa sì che abbia un marito durante la gravidanza ed il parto. “Ti saluto piena di grazia” è un saluto usato solo per Maria. L’angelo annuncia anche: “Il Signore è con Te”, un saluto misterioso che turba Maria a causa della Sua modestia.
La nuova età della salvezza inizia con il concepimento di Gesù in Maria, come Eva ha portato nel suo grembo tutta l’umanità condannata al peccato, ora Maria porta nel Suo grembo il nuovo Adamo che con la Sua grazia darà vita ad una nuova umanità. L’angelo si rallegra di Maria come della sede della gloria di Dio perché Egli si serve della carne di Maria per portare gli uomini alla gloria. La Vergine Santissima riceve le informazioni sul Bambino dall’Arcangelo Gabriele che Le rivela il divino mistero dell’azione di Dio in Lei, perché pur rimanendo vergine diventerà madre.
Nella nascita del Salvatore si riconosce la presenza della SS.Trinità che rende testimonianza alla nascita verginale. Il Bambino concepito da Maria sarà sia Figlio di Dio che figlio dell’uomo. Il nome di Gesù si riferisce alle Sue azioni piuttosto che alla Sua natura. Egli salverà il popolo dai suoi peccati e porterà ad una nuova creazione del mondo perché Colui che la Madonna concepisce nel Suo grembo non è altri che il Creatore di tutte le cose, Gesù rappresenta il punto di arrivo della stirpe di Davide; discende sia dalla casa di Davide che da quella di Levi, questo riflette il mistero di come ciò che è senza tempo entri nel tempo, nel concepimento di Gesù la casa di Davide e Giacobbe diventa ora la Chiesa universale. Come la cugina Elisabetta, che è discendente di Aronne, Maria è di stirpe regale, in quanto è della casa di Davide e sacerdotale, in quanto è della casa di Levi, per cui Suo Figlio è Re e Sacerdote.
In continuità con le nascite miracolose dell’Antico Testamento, il concepimento e la nascita di Gesù oltrepassano ogni spiegazione, ma a differenza di Zaccaria, il turbamento della Vergine non è venato di scetticismo, la Sua domanda deriva dal Suo voto di verginità e dalla riflessione sul mistero divino della nascita verginale. E’ l’Arcangelo Gabriele che dovrebbe ammirare Maria non viceversa, perché Lei ora porta nel Suo grembo l’eterno Figlio di Dio. Gabriele parla dello Spirito Santo perchè verrà su Maria e farà sì che possa concepire, questo prefigura la nostra rinascita a nuova vita ed il rinnovamento dell’umanità intera perchè l’acqua del Battesimo è come il grembo della Vergine. La nascita verginale di Gesù ci rende liberi perché deriva dallo Spirito e non dal desiderio carnale, questo stesso Spirito si librava sopra le acque e operava la creazione, la presenza di JHWH nella nube coprì con la Sua ombra il tabernacolo che fu riempito della gloria di Dio: poiché Maria porta questo Bambino nel Suo grembo, ora Lei rappresenta il tempio, il tabernacolo e l’arca dell’Alleanza, e come lo Spirito è sceso su Maria per operare il concepimento di Cristo, allo stesso modo ora lo Spirito scende sul pane ed il vino per creare il pasto della nuova creazione, richiamando alla mente dei primi cristiani, che il credente accoglie nel suo corpo il Corpo ed il Sangue di Cristo nella S.Comunione.
(S.Beda il Venerabile, S.Girolamo, S.Ambrogio, Origene, S.Pietro Crisologo, Prudenzio, S.Efrem, S.Massimo di Torino, Giovanni il Monaco, S.Leone Magno, S.Agostino, Teofane, S.Giovanni Damasceno)
Con grandissima gioia e gratitudine ci prepariamo a festeggiare convenientemente il Natale di N.S. Gesù Cristo, lunedì prossimo 25 dicembre.
Tale è la grandezza del Mistero del giorno di Natale che anche oggi la Chiesa permette la celebrazione di tre SS.Messe: la prima mostra la Nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, la terza quella eterna dal seno del Padre.
Vediamo di considerare più diffusamente questi stupendi ed eccezionali avvenimenti.
I liturgisti medievali hanno dato un’interpretazione simbolica delle tre Messe di Natale: La prima mostra la nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, raffigurati dai pastori, la terza la generazione eterna del Verbo dal Padre, e il richiamo alla Parusia. Il Proprio
delle tre Messe natalizie nella Liturgia Tridentina esprime mirabilmente tali misteri.
Messa di mezzanotte – Dominus dixit ad me.
Era prevista la “Statio” a Santa Maria Maggiore, nell’oratorio “ad proesepe”,dove si conservano alcune reliquie del legno della greppia che accolse il Divino Infante. La Chiesa volle che come Cristo era nato a Betlemme nel cuore della notte, così anche a Roma si riproducesse liturgicamente quella scena notturna. L’antifona d’Introito della Messa di mezzanotte svela il mistero della generazione nel tempo del Figlio di Dio cantando: “Il Signore mi ha detto: Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato” (Sal 2,7). Anche il Vangelo narra come avvenne la nascita di Gesù, in una fredda e povera capanna (Lc 2,1-14). “Gesù nasce in una stalla, ed erige il proprio trono e la propria cattedra in una mangiatoia, tra due vili giumenti. Vieni qua, cristiano, inginocchiati ai piedi di questo Presepio. E’ da questo luogo che Gesù condanna il tuo fasto, la tua superbia, la tua sensualità, e t’insegna invece l’obbedienza, l’umiltà, la penitenza, la mortificazione. (…) Quanta forza d’eloquenza in quell’apparente squallore che avvolge il Presepio di Gesù! Quelle membra intirizzite, quella mangiatoia, quella paglia, quella povertà ed umiliazione estrema, quale condanna per la nostra sensualità e superbia!” (Beato Ildefonso Schuster).
Messa dell’aurora – Lux fulgebit.
La “Statio” era a Sant’Anastasia, il cui natale ricorreva proprio il 25 dicembre, ed il cui culto divenne molto celebre a Roma, specialmente durante il periodo bizantino. Inizialmente, infatti, la messa celebrata in questa Basilica era tutta in onore della santa Martire, morta a Sirmio bruciata viva. Man mano che la festa di Natale acquistò più importanza, rimase solamente una colletta commemorativa di sant’Anastasia. La Messa veniva celebrata molto presto nella mattina, dovendo il Papa andare a celebrare in San Pietro verso l’ora di Terza. Il nome di Messa dell’aurora trae origine dall’astro del giorno che già comincia a diradare le tenebre della notte, per elevarsi alla contemplazione di Colui che il Padre generò, luce da luce, dal seno della Divinità, prima del sorger dell’aurora. L’Introito, infatti, è tutto un inno alla luce:”La luce brillerà oggi su noi, perchè ci è nato il Signore; Egli si chiamerà Meraviglioso, Dio, Principe della pace, Padre eterno, e il suo regno non avrà fine” (Is 9,2.6). La Messa dell’aurora è il simbolo della nascita spirituale di Gesù nel cuore dei giusti. Il Vangelo, infatti, narra come i pastori, avvisati dall’Angelo, si diressero verso la grotta e lì trovarono “Maria, Giuseppe, e il Bambino che giaceva in una mangiatoia”(Lc 2,15-10). “L’incarnazione del Verbo è venuta ad illuminare la terra coi fulgori divini, fulgori non materiali o puramente astratti e d’indole speculativa; no, le sublimi verità della fede devono tradursi in atto nell’opera, ed il cristiano, come è una viva immagine del Verbo Eterno, poichè accoglie e fa sua la notizia del Padre che Gesù gli rivela per mezzo del Santo Vangelo, così rivive il Cristo ed opera in Lui e per Lui” (Beato Ildefonso Schuster)
Messa del giorno – Puer natus est nobis
Sino ai tempi di Gregorio VII, la terza Stazione natalizia si raccoglieva a san Pietro: A causa della brevità delle giornate invernali e della difficoltà di recarsi processionalmente in Vaticano in quei giorni freddi, venne scelta come terza Stazione la Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, anche perchè più vicina al Laterano. La Santa Messa del giorno non si svolgeva però nell’oratorio “ad Proesepe”, ma nella vasta aula di Sicnino, decorata da Liberio e da Sisto III. Questa era la Messa più solenne che richiamava alla generazione eterna del Verbo dal Padre. L’Introito canta: “oggi ci è nato un bimbo, ci è donato un Figlio! Egli ha ricevuto il Principato sulle sue spalle e si chiamerà Messaggero del grande consiglio” (Is 9,6). E’ il Vangelo di san Giovanni, che si legge in questa Messa, a descrivere la doppia generazione del Verbo,nella sua natura divina e umana (Gv 1,1.14). “Gesù nasce da Donna perchè noi cessiamo una buona volta di essere figli della donna, sollevandoci alla dignità della figliolanza di Dio; Il Verbo associa alla sua persona la nostra natura umana, per metterci a parte della grazia divina. Egli si abbassa sino alla polvere, per sollevare la creatura al più alto dei cieli” (Beato Ildefonso Schuster).
Nella Liturgia Natalizia i Padri contemplano, inoltre, una triplice Parusia. “La prima volta Gesù nasce povero e vittima d’espiazione per il peccato, ed il trono donde condanna la superbia e la sensualità è la mangiatoia del Presepio. La seconda volta si eleva radiante di gloria dall’umiliazione del sepolcro, e con la missione del Paraclito sugli apostoli trasfonde nella Chiesa tutti i tesori di grazia e di santità. La terza volta egli comparirà alla fine dei secoli su di un trono fiammante di santità e di giustizia nella maestà di giudice supremo dei vivi e dei morti, quando definitivamente assoggetterà a Dio tutto il creato, e sarà finalmente conclusa l’epica lotta che abbraccia tutta la storia angelica ed umana tra satana e Cristo.
Tra queste tre Parusie corre però un intimo nesso, per cui la Chiesa nella Liturgia non le disgiunge mai: la Pasqua è il coronamento del Natale” (Beato Ildefonso Schuster).
Raccogliamoci, dunque, in silenziosa contemplazione dinanzi al Presepio e offriamo al piccolo Gesù i nostri cuori, attraverso le mani immacolate di Maria. A Lei vogliamo consegnarli perchè li renda puri e santi, li riscaldi del suo stesso amore, li trasformi in una degna dimora per il Salvatore Bambino che brama vivere in noi e inondarci delle sue infinite grazie!
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 24 dicembre: Domenica IV^ di Avvento
(secondo il Rito Romano antico: Vigilia del S.Natale)
Ore 07.00 Canto dell’”Ora di Prima”
Ore 07.15 Canto del Martirologio con l’annuncio solenne della Nascita di N.S.Gesù
Cristo
Ore 7.30 S.Messa cantata in latino
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 11.00 S. Messa d’orario
La S.Messa delle ore 17.30 e la funzione delle ore 18.30 OGGI sono SOSPESE
Ore 21.45 Solenni Mattutini di Natale
Ore 24.00 S.Messa cantata in latino di Mezzanotte del S.Natale. Sarà eseguita la
“Missa S.Crucis” di J.G.Rheinberger (1839-1901) dal la nostra Cappella
Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Lunedì 25 dicembre: Natale del Signore (è Festa di precetto)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù e
tradizionali canti natalizi
Martedì 26 dicembre: Festa di S.Stefano Protomartire (non è festa di precetto)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00 (S.Messa cantata in latino.
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la
“Missa Jubilaris” di Franco Vittadini (1884-1948) ed il “Proprio” in gregoriano. – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù e
tradizionali canti natalizi
Mercoledì 27 dicembre: Festa di S.Giovanni Evangelista (non è festa di precetto)
Ore 09.00 S.Messa d’orario in latino con cantici.
Al termine tradizionale benedizione del vino in onore di S.Giovanni Evangelista contro i venefici.
Sabato 30 dicembre. Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Anticipiamo:
Domenica 31 dicembre: Festa della S.Famiglia
(secondo il Rito Romano antico: Domenica fra l’Ottava del S.Natale)
SS.Messe Ore 09.00 – 11.00
Ore 18.00 Solenne “Te Deum” di Fine Anno celebrato per tutta la cittadinanza alla presenza delle Autorità
Civili e Militari da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo-Vescovo di
Trieste che terrà, inoltre, una riflessione beneaugurale per l’anno Nuovo.
E’ presente la nostra Cappella Musicale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà il “Te Deum” di J.B. Lully (1632-1687) composto in occasione del genetliaco del Re Luigi XIV di Francia.
OGGI nel pomeriggio è sospesa ogni altra celebrazione Liturgica.
Augurando a tutti affettuosamente un buon S.Natale, cordialmente Vi saluto e .paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
- Sono disponibili ancora alcuni volumi del libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA”
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica. Sosteniamo la nostra
Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Si fa presente che la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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