La festa di Pentecoste risale ai primordi della Chiesa ed è destinata, come si sa, a ricordare la discesa dello Spirito Santo su Maria Santissima, gli Apostoli, i discepoli e le pie donne, in tutto 120 persone, avvenuta 50 giorni dopo la Risurrezione del Signore, nel Cenacolo, verso le ore nove del mattino.
La Pentecoste segna la fondazione definitiva, il consolidamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la sua “presa di possesso” da parte dello Spirito Santo che la rende divinamente feconda, la promulgazione della nuova legge dell’amore, il battesimo di fuoco degli Apostoli. La festa di Pentecoste sebbene quanto a dignità sia pari alla Pasqua, non ha però solennità liturgiche che la precedono o susseguono poiché è il punto di conclusione di quel periodo di tempo che inizia, appunto, con la Pasqua e che viene a denominarsi “Tempo pasquale” caratterizzato, comprensibilmente, da un continuo richiamo alla gioia.
Lo Spirito Santo discese sotto forma di fiammelle perché Egli nel Suo essere è fiamma che accende, a forma di lingua perché la parola sarà il mezzo attraverso cui si propagherà il divino incendio nel mondo. A rappresentare in modo vivo la discesa dello Spirito Santo, il Medioevo ebbe ritrovati ingegnosi e molto espressivi, come quello di far volare una colomba tra lo strepito di trombe durante la S.Messa e di gettare dall’alto della chiesa fiocchi di cotone accesi e foglie di rose, da cui venne alla Pentecoste il nome di Pasqua delle rose.
Lasciamoci infiammare da questo sacro fuoco perché bruci in noi ogni resistenza alla grazia di Dio e sull’esempio della B.V. Maria essere docili collaboratori della sua santa volontà.
Impariamo a conoscere meglio lo Spirito Santo.
Lo spirito Santo nella Trinità
La fede cattolica è questa: “che noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nell’Unità, non confondendo le persone, né separando la sostanza…”
- Il Padre da nessuno è stato fatto, né creato, né generato.
- Il Figlio è soltanto dal Padre, ma non è fatto né creato, bensì generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio; ma non è fatto, né creato, né generato, ma procede da
solo (Simb. Atanas)
Lo Spirito Santo è dunque la terza persona della SS.Trinità. In tutto uguale al Padre e al Figlio. Egli è l’amore vivente del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre. Non minore, non maggiore; non anteriore, né posteriore; coetaneo e coeguale; degno perciò di tutte le nostre adorazioni.
Essendo un solo Dio, le tre Divine Persone hanno comuni le operazioni; pur tuttavia al Padre sono attribuite le opere di potenza (creazione), al Figlio quelle di sapienza (redenzione), allo Spirito Santo quelle di amore (santificazione).
Questi principi dogmatici formano la sostanza del Nuovo Testamento, la base del cristianesimo e di tutto il culto cattolico. La fede infatti e il culto si riferiscono a Dio Creatore, a Gesù Redentore e allo Spirito Santo vivificatore della Chiesa e santificatore delle anime.
Lo Spirito Santo nella Chiesa
Prima di salire al cielo, Gesù aveva promesso agli Apostoli: “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore affinchè, rimanga con voi in eterno, lo Spirito di Verità”(Giov. 14,16).
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo, realizzando la promessa del Maestro, discese visibilmente nel Cenacolo, prendendo solenne possesso della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
Da allora la Chiesa si è propagata su tutta la terra ed è diventata il regno di Gesù, regno vivificato dallo Spirito Santo. Egli è nella Chiesa ciò che l’anima è per il corpo: lo spirito che la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari, e che le apporta ogni vigore e bellezza.
Nei primi secoli si manifestava visibilmente ai battezzati e concedeva loro grazie meravigliose, quali il dono della scienza, delle guarigioni, dei miracoli, delle profezie, del discernimento degli spiriti, delle lingue ecc.(Cfr.I Cor. 12,4 seq.).
Ora rimane nella Chiesa in modo permanente, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione. La rende infallibile nelle verità, costituendola maestra di fede e di morale a tutte le genti, l’assiste nel suo itinerario di conquista, l’arricchisce di inesauribile fecondità spirituale, la sostiene e la fa invitta nella lotta contro le forze dell’inferno e l’abbellisce di una stupenda fioritura di santi.
Egli feconda le acque del Battesimo, conferma il cristiano nella Cresima, rimette i peccati, opera il mistero della transustanziazione, consacra i sacerdoti, assiste i moribondi e unisce gli sposi nel Matrimonio.
“Man mano che la Chiesa – Sposa di Cristo – avanza nella gloriosa sua storia, il Paraclito incessantemente discende per operare in lei sempre novelli prodigi. Essendo l’anima della Chiesa, Egli presiede alla circolazione del Sangue divino che alimenta le sue membra. Sembra che ogni nuova festa di Pentecoste formi una di queste vibranti e sonore pulsazioni che portano sempre più lontano il corso del Sangue redentore.
Ogni volta che la solennità del Cenacolo riluce sul cielo, lo Spirito che soffia dove vuole, sceglie nuovi popoli per incorporarli al Cristo” (Rivista benedett., 1888, pag. 192)
“O santa Chiesa Cattolica, per la grazia dello Spirito Santo, io credo che tu sei, che tu vivi, che tu soffri, combatti e preghi, e le tue tende spieghi dall’uno all’altro mar” (Pio XII ai Quaresimalisti di Roma, 17 febbr. 1942)
Lo Spirito Santo in noi
La sua misteriosa azione interiore è incessante. Venuto ad abitare in noi nel Battesimo, e più completamente nella Cresima, vi rimane, dolce ospite dell’anima, pieno di amore e di bontà, per aiutarci, illuminarci, fortificarci, per regolare ogni nostra attività soprannaturale e per effettuare la nostra santificazione.
Ci dà la grazia santificante, che cancella la colpa, deifica la nostra natura e ci rende templi vivi di Dio.
Ci concede le grazie attuali: luci e forze necessarie per conoscere, volere ed operare il bene.
C’infonde le tre virtù teologali (fede,speranza e carità) che sono le virtù proprie del cristiano, e le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) che ci aiutano nella lotta contro gli ostacoli che si oppongono in noi alla vita divina.
Ci elargisce i suoi doni di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza, di pietà e di timor di Dio, che sono altrettante disposizioni soprannaturali suscitate in noi per meglio disporci alle altezze della perfezione cristiana.
Ci comunica infine i suoi frutti che, secondo S.Paolo ai Galati (5,2 seq), sono: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mitezza, la fede, la moderazione, la continenza, la castità.
Quanta ricchezza di doni divini!
Se ci pensassimo!
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 15 maggio: Ore 17.30 S. Messa cantata in latino.
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che
eseguirà la “Missa S. Crucis” di J.G. Rheinberger (1839-1901) per Coro
a quattro voci ed il “Proprio” in gregoriano.
Ore 19.00 Vespero cantato.
Lunedì 16 maggio: Ore 09.00 S. Messa cantata in latino del “Lunedì di Pentecoste”
(è presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Ore 18.30 Vespero cantato
Martedì 17 maggio: Ore 09.00 S.Messa cantata in latino del “Martedì di Pentecoste”
(è presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Ore 18.30 Vespero cantato
Prosegue il “ Mese di Maggio” con il consueto orario e modalità:
Ore 08.30 S. Rosario
Ore 09.00 S. Messa d’orario con cantici e breve riflessione mariana.
Al termine canto delle Litanie Lauretane.
Sabato 21 maggio: Ore 17.30 S. Messa d’orario in italiano
Ore 18.30 S. Rosario
Ore 19.00 S. Messa d’orario cantata in latino della Solennità della SS. Trinità
Anticipiamo:
Domenica 22 maggio: Solennità della SS. Trinità
SS. Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Dopo le SS. Messe delle ore 09.00 e delle ore 11.00 benedizione delle rose in onore di S. Rita.
Ore 18.30 Vesperi cantati, Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica.
Cordialmente salutandoVi, paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare l’indirizzo:
beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa i nuovi libretti sono disponibili in sacrestia
- E’ disponibile, in sacrestia, il libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’ MISERICORDIA”
- Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei
fedeli. Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia.
Grazie-
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<>
APPELLO:
Con il contributo del 5 per mille All’Associazione “Amici della Musica Luigi e Federico Ricci”, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo godere ancora del canto e della musica della nostra corale parrocchiale. E’ sufficiente scrivere il codice fiscale90118110320 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD. Grazie della Vostra collaborazione
-
La Pentecoste segna la fondazione definitiva, il consolidamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la sua “presa di possesso” da parte dello Spirito Santo che la rende divinamente feconda, la promulgazione della nuova legge dell’amore, il battesimo di fuoco degli Apostoli. La festa di Pentecoste sebbene quanto a dignità sia pari alla Pasqua, non ha però solennità liturgiche che la precedono o susseguono poiché è il punto di conclusione di quel periodo di tempo che inizia, appunto, con la Pasqua e che viene a denominarsi “Tempo pasquale” caratterizzato, comprensibilmente, da un continuo richiamo alla gioia.
Lo Spirito Santo discese sotto forma di fiammelle perché Egli nel Suo essere è fiamma che accende, a forma di lingua perché la parola sarà il mezzo attraverso cui si propagherà il divino incendio nel mondo. A rappresentare in modo vivo la discesa dello Spirito Santo, il Medioevo ebbe ritrovati ingegnosi e molto espressivi, come quello di far volare una colomba tra lo strepito di trombe durante la S.Messa e di gettare dall’alto della chiesa fiocchi di cotone accesi e foglie di rose, da cui venne alla Pentecoste il nome di Pasqua delle rose.
Lasciamoci infiammare da questo sacro fuoco perché bruci in noi ogni resistenza alla grazia di Dio e sull’esempio della B.V. Maria essere docili collaboratori della sua santa volontà.
Impariamo a conoscere meglio lo Spirito Santo.
Lo spirito Santo nella Trinità
La fede cattolica è questa: “che noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nell’Unità, non confondendo le persone, né separando la sostanza…”
- Il Padre da nessuno è stato fatto, né creato, né generato.
- Il Figlio è soltanto dal Padre, ma non è fatto né creato, bensì generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio; ma non è fatto, né creato, né generato, ma procede da
solo (Simb. Atanas)
Lo Spirito Santo è dunque la terza persona della SS.Trinità. In tutto uguale al Padre e al Figlio. Egli è l’amore vivente del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre. Non minore, non maggiore; non anteriore, né posteriore; coetaneo e coeguale; degno perciò di tutte le nostre adorazioni.
Essendo un solo Dio, le tre Divine Persone hanno comuni le operazioni; pur tuttavia al Padre sono attribuite le opere di potenza (creazione), al Figlio quelle di sapienza (redenzione), allo Spirito Santo quelle di amore (santificazione).
Questi principi dogmatici formano la sostanza del Nuovo Testamento, la base del cristianesimo e di tutto il culto cattolico. La fede infatti e il culto si riferiscono a Dio Creatore, a Gesù Redentore e allo Spirito Santo vivificatore della Chiesa e santificatore delle anime.
Lo Spirito Santo nella Chiesa
Prima di salire al cielo, Gesù aveva promesso agli Apostoli: “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore affinchè, rimanga con voi in eterno, lo Spirito di Verità”(Giov. 14,16).
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo, realizzando la promessa del Maestro, discese visibilmente nel Cenacolo, prendendo solenne possesso della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
Da allora la Chiesa si è propagata su tutta la terra ed è diventata il regno di Gesù, regno vivificato dallo Spirito Santo. Egli è nella Chiesa ciò che l’anima è per il corpo: lo spirito che la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari, e che le apporta ogni vigore e bellezza.
Nei primi secoli si manifestava visibilmente ai battezzati e concedeva loro grazie meravigliose, quali il dono della scienza, delle guarigioni, dei miracoli, delle profezie, del discernimento degli spiriti, delle lingue ecc.(Cfr.I Cor. 12,4 seq.).
Ora rimane nella Chiesa in modo permanente, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione. La rende infallibile nelle verità, costituendola maestra di fede e di morale a tutte le genti, l’assiste nel suo itinerario di conquista, l’arricchisce di inesauribile fecondità spirituale, la sostiene e la fa invitta nella lotta contro le forze dell’inferno e l’abbellisce di una stupenda fioritura di santi.
Egli feconda le acque del Battesimo, conferma il cristiano nella Cresima, rimette i peccati, opera il mistero della transustanziazione, consacra i sacerdoti, assiste i moribondi e unisce gli sposi nel Matrimonio.
“Man mano che la Chiesa – Sposa di Cristo – avanza nella gloriosa sua storia, il Paraclito incessantemente discende per operare in lei sempre novelli prodigi. Essendo l’anima della Chiesa, Egli presiede alla circolazione del Sangue divino che alimenta le sue membra. Sembra che ogni nuova festa di Pentecoste formi una di queste vibranti e sonore pulsazioni che portano sempre più lontano il corso del Sangue redentore.
Ogni volta che la solennità del Cenacolo riluce sul cielo, lo Spirito che soffia dove vuole, sceglie nuovi popoli per incorporarli al Cristo” (Rivista benedett., 1888, pag. 192)
“O santa Chiesa Cattolica, per la grazia dello Spirito Santo, io credo che tu sei, che tu vivi, che tu soffri, combatti e preghi, e le tue tende spieghi dall’uno all’altro mar” (Pio XII ai Quaresimalisti di Roma, 17 febbr. 1942)
Lo Spirito Santo in noi
La sua misteriosa azione interiore è incessante. Venuto ad abitare in noi nel Battesimo, e più completamente nella Cresima, vi rimane, dolce ospite dell’anima, pieno di amore e di bontà, per aiutarci, illuminarci, fortificarci, per regolare ogni nostra attività soprannaturale e per effettuare la nostra santificazione.
Ci dà la grazia santificante, che cancella la colpa, deifica la nostra natura e ci rende templi vivi di Dio.
Ci concede le grazie attuali: luci e forze necessarie per conoscere, volere ed operare il bene.
C’infonde le tre virtù teologali (fede,speranza e carità) che sono le virtù proprie del cristiano, e le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) che ci aiutano nella lotta contro gli ostacoli che si oppongono in noi alla vita divina.
Ci elargisce i suoi doni di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza, di pietà e di timor di Dio, che sono altrettante disposizioni soprannaturali suscitate in noi per meglio disporci alle altezze della perfezione cristiana.
Ci comunica infine i suoi frutti che, secondo S.Paolo ai Galati (5,2 seq), sono: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mitezza, la fede, la moderazione, la continenza, la castità.
Quanta ricchezza di doni divini!
Se ci pensassimo!
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 15 maggio: Ore 17.30 S. Messa cantata in latino.
E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì che
eseguirà la “Missa S. Crucis” di J.G. Rheinberger (1839-1901) per Coro
a quattro voci ed il “Proprio” in gregoriano.
Ore 19.00 Vespero cantato.
Lunedì 16 maggio: Ore 09.00 S. Messa cantata in latino del “Lunedì di Pentecoste”
(è presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Ore 18.30 Vespero cantato
Martedì 17 maggio: Ore 09.00 S.Messa cantata in latino del “Martedì di Pentecoste”
(è presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Ore 18.30 Vespero cantato
Prosegue il “ Mese di Maggio” con il consueto orario e modalità:
Ore 08.30 S. Rosario
Ore 09.00 S. Messa d’orario con cantici e breve riflessione mariana.
Al termine canto delle Litanie Lauretane.
Sabato 21 maggio: Ore 17.30 S. Messa d’orario in italiano
Ore 18.30 S. Rosario
Ore 19.00 S. Messa d’orario cantata in latino della Solennità della SS. Trinità
Anticipiamo:
Domenica 22 maggio: Solennità della SS. Trinità
SS. Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Dopo le SS. Messe delle ore 09.00 e delle ore 11.00 benedizione delle rose in onore di S. Rita.
Ore 18.30 Vesperi cantati, Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica.
Cordialmente salutandoVi, paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare l’indirizzo:
beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa i nuovi libretti sono disponibili in sacrestia
- E’ disponibile, in sacrestia, il libro di papa Francesco “IL NOME DI DIO E’ MISERICORDIA”
- Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei
fedeli. Un grazie ai benefattori.
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia.
Grazie-
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
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Con il contributo del 5 per mille All’Associazione “Amici della Musica Luigi e Federico Ricci”, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo godere ancora del canto e della musica della nostra corale parrocchiale. E’ sufficiente scrivere il codice fiscale90118110320 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD. Grazie della Vostra collaborazione
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