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Domanica XXII del tempo ordinario

29/9/2018

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DOMENICA XXII DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO:DOMENICA XV DOPO PENTECOSTE, Lc 7,11-16)
2 SETTEMBRE 2018


Vangelo: Mc 7,1-8.14-15.21-23
Dio vede e conosce ogni cosa e riesce a penetrare nelle profondità della nostra anima, il giudizio di Dio supera la ragione umana che pretende di seguire la tradizione degli anziani.
Non è libero dal pericolo colui che pecca per ignoranza. Dobbiamo accettare le parole insolenti e malvagie, perché la pazienza ci insegna a mantenere vivo l’insegnamento del Signore.
( S.Clemente, Clemente di Alessandria, S.Ireneo, S.GiovanniCrisostomo, S.Girolamo, S.Giovanni Damasceno, S.Basilio, Tertulliano).

Domani 3 settembre la Chiesa celebra un Santo di eccezionale statura, Gregorio Magno, Papa e Dottore della Chiesa.

Impariamo ad amare e a conoscere i Santi.

In Papa Gregorio si ritrovano, in grado eminente tutte le qualità dell’uomo di governo, il senso del dovere, della misura e della dignità. In lui lo storico protestante Harnack (1851-1930) ammira “la saggezza, la giustizia, la mitezza, la forza di iniziativa, la tolleranza”, e Bossuet (1627-1704) prima Vescovo di Condompoi di Meaux lo ritiene “il modello perfetto di come si governa la Chiesa”.
S.Gregorio Magno era nato per diventare Papa. La famiglia Anicia, cui egli apparteneva, era una delle principali di Roma. Alla morte di suo padre Gordiano, Gregorio, ancor giovanissimo (era nato verso il 540), era già “praefectus urbis” (prefetto di Roma). Ammiratore dell’eccezionale figura di S.Benedetto (480 ca.–547 ca.), suo parente, decise ben presto di trasformare i suoi possedimenti a Roma (sul Celio) e in Sicilia, in altrettanti monasteri. Ma egli stesso non vi potè dimorare a lungo, poiché il Papa Pelagio II lo inviò come apocrisario, cioè come nunzio, a Costantinopoli. Rientrato nella quiete del monastero sul Celio, ne godette per pochissimo tempo, chiamato al supremo pontificato dall’entusiasmo del popolo e dalle insistenze del Clero e del Senato di Roma.
Fisicamente non era un colosso e la salute sua fu sempre cagionevole: la sua prima serie di “Omelìe sul Vangelo” la dovette leggere un notaio, per l’impossibilità di tenersi ritto. E tuttavia la sua attività, in quattordici anni scarsi di pontificato (dal 3 settembre 590 al 12 marzo 604), ha dell’incredibile: organizza la difesa di Roma minacciata da Agilulfo (591- 615 ca.) Re dei Longobardi, col quale intesse poi rapporti di buon vicinato; amministra la cosa pubblica con puntigliosa equità, supplendo all’incuria dei funzionari imperiali; ha cura degli acquedotti; favorisce l’insediamento dei coloni eliminando ogni residuo di servitù della gleba; animato da zelo promuove la missione in Inghilterra di S.Agostino di Canterbury.
Capace di allargare lo sguardo oltre i confini della cristianità, non disdegnava le cure minute della vita quotidiana. Poco prima di morire trovò il modo di far pervenire al Vescovo di Chiusi un mantello per l’inverno. L’epistolario (ci sono pervenute 848 lettere) e le omelìe al popolo ci documentano ampiamente sulla sua molteplice attività. Ovunque ha lasciato un’impronta, basti ricordare in campo liturgico il riordinamento e la promozione del canto che da lui prende il nome di “gregoriano” e che , come afferma il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) nella Costituzione “Sacrosanctum Concilium” è il canto ufficiale della Chiesa. La sua familiarità con la Sacra Scrittura appare dalle “Omelìe su Ezechiele” e “sul Vangelo”, mentre i “Moralia in Job” ne attestano l’ammirazione per S.Agostino. Profondo influsso nella spiritualità ha esercitato insieme alla “Vita di S.Benedetto” il suo “Liber regulae pastoralis” (la Regola pastorale), stimolante ancor oggi.


Sabato prossimo, 8 settembre, invece, festeggeremo la natività della B.V. Maria.

Questa celebrazione come leggiamo nel brano dei “Discorsi” di S. Andrea di Creta proclamato nel Mattutino odierno (Ufficio delle Letture), onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è l’Incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio: E’ questo, del resto, il motivo per cui Maria soltanto (oltre che S.Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la “nascita al cielo” (cioè la morte), come avviene per gli altri Santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell’attuazione del Suo eterno disegno d’amore.
Per questo la festa odierna è stata celebrata con lodi magnifiche da molti santi Padri, che hanno attinto alla loro conoscenza della Bibbia e alla loro sensibilità e ardore poetico. Leggiamo qualche espressione del secondo “Sermone sulla Natività di Maria” di S.Pier Damiani: “Dio onnipotente, prima che l’uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l’umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria”.
Oggi è il giorno in cui Dio comincia a mettere in pratica il Suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla. Casa bella, poiché, se la Sapienza si costruì una casa con sette colonne lavorate, questo palazzo di Maria poggia sui Sette Doni dello Spirito Santo. Salomone celebrò in modo solennissimo l’inaugurazione di un tempio di pietra. Come celebreremo la nascita di Maria, tempio del Verbo Incarnato? In quel giorno la gloria di Dio scese sul Tempio di Gerusalemme sotto forma di nube, che lo oscurò. Il Signore che fa brillare il sole nei cieli, per la Sua dimora tra noi ha scelto l’oscurità (1 Re 8, 10-12), disse Salomone nella sua orazione a Dio. Questo nuovo tempio si vedrà riempito dallo stesso Dio, che viene per essere la luce delle genti.
Alle tenebre del gentilesimo e alla mancanza di fede dei Giudei, rappresentate dal Tempio di Salomone, succede il giorno luminoso nel tempio di Maria. E’ giusto dunque, cantare questo giorno e Colei che nasce in esso. Ma come potremmo celebrarLadegnamente? Possiamo narrare le gesta eroiche di un martire o le virtù di un santo, perché sono umane. Ma come potrà la parola mortale, passeggera e transitoria, esaltare Colei che diede alla luce la Parola che resta? Come dire che il Creatore nasce dalla creatura?


Ricordiamo per l’entrante settimana:

Domenica 2 settembre: Ore 18.30 S.Rosario, catechesi e Benedizione Eucaristica.
Lunedì 3 settembre: Festa di S.Gregorio Magno, Papa e Dottore della Chiesa
​​​Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici
Giovedì 6 settembre: I^ giovedì del Mese, dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e
religiose
​​​ Ore 09.00 S.Messa d’orario
Venerdì 7 settembre: I^ Venerdì del mese, dedicato al Cuore SS.mo di Gesù
​​​Ore 09.00 S.Messa d’orario
​​​Ore 18.30 Adorazione Eucaristica
​​​Ore 19.00 S.Messa in latino con cantici “coramExposito”.
Al termine Benedizione Eucaristica.
Sabato 8 settembre: Festa della natività della B.V. Maria
​​​Ore 17.30 S.Messa d’orario in italiano
​​​Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino con cantici in onore della B.V. Maria
celebrata dal Molto Rev. Don Luigi Tonon Cancelliere della Curia
Vescovile di Trieste e Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di
Malta (S.M.O.M.) che in data odierna ricorda il XV anniversario
della celebrazione della Sua Prima S.Messa ed inizia ufficialmente
come “aiuto” il suo Ministero pastorale nella nostra parrocchia.
A lui, da parte di tutti noi, gli auguri più cordiali e i ringraziamenti più sinceri.

Domenica 9 settembre: Solenne inizio dell’Anno pastorale.
​​​ SS. Messe: Ore 09.00 – 11.00

Ore 17.30 S.Messa solenne in latino della Festa
dell’Esaltazione della S.Croce (assolve il precetto festivo)
​​​​(E’ presente la nostra Cappella Corale diretta dal M° Cav. Elìa Macrì)
Al termine Processione Eucaristica attraverso le vie della Parrocchia,
che verrà poi benedetta, assieme al mare, dal Molo Audace.
Al rientro in chiesa verrà impartita la Benedizione Eucaristica.
All’Offertorio della S.Messa solenne e dopo la Benedizione Eucaristica si potrà baciare la Reliquia della S.Croce.


Avvisiamo:

Con questa domenica 2 settembre, riprende ad essere celebrata la S.Messa delle ore 17.30


Anticipiamo:


SalutandoVi, paternamente Vi benedico

Don Stefano Canonico






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