DOMENICA V DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA V DOPO L’EPIFANIA, Mt 13.24-30)
5 FEBBRAIO 2017
Vangelo: Mt.5,13-16
Come il sale preserva la carne dalla decomposizione, così i discepoli di Cristo possiedono la capacità di preservare e non devono perdere il loro delizioso sapore. Quelli che sono stati istruiti nella fede e nella saggezza celeste devono rimanere fedeli al fine di non divenire insipidi a causa del tradimento del diavolo, il loro compito è restituire a tutto l’ordine creato la sua originale bontà che è caduta nella corruzione del peccato. Gesù chiama sale la condizione d’animo che è saziata dalla parola apostolica; quando questa è stata seminata nelle nostre anime, ha permesso alla parola di saggezza di abitare in noi. La sostanza degli uomini è stata resa insipida e corrotta dal peccato, divenendo sale e perseverando il sapore della terra i discepoli rifrangono l’illuminazione di Dio sul mondo attraverso la luce della Sua verità e sono chiamati luce del mondo perché sono stati illuminati dal Signore che è la vera ed eterna luce. Tutto ciò che appartiene al mondo è più simile al moggio che alla lucerna essendo povero in Dio e ricco in terra.
(Origene, S.Ilario di Poitiers, S.Cromazio d’Aquileia, S.GiovanniCrisostomo, S.Cirillo d’Alessandria,Teodoro di Mopsnestia)
Oggi celebriamo anche la Festa di S.Agata Vergine e Martire la cui effigie è esposta in chiesa alla pubblica venerazione.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi:
Il culto liturgico della Santa martire catanese è di antica data: risale almeno al V secolo, quando papa Simmaco le dedicò una basilica sulla via Aurelia (“in fundum lardarium”). Pare sia S.Gregorio Magno papa ad includere, un secolo dopo, il nome della martire nel Canone della Messa. Unanimi sono le fonti storiche sulla data del martirio della popolarissima santa specialmente nell’Italia meridionale e particolarmente in Sicilia. Quasi tutte le notizie pervenuteci provengono dalle tradizioni popolari. Da questi racconti apprendiamo che la giovane martire catanese apparteneva a nobile ricca famiglia. Le sue ricchezze, unite alla straordinaria bellezza, finirono per attirare l’attenzione dello stesso console Quinziano, che la chiese in sposa. Ma Agata aveva già promesso la Sua vita ad un altro sposo, Cristo. Il console, ben determinato nel suo proposito non si perse d’animo e ricorse perfino agli uffici di una rinomata mezzana, dal nome significativo di Afrodisia. La donna munita di tutti i filtri amorosi che la grezza mentalità popolare ritiene efficacissimi pronubi, diede fondo a tutte le sue arti perché Agata s’invaghisse del pretendente. Ma ben presto Afrodisia dovette dichiararsi vinta dalla fede e purezza di questa fanciulla. Quinzianoperò non accettò passivamente questa nuova sconfitta. Dall’amore passò all’odio e cercò di intimorire la giovane con minacce che non sortirono il loro esito e che egli perciò tradusse presto in atto. Consegnata ai torturatori, Agata ne ricevette crudeli sevizie. Quinziano s’accannì a far torturare i seni della fanciulla, che uscì nella celebre esclamazione:”crudele tiranno, non ti vergogni di torturare in una donna quello stesso seno dal quale da bambino hai succhiato la vita?”. Si racconta inoltre, che lo stesso S.Pietroapostolo sia apparso alla santa per sanarle miracolosamente i seni. Ed è per aver subito questo terribile tormento che S.Agata è venerata in modo
particolare dalle donne soprattutto dalle madri che allattano i propri figli e perciò la Sua festa è “la festa della donna”.Consunta, infine, dai carboni ardenti per aver resistito alle brame del pretendente S.Agata è invocata dalla città che le ha dato i natali come protettrice contro la violenza della lava incandescente dell’Etna, il vulcano che, secondo la tradizione, arrestò in maniera prodigiosa le sue eruzioni, un anno dopo il martirio di S.Agata, avvenuta verso il 250.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 5 febbraio: Ore 18.30 S.Rosario, breve catechesi, e Benedizione Eucaristica
Venerdì 10 febbraio: Ore 18.00 Solenni Mattutini dei Defuntimusicati da Cristobal de Morales
(1500-1553) a suffragio di Maria Canonico nel primo anniversario della morte.
(E’ presente la nostra Cappella Corale)
Sabato 11 febbraio: Ore 10.30 S.Messa da “Requiem” a 5 voci musicate da C. de Morales a suffragio
di Maria Canonico nel primo anniversario della morte.
(E’ presente la nostra Cappella Corale)
SalutandoVi, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare l’indirizzo:
beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
- Sono disponibili ancora alcuni volumi del libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA” e “LUCE SUI MIEI PASSI” libro su mons. Antonio Dessanti
-Chi desidera può prendere l’acqua benedetta il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania.
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la musica.
Chiunque può contribuire se desidera godere della musica e del canto della corale
Parrocchiale. Sarà gradito il nominativo e l’indirizzo di chi versa il contributo sul
Conto corrente bancario della nostra chiesa.
- Si fa presente che la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli.
Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA V DOPO L’EPIFANIA, Mt 13.24-30)
5 FEBBRAIO 2017
Vangelo: Mt.5,13-16
Come il sale preserva la carne dalla decomposizione, così i discepoli di Cristo possiedono la capacità di preservare e non devono perdere il loro delizioso sapore. Quelli che sono stati istruiti nella fede e nella saggezza celeste devono rimanere fedeli al fine di non divenire insipidi a causa del tradimento del diavolo, il loro compito è restituire a tutto l’ordine creato la sua originale bontà che è caduta nella corruzione del peccato. Gesù chiama sale la condizione d’animo che è saziata dalla parola apostolica; quando questa è stata seminata nelle nostre anime, ha permesso alla parola di saggezza di abitare in noi. La sostanza degli uomini è stata resa insipida e corrotta dal peccato, divenendo sale e perseverando il sapore della terra i discepoli rifrangono l’illuminazione di Dio sul mondo attraverso la luce della Sua verità e sono chiamati luce del mondo perché sono stati illuminati dal Signore che è la vera ed eterna luce. Tutto ciò che appartiene al mondo è più simile al moggio che alla lucerna essendo povero in Dio e ricco in terra.
(Origene, S.Ilario di Poitiers, S.Cromazio d’Aquileia, S.GiovanniCrisostomo, S.Cirillo d’Alessandria,Teodoro di Mopsnestia)
Oggi celebriamo anche la Festa di S.Agata Vergine e Martire la cui effigie è esposta in chiesa alla pubblica venerazione.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi:
Il culto liturgico della Santa martire catanese è di antica data: risale almeno al V secolo, quando papa Simmaco le dedicò una basilica sulla via Aurelia (“in fundum lardarium”). Pare sia S.Gregorio Magno papa ad includere, un secolo dopo, il nome della martire nel Canone della Messa. Unanimi sono le fonti storiche sulla data del martirio della popolarissima santa specialmente nell’Italia meridionale e particolarmente in Sicilia. Quasi tutte le notizie pervenuteci provengono dalle tradizioni popolari. Da questi racconti apprendiamo che la giovane martire catanese apparteneva a nobile ricca famiglia. Le sue ricchezze, unite alla straordinaria bellezza, finirono per attirare l’attenzione dello stesso console Quinziano, che la chiese in sposa. Ma Agata aveva già promesso la Sua vita ad un altro sposo, Cristo. Il console, ben determinato nel suo proposito non si perse d’animo e ricorse perfino agli uffici di una rinomata mezzana, dal nome significativo di Afrodisia. La donna munita di tutti i filtri amorosi che la grezza mentalità popolare ritiene efficacissimi pronubi, diede fondo a tutte le sue arti perché Agata s’invaghisse del pretendente. Ma ben presto Afrodisia dovette dichiararsi vinta dalla fede e purezza di questa fanciulla. Quinzianoperò non accettò passivamente questa nuova sconfitta. Dall’amore passò all’odio e cercò di intimorire la giovane con minacce che non sortirono il loro esito e che egli perciò tradusse presto in atto. Consegnata ai torturatori, Agata ne ricevette crudeli sevizie. Quinziano s’accannì a far torturare i seni della fanciulla, che uscì nella celebre esclamazione:”crudele tiranno, non ti vergogni di torturare in una donna quello stesso seno dal quale da bambino hai succhiato la vita?”. Si racconta inoltre, che lo stesso S.Pietroapostolo sia apparso alla santa per sanarle miracolosamente i seni. Ed è per aver subito questo terribile tormento che S.Agata è venerata in modo
particolare dalle donne soprattutto dalle madri che allattano i propri figli e perciò la Sua festa è “la festa della donna”.Consunta, infine, dai carboni ardenti per aver resistito alle brame del pretendente S.Agata è invocata dalla città che le ha dato i natali come protettrice contro la violenza della lava incandescente dell’Etna, il vulcano che, secondo la tradizione, arrestò in maniera prodigiosa le sue eruzioni, un anno dopo il martirio di S.Agata, avvenuta verso il 250.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 5 febbraio: Ore 18.30 S.Rosario, breve catechesi, e Benedizione Eucaristica
Venerdì 10 febbraio: Ore 18.00 Solenni Mattutini dei Defuntimusicati da Cristobal de Morales
(1500-1553) a suffragio di Maria Canonico nel primo anniversario della morte.
(E’ presente la nostra Cappella Corale)
Sabato 11 febbraio: Ore 10.30 S.Messa da “Requiem” a 5 voci musicate da C. de Morales a suffragio
di Maria Canonico nel primo anniversario della morte.
(E’ presente la nostra Cappella Corale)
SalutandoVi, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare l’indirizzo:
beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
- Sono disponibili ancora alcuni volumi del libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’
MISERICORDIA” e “LUCE SUI MIEI PASSI” libro su mons. Antonio Dessanti
-Chi desidera può prendere l’acqua benedetta il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania.
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la musica.
Chiunque può contribuire se desidera godere della musica e del canto della corale
Parrocchiale. Sarà gradito il nominativo e l’indirizzo di chi versa il contributo sul
Conto corrente bancario della nostra chiesa.
- Si fa presente che la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli.
Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Grazie
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