DOMENICA DI PENTECOSTE
20 MAGGIO 2018
La festa di Pentecoste risale ai primordi della Chiesa ed è destinata, come si sa, a ricordare la discesa dello Spirito Santo su Maria Santissima, gli Apostoli, i discepoli e le pie donne, in tutto 120 persone, avvenuta 50 giorni dopo la Risurrezione del Signore, nel Cenacolo, verso le ore nove del mattino.
La Pentecoste segna la fondazione definitiva, il consolidamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la sua “presa di possesso” da parte dello Spirito Santo che la rende divinamente feconda, la promulgazione della nuova legge dell’amore, il battesimo di fuoco degli Apostoli. La festa di Pentecoste sebbene quanto a dignità sia pari alla Pasqua, non ha però solennità liturgiche che la precedono o susseguono poiché è il punto di conclusione di quel periodo di tempo che inizia, appunto, con la Pasqua e che viene a denominarsi “Tempo pasquale” caratterizzato, comprensibilmente, da un continuo richiamo alla gioia.
Lo Spirito Santo discese sotto forma di fiammelle perché Egli nel Suo essere è fiamma che accende, a forma di lingua perché la parola sarà il mezzo attraverso cui si propagherà il divino incendio nel mondo. A rappresentare in modo vivo la discesa dello Spirito Santo, il Medioevo ebbe ritrovati ingegnosi e molto espressivi, come quello di far volare una colomba tra lo strepito di trombe durante la S.Messa e di gettare dall’alto della chiesa fiocchi di cotone accesi e foglie di rose, da cui venne alla Pentecoste il nome di Pasqua delle rose.
Lasciamoci infiammare da questo sacro fuoco perché bruci in noi ogni resistenza alla grazia di Dio e sull’esempio della B.V. Maria essere docili collaboratori della sua santa volontà.
Impariamo a conoscere meglio lo Spirito Santo.
Lo spirito Santo nella Trinità
La fede cattolica è questa: “che noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nell’Unità, non confondendo le persone, né separando la sostanza…”
- Il Padre da nessuno è stato fatto, né creato, né generato.
- Il Figlio è soltanto dal Padre, ma non è fatto né creato, bensì generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio; ma non è fatto, né creato, né generato, ma procede da
solo (Simb. Atanas)
Lo Spirito Santo è dunque la terza persona della SS.Trinità. In tutto uguale al Padre e al Figlio. Egli è l’amore vivente del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre. Non minore, non maggiore; non anteriore, né posteriore; coetaneo e coeguale; degno perciò di tutte le nostre adorazioni.
Essendo un solo Dio, le tre Divine Persone hanno comuni le operazioni; pur tuttavia al Padre sono attribuite le opere di potenza (creazione), al Figlio quelle di sapienza (redenzione), allo Spirito Santo quelle di amore (santificazione).
Questi principi dogmatici formano la sostanza del Nuovo Testamento, la base del cristianesimo e di tutto il culto cattolico. La fede infatti e il culto si riferiscono a Dio Creatore, a Gesù Redentore e allo Spirito Santo vivificatore della Chiesa e santificatore delle anime.
Lo Spirito Santo nella Chiesa
Prima di salire al cielo, Gesù aveva promesso agli Apostoli: “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore affinchè, rimanga con voi in eterno, lo Spirito di Verità”(Giov. 14,16).
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo, realizzando la promessa del Maestro, discese visibilmente nel Cenacolo, prendendo solenne possesso della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
Da allora la Chiesa si è propagata su tutta la terra ed è diventata il regno di Gesù, regno vivificato dallo Spirito Santo. Egli è nella Chiesa ciò che l’anima è per il corpo: lo spirito che la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari, e che le apporta ogni vigore e bellezza.
Nei primi secoli si manifestava visibilmente ai battezzati e concedeva loro grazie meravigliose, quali il dono della scienza, delle guarigioni, dei miracoli, delle profezie, del discernimento degli spiriti, delle lingue ecc.(Cfr.I Cor. 12,4 seq.).
Ora rimane nella Chiesa in modo permanente, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione. La rende infallibile nelle verità, costituendola maestra di fede e di morale a tutte le genti, l’assiste nel suo itinerario di conquista, l’arricchisce di inesauribile fecondità spirituale, la sostiene e la fa invitta nella lotta contro le forze dell’inferno e l’abbellisce di una stupenda fioritura di santi.
Egli feconda le acque del Battesimo, conferma il cristiano nella Cresima, rimette i peccati, opera il mistero della transustanziazione, consacra i sacerdoti, assiste i moribondi e unisce gli sposi nel Matrimonio.
“Man mano che la Chiesa – Sposa di Cristo – avanza nella gloriosa sua storia, il Paraclito incessantemente discende per operare in lei sempre novelli prodigi. Essendo l’anima della Chiesa, Egli presiede alla circolazione del Sangue divino che alimenta le sue membra. Sembra che ogni nuova festa di Pentecoste formi una di queste vibranti e sonore pulsazioni che portano sempre più lontano il corso del Sangue redentore.
Ogni volta che la solennità del Cenacolo riluce sul cielo, lo Spirito che soffia dove vuole, sceglie nuovi popoli per incorporarli al Cristo” (Rivista benedett., 1888, pag. 192)
“O santa Chiesa Cattolica, per la grazia dello Spirito Santo, io credo che tu sei, che tu vivi, che tu soffri, combatti e preghi, e le tue tende spieghi dall’uno all’altro mar” (Pio XII ai Quaresimalisti di Roma, 17 febbr. 1942)
Lo Spirito Santo in noi
La sua misteriosa azione interiore è incessante. Venuto ad abitare in noi nel Battesimo, e più completamente nella Cresima, vi rimane, dolce ospite dell’anima, pieno di amore e di bontà, per aiutarci, illuminarci, fortificarci, per regolare ogni nostra attività soprannaturale e per effettuare la nostra santificazione.
Ci dà la grazia santificante, che cancella la colpa, deifica la nostra natura e ci rende templi vivi di Dio.
Ci concede le grazie attuali: luci e forze necessarie per conoscere, volere ed operare il bene.
C’infonde le tre virtù teologali (fede,speranza e carità) che sono le virtù proprie del cristiano, e le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) che ci aiutano nella lotta contro gli ostacoli che si oppongono in noi alla vita divina.
Ci elargisce i suoi doni di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza, di pietà e di timor di Dio, che sono altrettante disposizioni soprannaturali suscitate in noi per meglio disporci alle altezze della perfezione cristiana.
Ci comunica infine i suoi frutti che, secondo S.Paolo ai Galati (5,2 seq), sono: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mitezza, la fede, la moderazione, la continenza, la castità.
Quanta ricchezza di doni divini!
Se ci pensassimo!
Martedì 22 maggio p.v. celebreremo la Festa di S.Rita da Cascia.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi.
Guardata da vicino, S.Rita ci svela il volto umanissimo della donna che non è passata indifferente davanti alla tragedia del dolore e della miseria materiale, morale e sociale. La Sua vicenda terrena potrebbe essere di ieri come di oggi. Nacque nel 1381 in un angolo remoto dell’Umbria, a Roccaporena. Cresciuta nel timore di Dio accanto agli anziani genitori, ne rispettò a tal punto l’autorità da accantonare il proposito di chiudersi in convento ed accettare di unirsi in matrimonio con un giovane violento ed irrequieto, Paolo di Ferdinando. Le biografie della Santa ci dipingono un quadro familiare non inconsueto: una donna dolce, remissiva, attenta a non urtare la suscettibilità del marito, di cui è a conoscenza delle malefatte, e soffre e prega in silenzio.
La Sua bontà riuscì alla fine a far breccia nel cuore di Paolo, il quale mutò vita ed abitudini senza riuscire, tuttavia, a far dimenticare gli antichi rancori dei tanti nemici che s’era fatti. Una sera fu trovato ucciso ai margini della strada. I due figli, già grandicelli, giurarono di vendicare il padre. Quando Rita si accorse dell’inutilità dei propri sforzi per dissuaderli, trovò il coraggio di pregare Dio di chiamarli entrambi a sé, piuttosto di permettere che si macchiassero di omicidio. La Sua preghiera, umanamente incomprensibile, fu esaudita. Privata ormai del marito e dei figli, Rita andò a bussare al convento delle Suore agostiniane di Cascia. La Sua richiesta non fu accettata.
Tornata al focolare deserto, pregò incessantemente i Suoi tre Santi protettori, S.Giovanni Battista, S.Agostino e S.Nicola da Tolentino e una notte avvenne il prodigio. I tre Santi Le apparvero, La invitarono a seguirLi, spalancarono la porta del convento, ben munito di catenacci e La condussero nel mezzo del coro, dove le claustrali stavano recitando le preghiere del mattino. Rita potè così indossare il saio delle agostiniane, realizzando l’antico desiderio di dedizione totale a Dio, votandosi alla penitenza, alla preghiera e all’amore di Cristo crocifisso, che La associò anche visibilmente alla Sua passione, conficcandoLe nella fronte una spina.
Questa stimmate miracolosa, ricevuta durante un’estasi, Le marcò il volto con una dolorosissima piaga purulenta fino alla morte, cioè per quattordici anni. La fama della Sua santità varcò le mura del severo convento di Cascia.
Le preghiere di Rita ottennero prodigiose guarigioni e conversioni. Per sé non chiese che di addossarsi i dolori che alleviava al Suo prossimo. Morì nel monastero di Cascia nel 1457 e fu canonizzata nel 1900.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 20 maggio: Ore 18.30 Vesperi cantati, Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica
Lunedì 21 maggio: Ore 09.00 S.Messa cantata in latino del “Lunedì di Pentecoste”
Festa di Maria Madre della Chiesa, istituita da Papa Francesco per il
Lunedì dopo Pentecoste
Ore 18.30 Vespero cantato
Martedì 22 maggio: Ore 09.00 S.Messa cantata in latino del “Martedì di Pentecoste”
Festa di S.Rita da Cascia la “Santa degli Impossibili”, l’”Avvocata
dei Casi Disperati”.
Al termine della S.Messa, solenne benedizione delle rose in onore della Santa.
Ore 18.30 Vespero cantato
Prosegue il “Mese di Maggio” con il seguente orario per i giorni 23-24-25 maggio
Ore 08.30 S.Rosario
Ore 09.00 S.Messa con cantici e breve riflessione mariana. Al termine canto delle Litanie Lauretane
Sabato 26 maggio: ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 18.30 S.Rosario
Ore 19.00 S.Messa d’orario cantata in latino della solennità della SS.Trinità
Ore 21.00 Concerto di canti della tradizione armena, organizzato da “TRIESTE INCONTRA” ed
intitolato: “L’Eco del Monte Ararat”
Voce// Karina Oganjan
Duduk//Abel Arshakyan
Clarinetto//Massimiliano Miani
Dhol//Nelson Arshakyan
Anticipiamo:
Domenica 27 maggio; Solennità della SS.Trinità
Ore 18.30 Vesperi solenni, Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica
Chiusura solenne del “Mese di Maggio”.
Cordialmente salutandoVi, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica. Sosteniamo la nostra
Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<
INFORMAZIONE e APPELLO
Dal 9 agosto 2017 è costituita l’Associazione Musicale Beata Vergine del Rosario – Trieste senza fini di lucro, apartitica, il cui scopo è contribuire alla salvaguardia ed alla promozione del cospicuo lascito di musica sacra e liturgica che la Chiesa ha tramandato ai propri fedeli nel corso della sua tradizione bimillenaria.
L’associazione pertanto collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale.
Con il contributo del 5 per Mille all’Associazione contribuiamo a sostenere l’Associazione e la Corale parrocchiale della Beata Vergine del Rosario.
E sufficiente scrivere il codice fiscale 90153650321 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD.
Grazie della vostra collaborazione e partecipazione.
20 MAGGIO 2018
La festa di Pentecoste risale ai primordi della Chiesa ed è destinata, come si sa, a ricordare la discesa dello Spirito Santo su Maria Santissima, gli Apostoli, i discepoli e le pie donne, in tutto 120 persone, avvenuta 50 giorni dopo la Risurrezione del Signore, nel Cenacolo, verso le ore nove del mattino.
La Pentecoste segna la fondazione definitiva, il consolidamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la sua “presa di possesso” da parte dello Spirito Santo che la rende divinamente feconda, la promulgazione della nuova legge dell’amore, il battesimo di fuoco degli Apostoli. La festa di Pentecoste sebbene quanto a dignità sia pari alla Pasqua, non ha però solennità liturgiche che la precedono o susseguono poiché è il punto di conclusione di quel periodo di tempo che inizia, appunto, con la Pasqua e che viene a denominarsi “Tempo pasquale” caratterizzato, comprensibilmente, da un continuo richiamo alla gioia.
Lo Spirito Santo discese sotto forma di fiammelle perché Egli nel Suo essere è fiamma che accende, a forma di lingua perché la parola sarà il mezzo attraverso cui si propagherà il divino incendio nel mondo. A rappresentare in modo vivo la discesa dello Spirito Santo, il Medioevo ebbe ritrovati ingegnosi e molto espressivi, come quello di far volare una colomba tra lo strepito di trombe durante la S.Messa e di gettare dall’alto della chiesa fiocchi di cotone accesi e foglie di rose, da cui venne alla Pentecoste il nome di Pasqua delle rose.
Lasciamoci infiammare da questo sacro fuoco perché bruci in noi ogni resistenza alla grazia di Dio e sull’esempio della B.V. Maria essere docili collaboratori della sua santa volontà.
Impariamo a conoscere meglio lo Spirito Santo.
Lo spirito Santo nella Trinità
La fede cattolica è questa: “che noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nell’Unità, non confondendo le persone, né separando la sostanza…”
- Il Padre da nessuno è stato fatto, né creato, né generato.
- Il Figlio è soltanto dal Padre, ma non è fatto né creato, bensì generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio; ma non è fatto, né creato, né generato, ma procede da
solo (Simb. Atanas)
Lo Spirito Santo è dunque la terza persona della SS.Trinità. In tutto uguale al Padre e al Figlio. Egli è l’amore vivente del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre. Non minore, non maggiore; non anteriore, né posteriore; coetaneo e coeguale; degno perciò di tutte le nostre adorazioni.
Essendo un solo Dio, le tre Divine Persone hanno comuni le operazioni; pur tuttavia al Padre sono attribuite le opere di potenza (creazione), al Figlio quelle di sapienza (redenzione), allo Spirito Santo quelle di amore (santificazione).
Questi principi dogmatici formano la sostanza del Nuovo Testamento, la base del cristianesimo e di tutto il culto cattolico. La fede infatti e il culto si riferiscono a Dio Creatore, a Gesù Redentore e allo Spirito Santo vivificatore della Chiesa e santificatore delle anime.
Lo Spirito Santo nella Chiesa
Prima di salire al cielo, Gesù aveva promesso agli Apostoli: “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore affinchè, rimanga con voi in eterno, lo Spirito di Verità”(Giov. 14,16).
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo, realizzando la promessa del Maestro, discese visibilmente nel Cenacolo, prendendo solenne possesso della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
Da allora la Chiesa si è propagata su tutta la terra ed è diventata il regno di Gesù, regno vivificato dallo Spirito Santo. Egli è nella Chiesa ciò che l’anima è per il corpo: lo spirito che la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari, e che le apporta ogni vigore e bellezza.
Nei primi secoli si manifestava visibilmente ai battezzati e concedeva loro grazie meravigliose, quali il dono della scienza, delle guarigioni, dei miracoli, delle profezie, del discernimento degli spiriti, delle lingue ecc.(Cfr.I Cor. 12,4 seq.).
Ora rimane nella Chiesa in modo permanente, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione. La rende infallibile nelle verità, costituendola maestra di fede e di morale a tutte le genti, l’assiste nel suo itinerario di conquista, l’arricchisce di inesauribile fecondità spirituale, la sostiene e la fa invitta nella lotta contro le forze dell’inferno e l’abbellisce di una stupenda fioritura di santi.
Egli feconda le acque del Battesimo, conferma il cristiano nella Cresima, rimette i peccati, opera il mistero della transustanziazione, consacra i sacerdoti, assiste i moribondi e unisce gli sposi nel Matrimonio.
“Man mano che la Chiesa – Sposa di Cristo – avanza nella gloriosa sua storia, il Paraclito incessantemente discende per operare in lei sempre novelli prodigi. Essendo l’anima della Chiesa, Egli presiede alla circolazione del Sangue divino che alimenta le sue membra. Sembra che ogni nuova festa di Pentecoste formi una di queste vibranti e sonore pulsazioni che portano sempre più lontano il corso del Sangue redentore.
Ogni volta che la solennità del Cenacolo riluce sul cielo, lo Spirito che soffia dove vuole, sceglie nuovi popoli per incorporarli al Cristo” (Rivista benedett., 1888, pag. 192)
“O santa Chiesa Cattolica, per la grazia dello Spirito Santo, io credo che tu sei, che tu vivi, che tu soffri, combatti e preghi, e le tue tende spieghi dall’uno all’altro mar” (Pio XII ai Quaresimalisti di Roma, 17 febbr. 1942)
Lo Spirito Santo in noi
La sua misteriosa azione interiore è incessante. Venuto ad abitare in noi nel Battesimo, e più completamente nella Cresima, vi rimane, dolce ospite dell’anima, pieno di amore e di bontà, per aiutarci, illuminarci, fortificarci, per regolare ogni nostra attività soprannaturale e per effettuare la nostra santificazione.
Ci dà la grazia santificante, che cancella la colpa, deifica la nostra natura e ci rende templi vivi di Dio.
Ci concede le grazie attuali: luci e forze necessarie per conoscere, volere ed operare il bene.
C’infonde le tre virtù teologali (fede,speranza e carità) che sono le virtù proprie del cristiano, e le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) che ci aiutano nella lotta contro gli ostacoli che si oppongono in noi alla vita divina.
Ci elargisce i suoi doni di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza, di pietà e di timor di Dio, che sono altrettante disposizioni soprannaturali suscitate in noi per meglio disporci alle altezze della perfezione cristiana.
Ci comunica infine i suoi frutti che, secondo S.Paolo ai Galati (5,2 seq), sono: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mitezza, la fede, la moderazione, la continenza, la castità.
Quanta ricchezza di doni divini!
Se ci pensassimo!
Martedì 22 maggio p.v. celebreremo la Festa di S.Rita da Cascia.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi.
Guardata da vicino, S.Rita ci svela il volto umanissimo della donna che non è passata indifferente davanti alla tragedia del dolore e della miseria materiale, morale e sociale. La Sua vicenda terrena potrebbe essere di ieri come di oggi. Nacque nel 1381 in un angolo remoto dell’Umbria, a Roccaporena. Cresciuta nel timore di Dio accanto agli anziani genitori, ne rispettò a tal punto l’autorità da accantonare il proposito di chiudersi in convento ed accettare di unirsi in matrimonio con un giovane violento ed irrequieto, Paolo di Ferdinando. Le biografie della Santa ci dipingono un quadro familiare non inconsueto: una donna dolce, remissiva, attenta a non urtare la suscettibilità del marito, di cui è a conoscenza delle malefatte, e soffre e prega in silenzio.
La Sua bontà riuscì alla fine a far breccia nel cuore di Paolo, il quale mutò vita ed abitudini senza riuscire, tuttavia, a far dimenticare gli antichi rancori dei tanti nemici che s’era fatti. Una sera fu trovato ucciso ai margini della strada. I due figli, già grandicelli, giurarono di vendicare il padre. Quando Rita si accorse dell’inutilità dei propri sforzi per dissuaderli, trovò il coraggio di pregare Dio di chiamarli entrambi a sé, piuttosto di permettere che si macchiassero di omicidio. La Sua preghiera, umanamente incomprensibile, fu esaudita. Privata ormai del marito e dei figli, Rita andò a bussare al convento delle Suore agostiniane di Cascia. La Sua richiesta non fu accettata.
Tornata al focolare deserto, pregò incessantemente i Suoi tre Santi protettori, S.Giovanni Battista, S.Agostino e S.Nicola da Tolentino e una notte avvenne il prodigio. I tre Santi Le apparvero, La invitarono a seguirLi, spalancarono la porta del convento, ben munito di catenacci e La condussero nel mezzo del coro, dove le claustrali stavano recitando le preghiere del mattino. Rita potè così indossare il saio delle agostiniane, realizzando l’antico desiderio di dedizione totale a Dio, votandosi alla penitenza, alla preghiera e all’amore di Cristo crocifisso, che La associò anche visibilmente alla Sua passione, conficcandoLe nella fronte una spina.
Questa stimmate miracolosa, ricevuta durante un’estasi, Le marcò il volto con una dolorosissima piaga purulenta fino alla morte, cioè per quattordici anni. La fama della Sua santità varcò le mura del severo convento di Cascia.
Le preghiere di Rita ottennero prodigiose guarigioni e conversioni. Per sé non chiese che di addossarsi i dolori che alleviava al Suo prossimo. Morì nel monastero di Cascia nel 1457 e fu canonizzata nel 1900.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 20 maggio: Ore 18.30 Vesperi cantati, Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica
Lunedì 21 maggio: Ore 09.00 S.Messa cantata in latino del “Lunedì di Pentecoste”
Festa di Maria Madre della Chiesa, istituita da Papa Francesco per il
Lunedì dopo Pentecoste
Ore 18.30 Vespero cantato
Martedì 22 maggio: Ore 09.00 S.Messa cantata in latino del “Martedì di Pentecoste”
Festa di S.Rita da Cascia la “Santa degli Impossibili”, l’”Avvocata
dei Casi Disperati”.
Al termine della S.Messa, solenne benedizione delle rose in onore della Santa.
Ore 18.30 Vespero cantato
Prosegue il “Mese di Maggio” con il seguente orario per i giorni 23-24-25 maggio
Ore 08.30 S.Rosario
Ore 09.00 S.Messa con cantici e breve riflessione mariana. Al termine canto delle Litanie Lauretane
Sabato 26 maggio: ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 18.30 S.Rosario
Ore 19.00 S.Messa d’orario cantata in latino della solennità della SS.Trinità
Ore 21.00 Concerto di canti della tradizione armena, organizzato da “TRIESTE INCONTRA” ed
intitolato: “L’Eco del Monte Ararat”
Voce// Karina Oganjan
Duduk//Abel Arshakyan
Clarinetto//Massimiliano Miani
Dhol//Nelson Arshakyan
Anticipiamo:
Domenica 27 maggio; Solennità della SS.Trinità
Ore 18.30 Vesperi solenni, Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica
Chiusura solenne del “Mese di Maggio”.
Cordialmente salutandoVi, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
- Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica. Sosteniamo la nostra
Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<
INFORMAZIONE e APPELLO
Dal 9 agosto 2017 è costituita l’Associazione Musicale Beata Vergine del Rosario – Trieste senza fini di lucro, apartitica, il cui scopo è contribuire alla salvaguardia ed alla promozione del cospicuo lascito di musica sacra e liturgica che la Chiesa ha tramandato ai propri fedeli nel corso della sua tradizione bimillenaria.
L’associazione pertanto collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale.
Con il contributo del 5 per Mille all’Associazione contribuiamo a sostenere l’Associazione e la Corale parrocchiale della Beata Vergine del Rosario.
E sufficiente scrivere il codice fiscale 90153650321 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD.
Grazie della vostra collaborazione e partecipazione.