DOMENICA IV DI AVVENTO “RORATE”
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO, Vangelo Lc 3,1-6)
23 DICEMBRE 2018
Vangelo: Lc 1,39-45
Maria visita Elisabetta perché il bambino nel suo grembo possa benedire Giovanni e fare di lui il precursore. L’umiltà di Maria la conduce nel territorio montuoso della Giudea per congratularsi con Elisabetta per il miracoloso concepimento di Giovanni e per servire la sua anziana cugina negli ultimi mesi di gravidanza. Giovanni sussulta nel grembo come miracoloso segno di fede; percepisce l’avvento del Cristo e profetizza come precursore del Messìa. La presenza nella carne del Messìa, l’autore della creazione, in primo luogo fa sì che il grembo di Elisabetta sia vivificato e poi, attraverso il frutto del grembo di Maria, tutta la creazione è vivificata. La presenza incarnata del Messìa fa sorgere da Elisabetta una risposta piena di venerazione in uno stile liturgico simile a quello dei salmi. La sua voce forte è segno della sua devozione, l’anziana Elisabetta esclama che Gesù è il Cristo di Dio, piena di Spirito Santo proclama la benedizione di Maria a causa del frutto del suo grembo. La domanda di Elisabetta a Maria riguardo alla madre del suo Signore che viene a lei sottolinea la sua umiltà, la fede di Maria nella promessa di Dio porta la Chiesa a magnificare il Signore, poiché ora essa risponde a Cristo, il frutto di tutti i fedeli.
(Origene, S.Beda il Venerabile, S.Agostino, S.Massimo di Torino, S.Efrem il Siro, Prudenzio, S.Ambrogio)
Con grandissima gioia e gratitudine ci prepariamo a festeggiare convenientemente il Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, martedì prossimo 25 dicembre.
Tale è la grandezza del Mistero del giorno di Natale che anche oggi la Chiesa permette la celebrazione di tre SS.Messe: la prima mostra la Nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, la terza quella eterna dal seno del Padre.
Vediamo di considerare più diffusamente questi stupendi ed eccezionali avvenimenti.
I liturgisti medievali hanno dato un’interpretazione simbolica delle tre Messe di Natale: La prima mostra la nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, raffigurati dai pastori, la terza la generazione eterna del Verbo dal Padre, e il richiamo alla Parusia. Il Proprio delle tre Messe natalizie nella Liturgia Tridentina esprime mirabilmente tali misteri.
Messa di mezzanotte – Dominus dixit ad me.
Era prevista la “Statio” a Santa Maria Maggiore, nell’oratorio “ad proesepe”,dove si conservano alcune reliquie del legno della greppia che accolse il Divino Infante. La Chiesa volle che come Cristo era nato a Betlemme nel cuore della notte, così anche a Roma si riproducesse liturgicamente quella scena notturna. L’antifona d’Introito della Messa di mezzanotte svela il mistero della generazione nel tempo del Figlio di Dio cantando: “Il Signore mi ha detto: Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato” (Sal 2,7). Anche il Vangelo narra come avvenne la nascita di Gesù, in una fredda e povera capanna (Lc 2,1-14). “Gesù nasce in una stalla, ed erige il proprio trono e la propria cattedra in una mangiatoia, tra due vili giumenti. Vieni qua, cristiano, inginocchiati ai piedi di questo Presepio. E’ da questo luogo che Gesù condanna il tuo fasto, la tua superbia, la tua sensualità, e t’insegna invece l’obbedienza, l’umiltà, la penitenza, la mortificazione. (…) Quanta forza d’eloquenza in quell’apparente squallore che avvolge il Presepio di Gesù! Quelle membra intirizzite, quella mangiatoia, quella paglia, quella povertà ed umiliazione estrema, quale condanna per la nostra sensualità e superbia!” (Beato Ildefonso Schuster).
Messa dell’aurora – Lux fulgebit.
La “Statio” era a Sant’Anastasia, il cui natale ricorreva proprio il 25 dicembre, ed il cui culto divenne molto celebre a Roma, specialmente durante il periodo bizantino. Inizialmente, infatti, la messa celebrata in questa Basilica era tutta in onore della santa Martire, morta a Sirmio bruciata viva. Man mano che la festa di Natale acquistò più importanza, rimase solamente una colletta commemorativa di sant’Anastasia. La Messa veniva celebrata molto presto nella mattina, dovendo il Papa andare a celebrare in San Pietro verso l’ora di Terza. Il nome di Messa dell’aurora trae origine dall’astro del giorno che già comincia a diradare le tenebre della notte, per elevarsi alla contemplazione di Colui che il Padre generò, luce da luce, dal seno della Divinità, prima del sorger dell’aurora. L’Introito, infatti, è tutto un inno alla luce:”La luce brillerà oggi su noi, perchè ci è nato il Signore; Egli si chiamerà Meraviglioso, Dio, Principe della pace, Padre eterno, e il suo regno non avrà fine” (Is 9,2.6). La Messa dell’aurora è il simbolo della nascita spirituale di Gesù nel cuore dei giusti. Il Vangelo, infatti, narra come i pastori, avvisati dall’Angelo, si diressero verso la grotta e lì trovarono “Maria, Giuseppe, e il Bambino che giaceva in una mangiatoia”(Lc 2,15-10). “L’incarnazione del Verbo è venuta ad illuminare la terra coi fulgori divini, fulgori non materiali o puramente astratti e d’indole speculativa; no, le sublimi verità della fede devono tradursi in atto nell’opera, ed il cristiano, come è una viva immagine del Verbo Eterno, poichè accoglie e fa sua la notizia del Padre che Gesù gli rivela per mezzo del Santo Vangelo, così rivive il Cristo ed opera in Lui e per Lui” (Beato Ildefonso Schuster)
Messa del giorno – Puer natus est nobis
Sino ai tempi di Gregorio VII, la terza Stazione natalizia si raccoglieva a san Pietro: A causa della brevità delle giornate invernali e della difficoltà di recarsi processionalmente in Vaticano in quei giorni freddi, venne scelta come terza Stazione la Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, anche perchè più vicina al Laterano. La Santa Messa del giorno non si svolgeva però nell’oratorio “ad Proesepe”, ma nella vasta aula di Sicnino, decorata da Liberio e da Sisto III. Questa era la Messa più solenne che richiamava alla generazione eterna del Verbo dal Padre. L’Introito canta: “oggi ci è nato un bimbo, ci è donato un Figlio! Egli ha ricevuto il Principato sulle sue spalle e si chiamerà Messaggero del grande consiglio” (Is 9,6). E’ il Vangelo di san Giovanni, che si legge in questa Messa, a descrivere la doppia generazione del Verbo,nellasua natura divina e umana (Gv 1,1.14). “Gesù nasce da Donna perchè noi cessiamo una buona volta di essere figli della donna, sollevandoci alla dignità della figliolanza di Dio; Il Verbo associa alla sua persona la nostra natura umana, per metterci a parte della grazia divina. Egli si abbassa sino alla polvere, per sollevare la creatura al più alto dei cieli” (Beato Ildefonso Schuster).
Nella Liturgia Natalizia i Padri contemplano, inoltre, una triplice Parusia. “La prima volta Gesù nasce povero e vittima d’espiazione per il peccato, ed il trono donde condanna la superbia e la sensualità è la mangiatoia del Presepio. La seconda volta si eleva radiante di gloria dall’umiliazione del sepolcro, e con la missione del Paraclito sugli apostoli trasfonde nella Chiesa tutti i tesori di grazia e di santità. La terza volta egli comparirà alla fine dei secoli su di un trono fiammante di santità e di giustizia nella maestà di giudice supremo dei vivi e dei morti, quando definitivamente assoggetterà a Dio tutto il creato, e sarà finalmente conclusa l’epica lotta che abbraccia tutta la storia angelica ed umana tra satana e Cristo.
Tra queste tre Parusie corre però un intimo nesso, per cui la Chiesa nella Liturgia non le disgiunge mai: la Pasqua è il coronamento del Natale” (Beato Ildefonso Schuster).
Raccogliamoci, dunque, in silenziosa contemplazione dinanzi al Presepio e offriamo al piccolo Gesù i nostri cuori, attraverso le mani immacolate di Maria. A Lei vogliamo consegnarli perchè li renda puri e santi, li riscaldi del suo stesso amore, li trasformi in una degna dimora per il Salvatore Bambino che brama vivere in noi e inondarci delle sue infinite grazie!
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 23 dicembre: Domenica IV di Avvento (“Rorate”)
SS. Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 Novena del S.Natale, catechesi e Benedizione Eucaristica
Lunedì 24 dicembre: Vigilia del S.Natale
Ore 07.00 Canto dell’”Ora di Prima”.
Ore 07.15 Canto del Martirologio con l’annuncio della nascita di N.S. Gesù
Cristo
Ore 07.30 S.Messa cantata in latino
Le SS.Messe delle ore 17.30 e 19.00 OGGI sono SOSPESE
Ore 21.45 Solenni Mattutini di Natale
Ore 24.00 S.Messa cantata in latino di “Mezzanotte”
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che
eseguirà la “Missa S.Crucis” a quattro voci di J.G. Rheinberger (1839-1901)
ed il “Proprio” in gregoriano.
Martedì 25 dicembre: Natale del Signore (E’ festa di precetto)
SS.Messe Ore 09.00 – 10.30 (cantata in latino). E’ presente la nostra Cappella Corale
diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la Messa in Re minore di J.B. van Bree
(1801- 1857 ) ed il “Proprio” in gregoriano) – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino
Gesù e tradizionali canti natalizi
Mercoledì 26 dicembre: Festa di S.Stefano Protomartire (non è festa di precetto)
SS. Messe ore 09.00 – 10.30 (cantata in latino).E’ presente la nostra “Cappella
Corale” diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la “Missa Jubilaris”di Franco
Vittadini (1884-1948) ed il “Proprio” in gregoriano - 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù
e tradizionali canti natalizi
Giovedì 27 dicembre: Festa di S.Giovanni Evangelista (non è festa di precetto).
Ore 09.00 S.Messa d’orario in latino con cantici. Al termine tradizionale
benedizione del vino in onore di S.Giovanni Evangelista contro i venefici
Sabato 29 dicembre: Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Anticipiamo:
Lunedì 31 dicembre: Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.00 Solenne “Te Deum” di Fine Anno celebrato per tutta la cittadinanza, alla presenza delle Autorità Civili e Militari, da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo – Vescovo di Trieste che terrà, inoltre, una riflessione beneaugurale per l’Anno Nuovo.
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà il “Te Deum” di Johann David Heinichen (1683-1729).
OGGI nel POMERIGGIO è SOSPESA la S. MESSA delle ore 17.30.
Al termine del “Te Deum” sarà celebrata la S.Messa in latino letta.
Porgendo a tutti i migliori auguri di buon Natale, avvalorati da un affettuoso ricordo nella preghiera paternamente Vi benedico.
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO, Vangelo Lc 3,1-6)
23 DICEMBRE 2018
Vangelo: Lc 1,39-45
Maria visita Elisabetta perché il bambino nel suo grembo possa benedire Giovanni e fare di lui il precursore. L’umiltà di Maria la conduce nel territorio montuoso della Giudea per congratularsi con Elisabetta per il miracoloso concepimento di Giovanni e per servire la sua anziana cugina negli ultimi mesi di gravidanza. Giovanni sussulta nel grembo come miracoloso segno di fede; percepisce l’avvento del Cristo e profetizza come precursore del Messìa. La presenza nella carne del Messìa, l’autore della creazione, in primo luogo fa sì che il grembo di Elisabetta sia vivificato e poi, attraverso il frutto del grembo di Maria, tutta la creazione è vivificata. La presenza incarnata del Messìa fa sorgere da Elisabetta una risposta piena di venerazione in uno stile liturgico simile a quello dei salmi. La sua voce forte è segno della sua devozione, l’anziana Elisabetta esclama che Gesù è il Cristo di Dio, piena di Spirito Santo proclama la benedizione di Maria a causa del frutto del suo grembo. La domanda di Elisabetta a Maria riguardo alla madre del suo Signore che viene a lei sottolinea la sua umiltà, la fede di Maria nella promessa di Dio porta la Chiesa a magnificare il Signore, poiché ora essa risponde a Cristo, il frutto di tutti i fedeli.
(Origene, S.Beda il Venerabile, S.Agostino, S.Massimo di Torino, S.Efrem il Siro, Prudenzio, S.Ambrogio)
Con grandissima gioia e gratitudine ci prepariamo a festeggiare convenientemente il Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, martedì prossimo 25 dicembre.
Tale è la grandezza del Mistero del giorno di Natale che anche oggi la Chiesa permette la celebrazione di tre SS.Messe: la prima mostra la Nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, la terza quella eterna dal seno del Padre.
Vediamo di considerare più diffusamente questi stupendi ed eccezionali avvenimenti.
I liturgisti medievali hanno dato un’interpretazione simbolica delle tre Messe di Natale: La prima mostra la nascita temporale di Gesù, la seconda quella spirituale nel cuore dei giusti, raffigurati dai pastori, la terza la generazione eterna del Verbo dal Padre, e il richiamo alla Parusia. Il Proprio delle tre Messe natalizie nella Liturgia Tridentina esprime mirabilmente tali misteri.
Messa di mezzanotte – Dominus dixit ad me.
Era prevista la “Statio” a Santa Maria Maggiore, nell’oratorio “ad proesepe”,dove si conservano alcune reliquie del legno della greppia che accolse il Divino Infante. La Chiesa volle che come Cristo era nato a Betlemme nel cuore della notte, così anche a Roma si riproducesse liturgicamente quella scena notturna. L’antifona d’Introito della Messa di mezzanotte svela il mistero della generazione nel tempo del Figlio di Dio cantando: “Il Signore mi ha detto: Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato” (Sal 2,7). Anche il Vangelo narra come avvenne la nascita di Gesù, in una fredda e povera capanna (Lc 2,1-14). “Gesù nasce in una stalla, ed erige il proprio trono e la propria cattedra in una mangiatoia, tra due vili giumenti. Vieni qua, cristiano, inginocchiati ai piedi di questo Presepio. E’ da questo luogo che Gesù condanna il tuo fasto, la tua superbia, la tua sensualità, e t’insegna invece l’obbedienza, l’umiltà, la penitenza, la mortificazione. (…) Quanta forza d’eloquenza in quell’apparente squallore che avvolge il Presepio di Gesù! Quelle membra intirizzite, quella mangiatoia, quella paglia, quella povertà ed umiliazione estrema, quale condanna per la nostra sensualità e superbia!” (Beato Ildefonso Schuster).
Messa dell’aurora – Lux fulgebit.
La “Statio” era a Sant’Anastasia, il cui natale ricorreva proprio il 25 dicembre, ed il cui culto divenne molto celebre a Roma, specialmente durante il periodo bizantino. Inizialmente, infatti, la messa celebrata in questa Basilica era tutta in onore della santa Martire, morta a Sirmio bruciata viva. Man mano che la festa di Natale acquistò più importanza, rimase solamente una colletta commemorativa di sant’Anastasia. La Messa veniva celebrata molto presto nella mattina, dovendo il Papa andare a celebrare in San Pietro verso l’ora di Terza. Il nome di Messa dell’aurora trae origine dall’astro del giorno che già comincia a diradare le tenebre della notte, per elevarsi alla contemplazione di Colui che il Padre generò, luce da luce, dal seno della Divinità, prima del sorger dell’aurora. L’Introito, infatti, è tutto un inno alla luce:”La luce brillerà oggi su noi, perchè ci è nato il Signore; Egli si chiamerà Meraviglioso, Dio, Principe della pace, Padre eterno, e il suo regno non avrà fine” (Is 9,2.6). La Messa dell’aurora è il simbolo della nascita spirituale di Gesù nel cuore dei giusti. Il Vangelo, infatti, narra come i pastori, avvisati dall’Angelo, si diressero verso la grotta e lì trovarono “Maria, Giuseppe, e il Bambino che giaceva in una mangiatoia”(Lc 2,15-10). “L’incarnazione del Verbo è venuta ad illuminare la terra coi fulgori divini, fulgori non materiali o puramente astratti e d’indole speculativa; no, le sublimi verità della fede devono tradursi in atto nell’opera, ed il cristiano, come è una viva immagine del Verbo Eterno, poichè accoglie e fa sua la notizia del Padre che Gesù gli rivela per mezzo del Santo Vangelo, così rivive il Cristo ed opera in Lui e per Lui” (Beato Ildefonso Schuster)
Messa del giorno – Puer natus est nobis
Sino ai tempi di Gregorio VII, la terza Stazione natalizia si raccoglieva a san Pietro: A causa della brevità delle giornate invernali e della difficoltà di recarsi processionalmente in Vaticano in quei giorni freddi, venne scelta come terza Stazione la Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, anche perchè più vicina al Laterano. La Santa Messa del giorno non si svolgeva però nell’oratorio “ad Proesepe”, ma nella vasta aula di Sicnino, decorata da Liberio e da Sisto III. Questa era la Messa più solenne che richiamava alla generazione eterna del Verbo dal Padre. L’Introito canta: “oggi ci è nato un bimbo, ci è donato un Figlio! Egli ha ricevuto il Principato sulle sue spalle e si chiamerà Messaggero del grande consiglio” (Is 9,6). E’ il Vangelo di san Giovanni, che si legge in questa Messa, a descrivere la doppia generazione del Verbo,nellasua natura divina e umana (Gv 1,1.14). “Gesù nasce da Donna perchè noi cessiamo una buona volta di essere figli della donna, sollevandoci alla dignità della figliolanza di Dio; Il Verbo associa alla sua persona la nostra natura umana, per metterci a parte della grazia divina. Egli si abbassa sino alla polvere, per sollevare la creatura al più alto dei cieli” (Beato Ildefonso Schuster).
Nella Liturgia Natalizia i Padri contemplano, inoltre, una triplice Parusia. “La prima volta Gesù nasce povero e vittima d’espiazione per il peccato, ed il trono donde condanna la superbia e la sensualità è la mangiatoia del Presepio. La seconda volta si eleva radiante di gloria dall’umiliazione del sepolcro, e con la missione del Paraclito sugli apostoli trasfonde nella Chiesa tutti i tesori di grazia e di santità. La terza volta egli comparirà alla fine dei secoli su di un trono fiammante di santità e di giustizia nella maestà di giudice supremo dei vivi e dei morti, quando definitivamente assoggetterà a Dio tutto il creato, e sarà finalmente conclusa l’epica lotta che abbraccia tutta la storia angelica ed umana tra satana e Cristo.
Tra queste tre Parusie corre però un intimo nesso, per cui la Chiesa nella Liturgia non le disgiunge mai: la Pasqua è il coronamento del Natale” (Beato Ildefonso Schuster).
Raccogliamoci, dunque, in silenziosa contemplazione dinanzi al Presepio e offriamo al piccolo Gesù i nostri cuori, attraverso le mani immacolate di Maria. A Lei vogliamo consegnarli perchè li renda puri e santi, li riscaldi del suo stesso amore, li trasformi in una degna dimora per il Salvatore Bambino che brama vivere in noi e inondarci delle sue infinite grazie!
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 23 dicembre: Domenica IV di Avvento (“Rorate”)
SS. Messe Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 Novena del S.Natale, catechesi e Benedizione Eucaristica
Lunedì 24 dicembre: Vigilia del S.Natale
Ore 07.00 Canto dell’”Ora di Prima”.
Ore 07.15 Canto del Martirologio con l’annuncio della nascita di N.S. Gesù
Cristo
Ore 07.30 S.Messa cantata in latino
Le SS.Messe delle ore 17.30 e 19.00 OGGI sono SOSPESE
Ore 21.45 Solenni Mattutini di Natale
Ore 24.00 S.Messa cantata in latino di “Mezzanotte”
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che
eseguirà la “Missa S.Crucis” a quattro voci di J.G. Rheinberger (1839-1901)
ed il “Proprio” in gregoriano.
Martedì 25 dicembre: Natale del Signore (E’ festa di precetto)
SS.Messe Ore 09.00 – 10.30 (cantata in latino). E’ presente la nostra Cappella Corale
diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la Messa in Re minore di J.B. van Bree
(1801- 1857 ) ed il “Proprio” in gregoriano) – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino
Gesù e tradizionali canti natalizi
Mercoledì 26 dicembre: Festa di S.Stefano Protomartire (non è festa di precetto)
SS. Messe ore 09.00 – 10.30 (cantata in latino).E’ presente la nostra “Cappella
Corale” diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà la “Missa Jubilaris”di Franco
Vittadini (1884-1948) ed il “Proprio” in gregoriano - 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine venerazione dell’effigie del Bambino Gesù
e tradizionali canti natalizi
Giovedì 27 dicembre: Festa di S.Giovanni Evangelista (non è festa di precetto).
Ore 09.00 S.Messa d’orario in latino con cantici. Al termine tradizionale
benedizione del vino in onore di S.Giovanni Evangelista contro i venefici
Sabato 29 dicembre: Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Anticipiamo:
Lunedì 31 dicembre: Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.00 Solenne “Te Deum” di Fine Anno celebrato per tutta la cittadinanza, alla presenza delle Autorità Civili e Militari, da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo – Vescovo di Trieste che terrà, inoltre, una riflessione beneaugurale per l’Anno Nuovo.
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che eseguirà il “Te Deum” di Johann David Heinichen (1683-1729).
OGGI nel POMERIGGIO è SOSPESA la S. MESSA delle ore 17.30.
Al termine del “Te Deum” sarà celebrata la S.Messa in latino letta.
Porgendo a tutti i migliori auguri di buon Natale, avvalorati da un affettuoso ricordo nella preghiera paternamente Vi benedico.
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
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34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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