DOMENICA I^ DI OTTOBRE
SOLENNITA’ DELLA B.V. MARIA REGINA DEL SS.MO ROSARIO
NOSTRA CELESTE PATRONA
Conclusione dei Festeggiamenti per il
DCL ANNIVERSARIO DEL TITOLO
di
CAPPELLA CIVICA
(1367-2017)
DOMENICA XXVII DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA XX DOPO PENTECOSTE)
7 OTTOBRE 2018
La festa del santo Rosario della Beata Vergine Maria fu istituita dal Papa San Pio V al fine di ricordare la strepitosa vittoria riportata dai Cristiani sui Mussulmani a Lepanto, il 7 ottobre 1571, giorno in cui le numerose e assai diffuse Confraternite del Rosario onoravano in modo particolare Maria santissima, proprio sotto l’invocazione di “Madonna del Rosario”.
Forma popolare di devozione e risultato di una lunga evoluzione attraverso gli ultimi secoli del basso Medio Evo, il Rosario – ad imitazione dei 150 Salmi del Salterio – conta 150 Ave Maria, ogni decina delle quali è intercalata da un Pater noster e accompagnata dalla meditazione di uno dei principali episodi della vita di Gesù e di Maria.
Le origini di tale preghiera non sono facilmente documentabili; uno dei primi accenni, in Occidente, alla pratica di pregare contando i grani si trova nella storia d’Inghilterra di Guglielmo di Malmesbury: egli narra che nel 1041 una certa Godiva, nobildonna di Coventry, lasciò morendo, una collana di gemme su cui era solita pregare, affinchè fosse messa al collo di una statua della Vergine. Ma già nel secolo X si sa che ai religiosi analfabeti (e quindi impossibilitati a recitare l’Ufficio corale) si faceva obbligo di ripetere più volte il Pater.
Nel secolo XII, col formarsi e diffondersi dell’Ave Maria, nacque lentamente il Psalterium Beatae Mariae Virginis, consistente nella recita di 150 Ave Maria e propagandato fra i laici da Francescani e Domenicani. Circa due secoli dopo si ebbe la divisione delle 150 Ave Maria in “poste” o decine, attribuita al certosino Enrico Egher di Colonia, morto nel 1408. Un altro certosino, Domenico di Prussia, nella seconda metà del Quattrocento introdusse l’uso di meditare i “misteri” della vita di Cristo. Ma la vasta diffusione popolare della devozione si deve al domenicano Alano de la Roche ed ai predicatori del suo Ordine.
Dopo il Concilio di Trento, la pratica del Rosario fu resa ancora più accessibile consentendo di limitare la recita a sole cinque decine di Ave Maria per volta. E venne fortemente raccomandata da San Pio V con la Lettera apostolica Consueverunt Romani Pontifices, diventando così la preghiera comune di tutte le famiglie cattoliche, sostenuta da un gran numero di confraternite e associazioni del Rosario.
Sul finire dell’Ottocento fu gran propugnatore del Rosario l’avvocato pugliese beato Bartolo Longo (1841.1926), fondatore del Santuario di Pompei. Egli fece di questa preghiera l’essenza del suo Cristianesimo e l’anima del suo apostolato religioso e sociale. Nel 1883 compose la Supplica alla Madonna del Rosario, considerata “la preghiera più famosa in tutto il mondo di un italiano di questi ultimi secoli” (A.Petrocchi). Essa sottolinea l’assoluto bisogno, per l’anima umana, di aggrapparsi alla rassicurazione che viene da Dio, e lo esprime con grande poesia in un inno al Rosario, che pone la creatura a contatto con il Creatore. Le suggestive immagini richiamano alla mente la rappresentazione michelangiolesca del Giudizio Universale: quella scena in cui due anime scampano alla dannazione eterna e raggiungono la salvezza aggrappandosi alla corona del Rosario, “vincolo di amore che ci unisce agli Angeli, catena dolce che ci rannoda a Dio”.
Dunque 15 sono i “misteri” che vengono meditati, opportunamente distribuiti in tre cicli che ricordano i principali eventi della storia della salvezza; la recita dell’orazione del Signore (Pater noster) tante volte quanti sono i misteri considerati, della dossologia trinitaria (Gloria Patri) e la successione litanica dell’Ave Maria consentono senz’altro di affermare, con il grande Papa Pio XII, che il Rosario è il “compendio di tutto quanto il Vangelo”. Questa forma altrettanto semplice che facile di preghiera, adatta anche ai meno colti, è divenuta col tempo una delle più care alla pietà privata, favorita ed arricchita di indulgenze da parecchi Pontefici.
La festa che oggi celebriamo, ricordando una grande vittoria, esalta anche l’umile ma potente arma cui è dovuta: la preghiera, e particolarmente quella del S.Rosario.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 7 ottobre: Solennità della Madonna del Rosario nostra celeste Patrona
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 10.30 S.Messa solenne pontificale celebrata da S.E. Rev.ma Mons.
Guido Pozzo
E’ presente la nostra Cappella Musicale che eseguirà
La Missa Papae Marcelli di P. da Palestrina (1525-1594)
Mottetti di C. Monteverdi (1567-1643), di A.Grandi (1577-1630), di W.Byrd (1543-1623)
Ore 12.00 circa: supplica alla Madonna di Pompei
Ore 17.30 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Processione con la statua della Madonna per le vie della nostra
Parrocchia presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi,
Arcivescovo-Vescovo di Trieste con la presenza di S.A.R.J
l’Arciduchessa Gabriella d’Asburgo e con la rappresentanza
dell’Ordine Europeo di S.Giorgio.
Al rientro solenne Benedizione Eucaristica.
Al termine bacio della Reliquia della B.V. Maria
Ore 20.30 Concerto di musiche barocche francesi di Corte
Musiche strumentali
di J.B. Lully (1632-1687),di M.A Charpentier (1643-1704), di M.R. de Lalande (1657-1726)
eseguito dalla nostra Cappella Musicale diretta dal M°Cav. Elìa Macrì sulla piazza antistante la nostra chiesa.
Si ricorda che al termine della celebrazione delle varie SS.Messe
Oggi visitando la nostra chiesa si può lucrare l’Indulgenza Plenaria alle solite condizioni (recita del “Credo” e del “Pater Noster”, confessione e comunione sacramentali, recita di un “Pater”, “Ave” e “Gloria” secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) .
L’indulgenza si può applicare a sé o ai defunti.
Da lunedì 8 a venerdì 12 ottobre compresi:
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Funzione mariana (S. Rosario e Benedizione Eucaristica)
E così per tutti i giorni feriali del mese di ottobre. Salvo avvisi contrari.
Sabato: Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 18.30 S. Rosario
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Domenica: Ore 18.30 Funzione Mariana Solenne
Augurando a tutti una proficua Festa Patronale saluto cordialmente e volentieri paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
l’indirizzo: beata.vergine.rosario@gmail.com
Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com
SOLENNITA’ DELLA B.V. MARIA REGINA DEL SS.MO ROSARIO
NOSTRA CELESTE PATRONA
Conclusione dei Festeggiamenti per il
DCL ANNIVERSARIO DEL TITOLO
di
CAPPELLA CIVICA
(1367-2017)
DOMENICA XXVII DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: DOMENICA XX DOPO PENTECOSTE)
7 OTTOBRE 2018
La festa del santo Rosario della Beata Vergine Maria fu istituita dal Papa San Pio V al fine di ricordare la strepitosa vittoria riportata dai Cristiani sui Mussulmani a Lepanto, il 7 ottobre 1571, giorno in cui le numerose e assai diffuse Confraternite del Rosario onoravano in modo particolare Maria santissima, proprio sotto l’invocazione di “Madonna del Rosario”.
Forma popolare di devozione e risultato di una lunga evoluzione attraverso gli ultimi secoli del basso Medio Evo, il Rosario – ad imitazione dei 150 Salmi del Salterio – conta 150 Ave Maria, ogni decina delle quali è intercalata da un Pater noster e accompagnata dalla meditazione di uno dei principali episodi della vita di Gesù e di Maria.
Le origini di tale preghiera non sono facilmente documentabili; uno dei primi accenni, in Occidente, alla pratica di pregare contando i grani si trova nella storia d’Inghilterra di Guglielmo di Malmesbury: egli narra che nel 1041 una certa Godiva, nobildonna di Coventry, lasciò morendo, una collana di gemme su cui era solita pregare, affinchè fosse messa al collo di una statua della Vergine. Ma già nel secolo X si sa che ai religiosi analfabeti (e quindi impossibilitati a recitare l’Ufficio corale) si faceva obbligo di ripetere più volte il Pater.
Nel secolo XII, col formarsi e diffondersi dell’Ave Maria, nacque lentamente il Psalterium Beatae Mariae Virginis, consistente nella recita di 150 Ave Maria e propagandato fra i laici da Francescani e Domenicani. Circa due secoli dopo si ebbe la divisione delle 150 Ave Maria in “poste” o decine, attribuita al certosino Enrico Egher di Colonia, morto nel 1408. Un altro certosino, Domenico di Prussia, nella seconda metà del Quattrocento introdusse l’uso di meditare i “misteri” della vita di Cristo. Ma la vasta diffusione popolare della devozione si deve al domenicano Alano de la Roche ed ai predicatori del suo Ordine.
Dopo il Concilio di Trento, la pratica del Rosario fu resa ancora più accessibile consentendo di limitare la recita a sole cinque decine di Ave Maria per volta. E venne fortemente raccomandata da San Pio V con la Lettera apostolica Consueverunt Romani Pontifices, diventando così la preghiera comune di tutte le famiglie cattoliche, sostenuta da un gran numero di confraternite e associazioni del Rosario.
Sul finire dell’Ottocento fu gran propugnatore del Rosario l’avvocato pugliese beato Bartolo Longo (1841.1926), fondatore del Santuario di Pompei. Egli fece di questa preghiera l’essenza del suo Cristianesimo e l’anima del suo apostolato religioso e sociale. Nel 1883 compose la Supplica alla Madonna del Rosario, considerata “la preghiera più famosa in tutto il mondo di un italiano di questi ultimi secoli” (A.Petrocchi). Essa sottolinea l’assoluto bisogno, per l’anima umana, di aggrapparsi alla rassicurazione che viene da Dio, e lo esprime con grande poesia in un inno al Rosario, che pone la creatura a contatto con il Creatore. Le suggestive immagini richiamano alla mente la rappresentazione michelangiolesca del Giudizio Universale: quella scena in cui due anime scampano alla dannazione eterna e raggiungono la salvezza aggrappandosi alla corona del Rosario, “vincolo di amore che ci unisce agli Angeli, catena dolce che ci rannoda a Dio”.
Dunque 15 sono i “misteri” che vengono meditati, opportunamente distribuiti in tre cicli che ricordano i principali eventi della storia della salvezza; la recita dell’orazione del Signore (Pater noster) tante volte quanti sono i misteri considerati, della dossologia trinitaria (Gloria Patri) e la successione litanica dell’Ave Maria consentono senz’altro di affermare, con il grande Papa Pio XII, che il Rosario è il “compendio di tutto quanto il Vangelo”. Questa forma altrettanto semplice che facile di preghiera, adatta anche ai meno colti, è divenuta col tempo una delle più care alla pietà privata, favorita ed arricchita di indulgenze da parecchi Pontefici.
La festa che oggi celebriamo, ricordando una grande vittoria, esalta anche l’umile ma potente arma cui è dovuta: la preghiera, e particolarmente quella del S.Rosario.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 7 ottobre: Solennità della Madonna del Rosario nostra celeste Patrona
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 10.30 S.Messa solenne pontificale celebrata da S.E. Rev.ma Mons.
Guido Pozzo
E’ presente la nostra Cappella Musicale che eseguirà
La Missa Papae Marcelli di P. da Palestrina (1525-1594)
Mottetti di C. Monteverdi (1567-1643), di A.Grandi (1577-1630), di W.Byrd (1543-1623)
Ore 12.00 circa: supplica alla Madonna di Pompei
Ore 17.30 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Processione con la statua della Madonna per le vie della nostra
Parrocchia presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi,
Arcivescovo-Vescovo di Trieste con la presenza di S.A.R.J
l’Arciduchessa Gabriella d’Asburgo e con la rappresentanza
dell’Ordine Europeo di S.Giorgio.
Al rientro solenne Benedizione Eucaristica.
Al termine bacio della Reliquia della B.V. Maria
Ore 20.30 Concerto di musiche barocche francesi di Corte
Musiche strumentali
di J.B. Lully (1632-1687),di M.A Charpentier (1643-1704), di M.R. de Lalande (1657-1726)
eseguito dalla nostra Cappella Musicale diretta dal M°Cav. Elìa Macrì sulla piazza antistante la nostra chiesa.
Si ricorda che al termine della celebrazione delle varie SS.Messe
- verranno benedette le rose in onore della Madonna del Rosario;
- e verrà data da baciare la Reliquia della Beata Vergine.
Oggi visitando la nostra chiesa si può lucrare l’Indulgenza Plenaria alle solite condizioni (recita del “Credo” e del “Pater Noster”, confessione e comunione sacramentali, recita di un “Pater”, “Ave” e “Gloria” secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) .
L’indulgenza si può applicare a sé o ai defunti.
Da lunedì 8 a venerdì 12 ottobre compresi:
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Funzione mariana (S. Rosario e Benedizione Eucaristica)
E così per tutti i giorni feriali del mese di ottobre. Salvo avvisi contrari.
Sabato: Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
Ore 18.30 S. Rosario
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino
Domenica: Ore 18.30 Funzione Mariana Solenne
Augurando a tutti una proficua Festa Patronale saluto cordialmente e volentieri paternamente Vi benedico
Don Stefano Canonico
NOTE:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Chi desidera comunicare Via E-Mail con il nostro Ufficio parrocchiale può digitare
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Se desiderate conoscere la storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia i libretti in
lingua italiana e tedesca
Si possono acquistare in sacrestia le piccole acquasantiere con l’immagine della nostra
Madonna del Rosario, e ancora alcuni rosari sempre con l’immagine della Madonna del
Rosario
Sono disponibili ancora alcuni libri: “FRANCESCO” Il nome di Dio è misericordia
Da lunedì a venerdì alle ore 8.30 si recita la Coroncina del Santo Rosario
- GRAZIE a coloro che hanno già dato e continueranno a dare l’offerta mensile per la
musica.
-AUSPICABILE il contributo mensile di tutti i fedeli per la musica.
Sosteniamo la nostra Corale Parrocchiale.
Il Signore Vi ricompensi.
- Grazie a quanti daranno un contributo per l’acquisto della statua di San Giuseppe.
- la nostra chiesa vive soltanto con le offerte dei fedeli:
Un grazie ai benefattori!
perché le spese da sostenere sono sempre tante ( spese gestionali, manutenzione
ordinaria e straordinaria ) per poter mantenere la chiesa in modo tale da “aiutare
chiunque entra in questo luogo Sacro a prendere coscienza della Bellezza di Dio”
- Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia. Con l’intenzione e il nominativo. Grazie
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
Sarebbe gradito l’indirizzo del Benefattore per poterlo ringraziare
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
<<www.beataverginedelrosariotrieste.com