DOMENICA DI PENTECOSTE
9 GIUGNO 2019
La festa di Pentecoste risale ai primordi della Chiesa ed è destinata, come si sa, a ricordare la discesa dello Spirito Santo su Maria Santissima, gli Apostoli, i discepoli e le pie donne, in tutto 120 persone, avvenuta 50 giorni dopo la Risurrezione del Signore, nel Cenacolo, verso le ore nove del mattino.
La Pentecoste segna la fondazione definitiva, il consolidamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la sua “presa di possesso” da parte dello Spirito Santo che la rende divinamente feconda, la promulgazione della nuova legge dell’amore, il battesimo di fuoco degli Apostoli. La festa di Pentecoste sebbene quanto a dignità sia pari alla Pasqua, non ha però solennità liturgiche che la precedono o susseguono poiché è il punto di conclusione di quel periodo di tempo che inizia, appunto, con la Pasqua e che viene a denominarsi “Tempo pasquale” caratterizzato, comprensibilmente, da un continuo richiamo alla gioia.
Lo Spirito Santo discese sotto forma di fiammelle perché Egli nel Suo essere è fiamma che accende, a forma di lingua perché la parola sarà il mezzo attraverso cui si propagherà il divino incendio nel mondo. A rappresentare in modo vivo la discesa dello Spirito Santo, il Medioevo ebbe ritrovati ingegnosi e molto espressivi, come quello di far volare una colomba tra lo strepito di trombe durante la S.Messa e di gettare dall’alto della chiesa fiocchi di cotone accesi e foglie di rose, da cui venne alla Pentecoste il nome di Pasqua delle rose.
Lasciamoci infiammare da questo sacro fuoco perché bruci in noi ogni resistenza alla grazia di Dio e sull’esempio della B.V. Maria essere docili collaboratori della sua santa volontà.
Impariamo a conoscere meglio lo Spirito Santo.
Lo spirito Santo nella Trinità
La fede cattolica è questa: “che noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nell’Unità, non confondendo le persone, né separando la sostanza…”
- Il Padre da nessuno è stato fatto, né creato, né generato.
- Il Figlio è soltanto dal Padre, ma non è fatto né creato, bensì generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio; ma non è fatto, né creato, né generato, ma procede da
solo (Simb. Atanas)
Lo Spirito Santo è dunque la terza persona della SS.Trinità. In tutto uguale al Padre e al Figlio. Egli è l’amore vivente del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre. Non minore, non maggiore; non anteriore, né posteriore; coetaneo e coeguale; degno perciò di tutte le nostre adorazioni.
Essendo un solo Dio, le tre Divine Persone hanno comuni le operazioni; pur tuttavia al Padre sono attribuite le opere di potenza (creazione), al Figlio quelle di sapienza (redenzione), allo Spirito Santo quelle di amore (santificazione).
Questi principi dogmatici formano la sostanza del Nuovo Testamento, la base del cristianesimo e di tutto il culto cattolico. La fede infatti e il culto si riferiscono a Dio Creatore, a Gesù Redentore e allo Spirito Santo vivificatore della Chiesa e santificatore delle anime.
Lo Spirito Santo nella Chiesa
Prima di salire al cielo, Gesù aveva promesso agli Apostoli: “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore affinchè, rimanga con voi in eterno, lo Spirito di Verità”(Giov. 14,16).
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo, realizzando la promessa del Maestro, discese visibilmente nel Cenacolo, prendendo solenne possesso della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
Da allora la Chiesa si è propagata su tutta la terra ed è diventata il regno di Gesù, regno vivificato dallo Spirito Santo. Egli è nella Chiesa ciò che l’anima è per il corpo: lo spirito che la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari, e che le apporta ogni vigore e bellezza.
Nei primi secoli si manifestava visibilmente ai battezzati e concedeva loro grazie meravigliose, quali il dono della scienza, delle guarigioni, dei miracoli, delle profezie, del discernimento degli spiriti, delle lingue ecc.(Cfr.I Cor. 12,4 seq.).
Ora rimane nella Chiesa in modo permanente, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione. La rende infallibile nelle verità, costituendola maestra di fede e di morale a tutte le genti, l’assiste nel suo itinerario di conquista, l’arricchisce di inesauribile fecondità spirituale, la sostiene e la fa invitta nella lotta contro le forze dell’inferno e l’abbellisce di una stupenda fioritura di santi.
Egli feconda le acque del Battesimo, conferma il cristiano nella Cresima, rimette i peccati, opera il mistero della transustanziazione, consacra i sacerdoti, assiste i moribondi e unisce gli sposi nel Matrimonio.
“Man mano che la Chiesa – Sposa di Cristo – avanza nella gloriosa sua storia, il Paraclito incessantemente discende per operare in lei sempre novelli prodigi. Essendo l’anima della Chiesa, Egli presiede alla circolazione del Sangue divino che alimenta le sue membra. Sembra che ogni nuova festa di Pentecoste formi una di queste vibranti e sonore pulsazioni che portano sempre più lontano il corso del Sangue redentore.
Ogni volta che la solennità del Cenacolo riluce sul cielo, lo Spirito che soffia dove vuole, sceglie nuovi popoli per incorporarli al Cristo” (Rivista benedett., 1888, pag. 192)
“O santa Chiesa Cattolica, per la grazia dello Spirito Santo, io credo che tu sei, che tu vivi, che tu soffri, combatti e preghi, e le tue tende spieghi dall’uno all’altro mar” (Pio XII ai Quaresimalisti di Roma, 17 febbr. 1942)
Lo Spirito Santo in noi
La sua misteriosa azione interiore è incessante. Venuto ad abitare in noi nel Battesimo, e più completamente nella Cresima, vi rimane, dolce ospite dell’anima, pieno di amore e di bontà, per aiutarci, illuminarci, fortificarci, per regolare ogni nostra attività soprannaturale e per effettuare la nostra santificazione.
Ci dà la grazia santificante, che cancella la colpa, deifica la nostra natura e ci rende templi vivi di Dio.
Ci concede le grazie attuali: luci e forze necessarie per conoscere, volere ed operare il bene.
C’infonde le tre virtù teologali (fede,speranza e carità) che sono le virtù proprie del cristiano, e le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) che ci aiutano nella lotta contro gli ostacoli che si oppongono in noi alla vita divina.
Ci elargisce i suoi doni di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza, di pietà e di timor di Dio, che sono altrettante disposizioni soprannaturali suscitate in noi per meglio disporci alle altezze della perfezione cristiana.
Ci comunica infine i suoi frutti che, secondo S.Paolo ai Galati (5,2 seq), sono: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mitezza, la fede, la moderazione, la continenza, la castità.
Quanta ricchezza di doni divini!
Se ci pensassimo!
Giovedi 13 giugno p.v. celebreremo la Festa di S.Antonio da Padova, Sacerdote e Dottore della Chiesa.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi.
Il 13 giugno si festeggia S.Antonio da Padova, il Santo dei miracoli. Antonio il cui nome anagrafico è Fernando de Bulloes y Taveira de Azevedo, nacque a Lisbona verso il 1195. Entrato quindicenne nella collegiata dei Canonici regolari di S.Agostino, in soli nove mesi approfondì a tal punto lo studio della Sacra Scrittura da essere chiamato più tardi da papa Gregorio IX “arca del Testamento”. Alla cultura teologica unì quella filosofica e scientifica, molto viva per l’influsso della filosofia araba. Passò più tardi nell’Ordine francescano assumendo il nome di Antonio Olivares. Fu assegnato alla provincia francescana della Romagna e condusse vita eremitica in un convento presso Forlì. Adibito alle umili mansioni di cuoco, frate Antonio visse nell’ombra finchè i suoi superiori, accortisi delle sue straordinarie doti di predicatore, lo tolsero dall’eremo e lo inviarono per l’Italia settentrionale e in Francia a predicare nelle zone in cui era più diffusa l’eresia degli Albigesi. Antonio ebbe infine fissa dimora nel convento dell’Arcella, a un chilometro dalle mura di Padova. Nel 1231, l’anno in cui la sua predicazione toccò i vertici di intensità e fu caratterizzata da contenuti sociali, Antonio fu colto da malore e dal convento di Camposampiero venne trasportato a Padova sopra un carro di fieno. Spirò all’Arcella il 13 giugno 1231. Il “Santo” per antonomasia, com’è chiamato a Padova, fu canonizzato nella Pentecoste del 1232, sulla spinta di una popolarità che si sarebbe allargata di epoca in epoca.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 9 giugno: Domenica di Pentecoste
SS.Messe Ore 09.00 – 11.00
Ore 18.30 Vesperi solenni, Litanie del S.Cuore e Benedizione Eucaristica
(E’ presente la nostra Cappella Corale che eseguirà i salmi in falsobordone)
Lunedì 10 giugno: Lunedì di Pentecoste
Festa di Maria Madre della Chiesa
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Martedì 11 giugno: Martedì di Pentecoste
Festa di S.Barnaba Apostolo
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Giovedì 13 giugno: Festa di S.Antonio da Padova, Sacerdote e Dottore della Chiesa
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Al termine , benedizione dei gigli in onore del Santo
Sabato 15 giugno: Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orariocantata in latino della Solennità della SS.Trinità
Ore 21.00 Concerto del Coro “Athena” di Bologna diretto dal M° Marco Fanti che eseguirà:
Salve Regina di Vincenzo Bellini (1801-1835)
Ave Maria di Gioacchino Rossini (1792-1868)
Salve Regina di Tokuhide Niimi (1947-)
Laudate Dominum di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791
Verleih uns Frieden gnadiglich di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Intende voci orationis, D936 di Franz Schubert (1797-1828)
Da Requiem in do minore (1804) Requiem di Antonio Salieri (1750-1825)
Davidde penitente, cori 1,2,7 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
SalutandoVi affettuosamente, paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina e le litanie del Sacro Cuore di Gesù
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com
APPELLO
Dal 9 agosto 2017 è costituita l’Associazione Musicale Beata Vergine del Rosario – Trieste, senza fini di lucro, apartitica, il cui scopo è contribuire alla salvaguardia e alla promozione del cospicuo lascito di musica sacra e liturgica che la Chiesa ha tramandato ai propri fedeli nel corso della sua tradizione millenaria.
Con il contributo del 5 per mille all’Associazione musicale Beata Vergine del Rosario, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo contribuire a sostenere l’Associazione e la corale parrocchiale.
E’ sufficiente scrivere il codice fiscale 90153650321 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD.
Grazie della vostra collaborazione e partecipazione
9 GIUGNO 2019
La festa di Pentecoste risale ai primordi della Chiesa ed è destinata, come si sa, a ricordare la discesa dello Spirito Santo su Maria Santissima, gli Apostoli, i discepoli e le pie donne, in tutto 120 persone, avvenuta 50 giorni dopo la Risurrezione del Signore, nel Cenacolo, verso le ore nove del mattino.
La Pentecoste segna la fondazione definitiva, il consolidamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la sua “presa di possesso” da parte dello Spirito Santo che la rende divinamente feconda, la promulgazione della nuova legge dell’amore, il battesimo di fuoco degli Apostoli. La festa di Pentecoste sebbene quanto a dignità sia pari alla Pasqua, non ha però solennità liturgiche che la precedono o susseguono poiché è il punto di conclusione di quel periodo di tempo che inizia, appunto, con la Pasqua e che viene a denominarsi “Tempo pasquale” caratterizzato, comprensibilmente, da un continuo richiamo alla gioia.
Lo Spirito Santo discese sotto forma di fiammelle perché Egli nel Suo essere è fiamma che accende, a forma di lingua perché la parola sarà il mezzo attraverso cui si propagherà il divino incendio nel mondo. A rappresentare in modo vivo la discesa dello Spirito Santo, il Medioevo ebbe ritrovati ingegnosi e molto espressivi, come quello di far volare una colomba tra lo strepito di trombe durante la S.Messa e di gettare dall’alto della chiesa fiocchi di cotone accesi e foglie di rose, da cui venne alla Pentecoste il nome di Pasqua delle rose.
Lasciamoci infiammare da questo sacro fuoco perché bruci in noi ogni resistenza alla grazia di Dio e sull’esempio della B.V. Maria essere docili collaboratori della sua santa volontà.
Impariamo a conoscere meglio lo Spirito Santo.
Lo spirito Santo nella Trinità
La fede cattolica è questa: “che noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nell’Unità, non confondendo le persone, né separando la sostanza…”
- Il Padre da nessuno è stato fatto, né creato, né generato.
- Il Figlio è soltanto dal Padre, ma non è fatto né creato, bensì generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio; ma non è fatto, né creato, né generato, ma procede da
solo (Simb. Atanas)
Lo Spirito Santo è dunque la terza persona della SS.Trinità. In tutto uguale al Padre e al Figlio. Egli è l’amore vivente del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre. Non minore, non maggiore; non anteriore, né posteriore; coetaneo e coeguale; degno perciò di tutte le nostre adorazioni.
Essendo un solo Dio, le tre Divine Persone hanno comuni le operazioni; pur tuttavia al Padre sono attribuite le opere di potenza (creazione), al Figlio quelle di sapienza (redenzione), allo Spirito Santo quelle di amore (santificazione).
Questi principi dogmatici formano la sostanza del Nuovo Testamento, la base del cristianesimo e di tutto il culto cattolico. La fede infatti e il culto si riferiscono a Dio Creatore, a Gesù Redentore e allo Spirito Santo vivificatore della Chiesa e santificatore delle anime.
Lo Spirito Santo nella Chiesa
Prima di salire al cielo, Gesù aveva promesso agli Apostoli: “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore affinchè, rimanga con voi in eterno, lo Spirito di Verità”(Giov. 14,16).
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo, realizzando la promessa del Maestro, discese visibilmente nel Cenacolo, prendendo solenne possesso della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
Da allora la Chiesa si è propagata su tutta la terra ed è diventata il regno di Gesù, regno vivificato dallo Spirito Santo. Egli è nella Chiesa ciò che l’anima è per il corpo: lo spirito che la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari, e che le apporta ogni vigore e bellezza.
Nei primi secoli si manifestava visibilmente ai battezzati e concedeva loro grazie meravigliose, quali il dono della scienza, delle guarigioni, dei miracoli, delle profezie, del discernimento degli spiriti, delle lingue ecc.(Cfr.I Cor. 12,4 seq.).
Ora rimane nella Chiesa in modo permanente, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione. La rende infallibile nelle verità, costituendola maestra di fede e di morale a tutte le genti, l’assiste nel suo itinerario di conquista, l’arricchisce di inesauribile fecondità spirituale, la sostiene e la fa invitta nella lotta contro le forze dell’inferno e l’abbellisce di una stupenda fioritura di santi.
Egli feconda le acque del Battesimo, conferma il cristiano nella Cresima, rimette i peccati, opera il mistero della transustanziazione, consacra i sacerdoti, assiste i moribondi e unisce gli sposi nel Matrimonio.
“Man mano che la Chiesa – Sposa di Cristo – avanza nella gloriosa sua storia, il Paraclito incessantemente discende per operare in lei sempre novelli prodigi. Essendo l’anima della Chiesa, Egli presiede alla circolazione del Sangue divino che alimenta le sue membra. Sembra che ogni nuova festa di Pentecoste formi una di queste vibranti e sonore pulsazioni che portano sempre più lontano il corso del Sangue redentore.
Ogni volta che la solennità del Cenacolo riluce sul cielo, lo Spirito che soffia dove vuole, sceglie nuovi popoli per incorporarli al Cristo” (Rivista benedett., 1888, pag. 192)
“O santa Chiesa Cattolica, per la grazia dello Spirito Santo, io credo che tu sei, che tu vivi, che tu soffri, combatti e preghi, e le tue tende spieghi dall’uno all’altro mar” (Pio XII ai Quaresimalisti di Roma, 17 febbr. 1942)
Lo Spirito Santo in noi
La sua misteriosa azione interiore è incessante. Venuto ad abitare in noi nel Battesimo, e più completamente nella Cresima, vi rimane, dolce ospite dell’anima, pieno di amore e di bontà, per aiutarci, illuminarci, fortificarci, per regolare ogni nostra attività soprannaturale e per effettuare la nostra santificazione.
Ci dà la grazia santificante, che cancella la colpa, deifica la nostra natura e ci rende templi vivi di Dio.
Ci concede le grazie attuali: luci e forze necessarie per conoscere, volere ed operare il bene.
C’infonde le tre virtù teologali (fede,speranza e carità) che sono le virtù proprie del cristiano, e le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) che ci aiutano nella lotta contro gli ostacoli che si oppongono in noi alla vita divina.
Ci elargisce i suoi doni di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza, di pietà e di timor di Dio, che sono altrettante disposizioni soprannaturali suscitate in noi per meglio disporci alle altezze della perfezione cristiana.
Ci comunica infine i suoi frutti che, secondo S.Paolo ai Galati (5,2 seq), sono: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mitezza, la fede, la moderazione, la continenza, la castità.
Quanta ricchezza di doni divini!
Se ci pensassimo!
Giovedi 13 giugno p.v. celebreremo la Festa di S.Antonio da Padova, Sacerdote e Dottore della Chiesa.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi.
Il 13 giugno si festeggia S.Antonio da Padova, il Santo dei miracoli. Antonio il cui nome anagrafico è Fernando de Bulloes y Taveira de Azevedo, nacque a Lisbona verso il 1195. Entrato quindicenne nella collegiata dei Canonici regolari di S.Agostino, in soli nove mesi approfondì a tal punto lo studio della Sacra Scrittura da essere chiamato più tardi da papa Gregorio IX “arca del Testamento”. Alla cultura teologica unì quella filosofica e scientifica, molto viva per l’influsso della filosofia araba. Passò più tardi nell’Ordine francescano assumendo il nome di Antonio Olivares. Fu assegnato alla provincia francescana della Romagna e condusse vita eremitica in un convento presso Forlì. Adibito alle umili mansioni di cuoco, frate Antonio visse nell’ombra finchè i suoi superiori, accortisi delle sue straordinarie doti di predicatore, lo tolsero dall’eremo e lo inviarono per l’Italia settentrionale e in Francia a predicare nelle zone in cui era più diffusa l’eresia degli Albigesi. Antonio ebbe infine fissa dimora nel convento dell’Arcella, a un chilometro dalle mura di Padova. Nel 1231, l’anno in cui la sua predicazione toccò i vertici di intensità e fu caratterizzata da contenuti sociali, Antonio fu colto da malore e dal convento di Camposampiero venne trasportato a Padova sopra un carro di fieno. Spirò all’Arcella il 13 giugno 1231. Il “Santo” per antonomasia, com’è chiamato a Padova, fu canonizzato nella Pentecoste del 1232, sulla spinta di una popolarità che si sarebbe allargata di epoca in epoca.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 9 giugno: Domenica di Pentecoste
SS.Messe Ore 09.00 – 11.00
Ore 18.30 Vesperi solenni, Litanie del S.Cuore e Benedizione Eucaristica
(E’ presente la nostra Cappella Corale che eseguirà i salmi in falsobordone)
Lunedì 10 giugno: Lunedì di Pentecoste
Festa di Maria Madre della Chiesa
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Martedì 11 giugno: Martedì di Pentecoste
Festa di S.Barnaba Apostolo
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Giovedì 13 giugno: Festa di S.Antonio da Padova, Sacerdote e Dottore della Chiesa
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Al termine , benedizione dei gigli in onore del Santo
Sabato 15 giugno: Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 19.00 S.Messa d’orariocantata in latino della Solennità della SS.Trinità
Ore 21.00 Concerto del Coro “Athena” di Bologna diretto dal M° Marco Fanti che eseguirà:
Salve Regina di Vincenzo Bellini (1801-1835)
Ave Maria di Gioacchino Rossini (1792-1868)
Salve Regina di Tokuhide Niimi (1947-)
Laudate Dominum di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791
Verleih uns Frieden gnadiglich di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Intende voci orationis, D936 di Franz Schubert (1797-1828)
Da Requiem in do minore (1804) Requiem di Antonio Salieri (1750-1825)
Davidde penitente, cori 1,2,7 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
SalutandoVi affettuosamente, paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina e le litanie del Sacro Cuore di Gesù
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com
APPELLO
Dal 9 agosto 2017 è costituita l’Associazione Musicale Beata Vergine del Rosario – Trieste, senza fini di lucro, apartitica, il cui scopo è contribuire alla salvaguardia e alla promozione del cospicuo lascito di musica sacra e liturgica che la Chiesa ha tramandato ai propri fedeli nel corso della sua tradizione millenaria.
Con il contributo del 5 per mille all’Associazione musicale Beata Vergine del Rosario, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo contribuire a sostenere l’Associazione e la corale parrocchiale.
E’ sufficiente scrivere il codice fiscale 90153650321 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD.
Grazie della vostra collaborazione e partecipazione